Racalmuto, precisazioni di Messana sulla gestione rifiuti
Gli uffici, secondo quanto riferito dal sindaco, stanno raccogliendo i dati e le informazioni necessarie per impostare e valutare la gestione in house providing del servizio rifiuti, così come richiesto dal Consiglio Comunale
"Si fa un gran parlare di gestione dei rifiuti dopo la scelta del Consiglio comunale di Racalmuto di non approvare il piano finanziario dell'Aro e gli atti di gara. Il rischio da evitare è che su un tema così delicato si faccia confusione".
Lo ha detto il sindaco racalmutese, Emilio Messana.
"Il fuoco della polemica deve servire a far emergere proposte e soluzioni per mitigare il carico fiscale. Spararla grossa o denigrare chi amministra potrà regalare un po' di popolarità, ma non aiuta ad abbassare le bollette ai cittadini. La tassa sui rifiuti è influenzata dal costo del servizio e dalla platea dei contribuenti. Abbiamo iniziato il censimento degli immobili non dichiarati e il recupero delle somme dovute per gli anni pregressi - spiega Messana -. Insieme agli uffici e al Consiglio comunale abbiamo approntato delle linee guida che aiuteranno i contribuenti a definire le loro posizioni beneficiando di un abbattimento delle sanzioni e di una comoda rateizzazione. Le somme che saranno versate andranno a decurtare i costi del servizio per l'anno in corso e per quelli a venire, alleggerendo le bollette Tari a carico dei cittadini. Il Piano di intervento, bocciato dal Consiglio, è stato elaborato dalla Commissione straordinaria ed approvato dalla Regione. Più saremo bravi a differenziare il rifiuto e a renderlo "nobile", più saremo in grado di venderlo direttamente ai consorzi di filiera, senza affrontare i costi degli impianti di selezione".
Il sindaco ha poi evidenziato come questo piano sia noto da almeno nove mesi certamente a quanti hanno partecipato alle ultime elezioni amministrative e in particolare, ai consiglieri comunali.
"I consiglieri comunali e anche il comitato cittadino sostengono che la gestione in appalto è più onerosa della gestione in house: la scelta spetta al Consiglio che ne assume la responsabilità politica e amministrativa. E' certo - ha aggiunto - che una gestione diretta con risorse comunali e personale comunale non è possibile. Chi lo afferma o ignora le leggi di settore o è in malafede. Il Comune di Racalmuto è in pre dissesto e non ha i soldi per fornire alla società il capitale necessario per dotarsi dei mezzi e pagare regolarmente gli stipendi e i contributi, né è nelle condizioni di pagare regolarmente le fatture del servizio. Fatte le debite precisazioni, gli uffici stanno raccogliendo i dati e le informazioni necessarie per impostare e valutare la gestione in house providing del servizio rifiuti, così come richiesto dal Consiglio Comunale".
Lo ha detto il sindaco racalmutese, Emilio Messana.
"Il fuoco della polemica deve servire a far emergere proposte e soluzioni per mitigare il carico fiscale. Spararla grossa o denigrare chi amministra potrà regalare un po' di popolarità, ma non aiuta ad abbassare le bollette ai cittadini. La tassa sui rifiuti è influenzata dal costo del servizio e dalla platea dei contribuenti. Abbiamo iniziato il censimento degli immobili non dichiarati e il recupero delle somme dovute per gli anni pregressi - spiega Messana -. Insieme agli uffici e al Consiglio comunale abbiamo approntato delle linee guida che aiuteranno i contribuenti a definire le loro posizioni beneficiando di un abbattimento delle sanzioni e di una comoda rateizzazione. Le somme che saranno versate andranno a decurtare i costi del servizio per l'anno in corso e per quelli a venire, alleggerendo le bollette Tari a carico dei cittadini. Il Piano di intervento, bocciato dal Consiglio, è stato elaborato dalla Commissione straordinaria ed approvato dalla Regione. Più saremo bravi a differenziare il rifiuto e a renderlo "nobile", più saremo in grado di venderlo direttamente ai consorzi di filiera, senza affrontare i costi degli impianti di selezione".
Il sindaco ha poi evidenziato come questo piano sia noto da almeno nove mesi certamente a quanti hanno partecipato alle ultime elezioni amministrative e in particolare, ai consiglieri comunali.
"I consiglieri comunali e anche il comitato cittadino sostengono che la gestione in appalto è più onerosa della gestione in house: la scelta spetta al Consiglio che ne assume la responsabilità politica e amministrativa. E' certo - ha aggiunto - che una gestione diretta con risorse comunali e personale comunale non è possibile. Chi lo afferma o ignora le leggi di settore o è in malafede. Il Comune di Racalmuto è in pre dissesto e non ha i soldi per fornire alla società il capitale necessario per dotarsi dei mezzi e pagare regolarmente gli stipendi e i contributi, né è nelle condizioni di pagare regolarmente le fatture del servizio. Fatte le debite precisazioni, gli uffici stanno raccogliendo i dati e le informazioni necessarie per impostare e valutare la gestione in house providing del servizio rifiuti, così come richiesto dal Consiglio Comunale".
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