solo ora scopro nel tuo elegantissimo blog Archivio e.... questo link che invero mi pare interessarsi più di Mozia che dello Zaccanello romano.
Lo pubbico qui per intero e lascio ai miei quattro lettori non racalmutesi di deliziarsi.
Ma io ce l'ho con tutta la intellighenzia racalmutese (ad iniziare da me) per la ignavia culturale e per l'accidia verso il nostro grandissimo patrimonio archeologico: negletto, vilipeso, forse persino manipolato per rigonfiamenti delle cosiddette sorprese geologiche.
Scoprono sotto le Grotticelle un insediamento d'epoca romana. Che fanno? Quelli dei BB.CC.LL
di Agrigento con alla testa la famosa signora Fiorentini decidono di ricoprire il tutto nella totale indifferenza di tutti noi intellettuali di paese e delle stesse autorità consiliari di palazzo Matrona. Naturalmente i picconi dei tombabaroli - che a Racalmuto ci stanno e tanti e abili - riscoprono tesori inestimabili che naturalmente prendono la via della remunerativa Svizzera. Nessuno di noi intellettuali, nessun paludato sito web e manco qualcuno dei tantissimi bei blog locali vi dedica un minimo di attenzione. Siamo tutti colpevoli. Non accampiamo scuse ed alibi per favore.
Peggio per il sito della Grotta di Fra Diego. Veniva ogni autunno da Barcellona Pozzo di Gotto l'ex maresciallo Calderone; andava dietro i trattori e là e nel sito di San Bartolomeo; trovava il ben di Dio quanto a reperti archeologici. Ne fece inventario e accompagnato dal sig. Mulé si recò a consegnare il tutto prima alla Soprintendenza e poi ai Carabinieri. Non siamo riusciti dopo a trovare un bel nulla. Tutto disperso. Ho elevato un grido di dolore in un convegno a Racalmuto. Tutto finito nel dimenticatoio, nel silenzio, nell'indifferenza, nell'ignavia araba che ci attanaglia tutti. A cominciare da me. Siamo tutti colpevoli.
Peggio ancora per le necropoli bizantine sparse, ma neppure inventariate, sotto il Ferraro, a Vriccico.
Quanto a questa conclamata strada dei quattro scrittori, si sa non si sa quel che hanno combinato ditte sub-appaltatrici in intesa con la indifferente soprintendenza agrigentina. Trovano, circoscrivono, dicono di aggirare, seppelliscono(?) ... non so altro. Silenzio assordante. Tutti i nostri queruli blog e siti web zitti e mosca. Siamo collusi? Non mi pare. Siamo indolenti? Cribbio se lo siamo. Capisco Malgrado Tutto che con tutta quella speculazione letteraria deve guadarsi il pane (e il companatico) quotidiano. ma gli altri organi di stampa, gli altri bravissimi fotografi, gli altri cultori delle nostre patrie storie che ci siamo a fare? Colpevoli tutti.
Manieri militari non usucapibili, non alienabili, non manipolabili. Bene: si fa scempio non solo della loro storia ma di ogni vincolo giuridico e catastale e tutto buonu e binidittu. Io non vorrei danneggiare nessuno. I soldi ci stanno e come. Tarsu Tari, Tasi, Imu e via discorrendo in asfissiante sovrabbondanza.15 milioni di crediti certi liquidi ed esigibili persino cartolarizzabili: hai voglia tu di rimborsare tutti quelli che hanno speso soldi loro in buona fede. Ma i beni della collettività devono tornare alla collettività. E non basta una manifestazione culturale per legittimare l'illecito. Anche qui indolenza e indulgenza da parte di tutti. Siamo tutti colpevoli. Calogero Taverna
lunedì 10 settembre 2012
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