Lillo Taverna
scrivevamo ed invece ecco un velario di sconcertante oscenità a Poggio
Poponesco nella Valle del Salto (Rieti)
Lillo Taverna Si ravviva
sempre più l'interesse della stampa e dei mass media su questo importantissimo
sito archeologico di Poggio Poponesco nel Comune di Fiamignano.
Trattasi invero di una vasta area pubblica ove affiorano ancora le fondamenta di un singolare agglomerato abitativo medievale. Collegato dagli studi del Lugini alle vicende del prisco medioevo dell'abbazia di Farfa, sta a mo' di epicentro tra le preistoriche ed irripetibili mura pelasgiche all'estrema punta di Nord-Est e il bel convento dei primordi francescani a sud. In cima splendidi ruderi di un castello medievale con accanto una radura ove soso stati scoperti insediamenti preistorici da ricercatori stranieri.
Un unicum dunque di importanza estrema, specie in vista di studi archeologici medievali di nuova concezione, con ormai consolidate scuole universitarie nazionali.
Ecco un patrimonio dell'umanità che non più venire lasciato in colpevole abbandono, con danneggiamenti ambientali che si vanno lamentando ogni giorno sempre di più.
Quello che più qui preme è far presente come indilazionabili siano lavori di salvaguardia, di inventariazione di individuazione anche con moderni strumenti aerofotografici, propedeutici a più vasti e impegnativi interventi plurinazionali e soprattutto comunitari, trattandosi davvero di un patrimonio dell'umanità oggi negletto, mentre va recuperato per la salvaguardia di tesori che investono l'archeologia, la ricerca storica e l'approntamento di siti con grandissima e selettiva vocazione turistica.
Trattasi invero di una vasta area pubblica ove affiorano ancora le fondamenta di un singolare agglomerato abitativo medievale. Collegato dagli studi del Lugini alle vicende del prisco medioevo dell'abbazia di Farfa, sta a mo' di epicentro tra le preistoriche ed irripetibili mura pelasgiche all'estrema punta di Nord-Est e il bel convento dei primordi francescani a sud. In cima splendidi ruderi di un castello medievale con accanto una radura ove soso stati scoperti insediamenti preistorici da ricercatori stranieri.
Un unicum dunque di importanza estrema, specie in vista di studi archeologici medievali di nuova concezione, con ormai consolidate scuole universitarie nazionali.
Ecco un patrimonio dell'umanità che non più venire lasciato in colpevole abbandono, con danneggiamenti ambientali che si vanno lamentando ogni giorno sempre di più.
Quello che più qui preme è far presente come indilazionabili siano lavori di salvaguardia, di inventariazione di individuazione anche con moderni strumenti aerofotografici, propedeutici a più vasti e impegnativi interventi plurinazionali e soprattutto comunitari, trattandosi davvero di un patrimonio dell'umanità oggi negletto, mentre va recuperato per la salvaguardia di tesori che investono l'archeologia, la ricerca storica e l'approntamento di siti con grandissima e selettiva vocazione turistica.
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