sabato 20 febbraio 2016

mi scrive Anonimo Veneziano

MI HANNO SCRITTO: vorrei scrivere una piece teatrale a sei mani: la ...bella la bestia e la virtù. La bestia ovvio sarei io. La bella credo di averla trovata in una poetessa in prosa che svolazza, agogna, mette alla gogna, s'infogna. si vergogna, s'indigna, s'intigna, si dà contegno. non sa dire fregna, insegna. si cocsegna, indegna, degna, maligna benigna. Come bestia sono al top. Mi manca la signora Virtù. Ce l'avevo ma ovvio mi ha ripudiato. Del resto a me serve una virtuosa monaca rea confessa di buttare talora all'ortiche il soggolo e sia come sia sfoderare mutandine sexy color rosso cardinale che all'occorrenza fa scivolare senza riegno. Ci sarà mai una cosi. La tama. Mi dispiace per Ornella ma la trama occore. Tre soppalchi con computer ultimo grido e con cam che proiettano sulla quinta bianca di fondo me la bella o la virtù a seconda del dire ora quieto ora contratto ora in contrappunto. Ecco con questa diavoleria chattano svelando orrendi peccati, manifesti tradimenti, prverse copule da Saffo al Marchese de Sade. ennonché pirandellianamente si arriva al vero non si sa come. La Bella che penava di lucrare facendo da margherita al vecchio bestiale piano piano se ne disinnamorae, scopre che la senectus ipsa morbus, morbo immodo. Si perché il vecchio è la transustanziazione di Mephisto e porta la bella ad invechiare precocemente di mene e di corpo- Succede allora: La Bella, ardita, va di notte a tentare il vecchio nel suo eremo in una bovina collina d Sicilia e lo fredda. Aveva intuito l'intento delittuoso la Virtù che avendo molto peccaro col vechio attratta da quell'essere davvero infernale si parte ed uccide la bella trovandola ancora con la pistola fumante fiera di avere ucciso cme Artemisia il suo Oloferne. Il vecchio torna finalmente nel calduccio dell'inferno a ridersela con il suo Mephisto. La Bella che aveva avuto tempo di versare la lagrimuccia dantesca vola in paradis. La Virtù carcerata ottiene subito il domicilio coatto in unvezzoso conventino ove un giovane e attraente confessorino s'industria a consolarla in variegati modi e vissero a lungo peccand felici e contenti. AVERTENZA finale: tale componimento forsennato mi è stato girato nottetemo da un anonim veneziano. Ogni merito e ogni demerito gli competono ma ogni responsabilità è sua di lui.

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