Abbiamo prima pubblicata quella che ci pare una sintesi delle sortite di Emilio. Il blog Regalpetra Libera, fiduciario a pieno titolo di Messana, ci pare che sia invece esaustivo. Guagiano preannuncia scintille. Noi, se ispirati, ci introfuleremo.
Post del Sindaco
Emilio Messana
Si fa un gran parlare di gestione dei rifiuti – diretta, in
house, in appalto dopo-la scelta del Consiglio Comunale di Racalmuto di non
approvare il piano finanziario dell'Aro e gli atti di gara,.
Il rischio da evitare è che su un tema così delicato si faccia
confusione.
Il fuoco della polemica deve servire a far emergere proposte
e soluzioni per mitigare il carico fiscale.
Spararla grossa o denigrare chi amministra potrà regalare un
po' di popolarità, ma non aiuta ad abbassare le bollette ai cittadini.
La tassa sui rifiuti è influenzata dal costo del servizio e
dalla platea dei contribuenti. Abbiamo iniziato il censimento degli immobili
non dichiarati e il recupero delle somme dovute per gli anni pregressi.
Insieme agli uffici e al consiglio comunale abbiamo
approntato delle linee guida che aiuteranno i contribuenti a definire le loro
posizioni beneficiando di un abbattimento delle sanzioni e di una comoda
rateizzazione.
Le somme che saranno versate andranno a decurtare i costi
del servizio per l'anno in corso e per quelli a venire, alleggerendo le
bollette Tari a carico dei cittadini.
Ad un problema abbiamo dato una soluzione, confrontandoci
con tutti. Punto.
Non abbiamo inveito contro chi il problema lo aveva
determinato, nè abbiamo replicato a quanti pensavano di blandire il naturale
malcontento dei cittadini interessati da una campagna di accertamento così
imponente.
L'Aro nasce tra i Comuni di Grotte e Castrofilippo, in un
secondo momento la Commissione Straordinaria decide di associare anche
Racalmuto.
Il Piano di intervento - bocciato dal Consiglio Comuale – è
stato elaborato dalla Commissione straordinaria ed approvato dalla Regione.
Il Piano di intervento prevede la raccolta differenziata
porta a porta ed un costo del servizio comprensivo degli oneri di conferimento
dei rifiuti di €. 1.085.000,00, al netto dei costi dell’ATO e degli introiti
CONAI. Più saremo bravi a differenziare il rifiuto e a renderlo
"nobile", più saremo in grado di venderlo direttamente ai consorzi di
filiera, senza affrontare i costi degli impianti di selezione.
Questo piano è noto- da almeno nove mesi - certamente a
quanti hanno partecipato alle ultime elezioni amministrative e in particolare,
ai consiglieri comunali. Noi abbiamo proseguito un lavoro che era stato
iniziato dalla Commissione Straordinaria e che rispetto alla gestione del
passato che si proroga in emergenza, prevede un abbattimento dei costi.
Oggi è messo in discussione il modello di gestione. I
consiglieri comunali e anche il comitato cittadino sostengono che la gestione
in appalto è più onerosa della gestione in house. La scelta spetta al Consiglio
Comunale che ne assume la responsabilità politica e amministrativa. In questi
mesi noi abbiamo prorogato l’esecuzione dei contratti della GESA con le
ordinanze sindacali previste dal d.lgs 152 del 2006. Questo potere per
Racalmuto scade il 30 aprile.
I consiglieri hanno lasciato lavorare gli uffici sui
capitolati di gara per mesi e, all’ultimo momento, decidono di cambiare
modalità di gestione del servizio.
Il servizio rifiuti può essere gestito o all'esterno,
dandolo in appalto, o tramite una società a totale partecipazione pubblica (
gestione in house providing) oppure da un società a capitale misto pubblico
privato. La società a totale partecipazione pubblica dovrà assumere personale,
rispettando le norme di legge nazionali e regionali, i contratti collettivi
nazionali che prevedono la salvaguardia del personale operativo che attualmente
svolge il servizio.
E' certo che una gestione diretta con risorse comunali e
personale comunale non è possibile. Chi lo afferma o ignora le leggi di settore
o è in malafede. E con l'ignoranza e la malafede le bollette non si abbassano e
i comuni si dissestano.
La società pubblica può non caricare gli utili come costo
del servizio a carico dei cittadini, ma dovrà caricare i costi amministrativi (
ragioniere, direttore tecnico, amministratori, magazzinieri ecc.), i costi per
reperire le risorse finanziarie - perché il Comune di Racalmuto è in pre
dissesto e non ha i soldi per fornire alla società il capitale necessario per
dotarsi dei mezzi e pagare regolarmente gli stipendi e i contributi, né è nelle
condizioni di pagare regolarmente le fatture del servizio.
Fatte le debite precisazioni, gli uffici stanno raccogliendo
i dati e le informazioni necessarie per impostare e valutare la gestione in
house providing del servizio rifiuti, così come richiesto dal Consiglio
Comunale.
Accanto a quanti pensano che con la gestione in house si
possa effettivamente risparmiare, vi sono poi quelli che cavalcano la questione
per denigrare l’amministrazione comunale. Noi non abbiamo niente a che vedere
con il sistema fallimentare dei rifiuti, né con i vecchi schemi e le vecchie
logiche. Per noi contano soltanto gli interessi della nostra comunità: questo è
l’unico parametro che ci orienta nelle decisioni che prendiamo, che ci guida
nel confronto con il consiglio comunale e con i movimenti cittadini, che ci
consente di parlare il linguaggio della verità e della chiarezza con i nostri
concittadini.
G. Guaglianosabato, 04 aprile, 2015
L'analisi e le affermazioni del Sindaco sulla vicenda ARO
meritano indubbiamente una risposta perentoria e chiarificatrice, che
certamente non mancherà.
G. Guagliano.
Post del Sindaco
Emilio Messana
Si fa un gran parlare di gestione dei rifiuti – diretta, in
house, in appalto dopo-la scelta del Consiglio Comunale di Racalmuto di non
approvare il piano finanziario dell'Aro e gli atti di gara,.
Il rischio da evitare è che su un tema così delicato si faccia
confusione.
Il fuoco della polemica deve servire a far emergere proposte
e soluzioni per mitigare il carico fiscale.
Spararla grossa o denigrare chi amministra potrà regalare un
po' di popolarità, ma non aiuta ad abbassare le bollette ai cittadini.
La tassa sui rifiuti è influenzata dal costo del servizio e
dalla platea dei contribuenti. Abbiamo iniziato il censimento degli immobili
non dichiarati e il recupero delle somme dovute per gli anni pregressi.
Insieme agli uffici e al consiglio comunale abbiamo
approntato delle linee guida che aiuteranno i contribuenti a definire le loro
posizioni beneficiando di un abbattimento delle sanzioni e di una comoda
rateizzazione.
Le somme che saranno versate andranno a decurtare i costi
del servizio per l'anno in corso e per quelli a venire, alleggerendo le
bollette Tari a carico dei cittadini.
Ad un problema abbiamo dato una soluzione, confrontandoci
con tutti. Punto.
Non abbiamo inveito contro chi il problema lo aveva
determinato, nè abbiamo replicato a quanti pensavano di blandire il naturale
malcontento dei cittadini interessati da una campagna di accertamento così
imponente.
L'Aro nasce tra i Comuni di Grotte e Castrofilippo, in un
secondo momento la Commissione Straordinaria decide di associare anche
Racalmuto.
Il Piano di intervento - bocciato dal Consiglio Comuale – è
stato elaborato dalla Commissione straordinaria ed approvato dalla Regione.
Il Piano di intervento prevede la raccolta differenziata
porta a porta ed un costo del servizio comprensivo degli oneri di conferimento
dei rifiuti di €. 1.085.000,00, al netto dei costi dell’ATO e degli introiti
CONAI. Più saremo bravi a differenziare il rifiuto e a renderlo
"nobile", più saremo in grado di venderlo direttamente ai consorzi di
filiera, senza affrontare i costi degli impianti di selezione.
Questo piano è noto- da almeno nove mesi - certamente a
quanti hanno partecipato alle ultime elezioni amministrative e in particolare,
ai consiglieri comunali. Noi abbiamo proseguito un lavoro che era stato
iniziato dalla Commissione Straordinaria e che rispetto alla gestione del
passato che si proroga in emergenza, prevede un abbattimento dei costi.
Oggi è messo in discussione il modello di gestione. I
consiglieri comunali e anche il comitato cittadino sostengono che la gestione
in appalto è più onerosa della gestione in house. La scelta spetta al Consiglio
Comunale che ne assume la responsabilità politica e amministrativa. In questi
mesi noi abbiamo prorogato l’esecuzione dei contratti della GESA con le
ordinanze sindacali previste dal d.lgs 152 del 2006. Questo potere per
Racalmuto scade il 30 aprile.
I consiglieri hanno lasciato lavorare gli uffici sui
capitolati di gara per mesi e, all’ultimo momento, decidono di cambiare
modalità di gestione del servizio.
Il servizio rifiuti può essere gestito o all'esterno,
dandolo in appalto, o tramite una società a totale partecipazione pubblica (
gestione in house providing) oppure da un società a capitale misto pubblico
privato. La società a totale partecipazione pubblica dovrà assumere personale,
rispettando le norme di legge nazionali e regionali, i contratti collettivi
nazionali che prevedono la salvaguardia del personale operativo che attualmente
svolge il servizio.
E' certo che una gestione diretta con risorse comunali e
personale comunale non è possibile. Chi lo afferma o ignora le leggi di settore
o è in malafede. E con l'ignoranza e la malafede le bollette non si abbassano e
i comuni si dissestano.
La società pubblica può non caricare gli utili come costo
del servizio a carico dei cittadini, ma dovrà caricare i costi amministrativi (
ragioniere, direttore tecnico, amministratori, magazzinieri ecc.), i costi per
reperire le risorse finanziarie - perché il Comune di Racalmuto è in pre
dissesto e non ha i soldi per fornire alla società il capitale necessario per
dotarsi dei mezzi e pagare regolarmente gli stipendi e i contributi, né è nelle
condizioni di pagare regolarmente le fatture del servizio.
Fatte le debite precisazioni, gli uffici stanno raccogliendo
i dati e le informazioni necessarie per impostare e valutare la gestione in
house providing del servizio rifiuti, così come richiesto dal Consiglio
Comunale.
Accanto a quanti pensano che con la gestione in house si
possa effettivamente risparmiare, vi sono poi quelli che cavalcano la questione
per denigrare l’amministrazione comunale. Noi non abbiamo niente a che vedere
con il sistema fallimentare dei rifiuti, né con i vecchi schemi e le vecchie
logiche. Per noi contano soltanto gli interessi della nostra comunità: questo è
l’unico parametro che ci orienta nelle decisioni che prendiamo, che ci guida
nel confronto con il consiglio comunale e con i movimenti cittadini, che ci
consente di parlare il linguaggio della verità e della chiarezza con i nostri
concittadini.
G. Guaglianosabato, 04 aprile, 2015
L'analisi e le affermazioni del Sindaco sulla vicenda ARO
meritano indubbiamente una risposta perentoria e chiarificatrice, che
certamente non mancherà.
G. Guagliano.
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