Siamo nel Seicento. Parla un maligno. Si chiamava Vincenzo di Giovanni. Ha voglia di descrivere la PALERMO RESTAURATO. Pag. 331. "E l'ultimo fu il dottor Giovan Battista Salamone, procurator dell'abbate autor di tante rovine, il quale morse in questo modo. Aveva egli, come procuratore, nellaTavola di questa città molte migliaia di scudi. Gli successe di spendere certa partita a sua polisa, e gli fu detto della Tavola, che non era buona la polisa; del che pigliando egli ammirazione, se ne andò in persona alla Tavola per far passare detta polisa. Gli fu risposto che non era buona , perché l'abbate era morto; alla qual risposta si vide in un subito delirare, se ne andò in casa senza toccarvi quanto potesse far la spesa di quel giorno, uscì fuor di cervello ed in pochi giorni si morse. Non curarono i signori rimediare a questa prima entrata: onde poi venne un altro visitatore sopra la reintegrazione de' beni di tutt'altre prelazie; e se non si prendeva resoluzione a mandarsi ambasciatore al re, saria ciò stato la rovina del regno. Ottenne l'ambasciatore che il visitatore soprassedesse: onde le cose si quietarono."
Nessun commento:
Posta un commento