Una denuncia di estrema gravità. Un decomparsi del rigore etico sociale e politico della Banca d'Italia. Una denuncia che non potrà andare al di là di di un sibilo accorato e angosciante. Quante figure gloriose della Banca d'Italia stanno subendo l'oltraggio del traslco, dello sfratto, del finire sul lastrico. E intorno l'indifferenza, l'imbecilltà, i 'gruppi chiusi' di Calandrino, di Cottini, della Rame che pur fregiandosi dell'usurpato logo BANKITALIA non accettano dennce del genere, non conentono intelligenti dibattiti, espellono ogni voce appena sgradita al satrapetto del momento. Avevo in animo di iniziare una battaglia dura quanto fondata a favore di codesti miei cari colleghi inquilini della Banca d'Talia, finiti sul lastrico. Ma non so dve: Calandrino mi sfratta dal suo chiuso mentalmente gruppo, Cottini mi sbatte fuori dal gruppo intestato al mio stesso sindacato CGIL, la FISAC NAZIONALE pensa solo a mandare come presidente della CSR un missino. Povera Bankitalia di dolore ostello etc. Calogero Taverna
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