domenica 21 maggio 2017

Vedo che responsabilmente si agita qui l'importante questione della polizza sanitaria. Ho intravisto nel gruppo Cottini, prima che mi cacciassero via, che la CGIL avanza una sua proposta. A dire il vero è questione che non ho mai affrontato e quindi mi dichiaro del tutto 'impreparato' da zero nel registro dei sapienti tuttoso. Mi hanno impressionato due sole cifre: 82 e 85. Come dire giunti ad ottantadue anni di età addio - mi pare - polizza sanitaria. Io ce ne ho già 83 e quindi sono fuori assistenza. Le Assicurazioni, tutte quante, mi espurgono. finito erratico nelle loro statistiche riserve matematiche. Per 85 leggere: barriera per i 'grandi rischi'. Fra due anni allorché è presumibile che il 'grande rischio' sia dietro l'angolo io me la sogno l'assistenza sanitaria BI. Ricordo che appena entrato in BI uno dei massimi vantaggi era quello del 'tutto pagato' se incappavo in qualsiasi sorta di malanni sanitari. Ora sto con la Caspie, pago 2.946 euro l'anno e da tre anni non chiedo un euro di rimborso. Mi pare di aver letto che pur avendo superato l'ottantesimo anno di atà mi mantengono l'assicurazione pur sempre più striminzita ma solo per quest'anno, insomma mi accordano ancora il privilegio di estorcermi altri 2.946 euro. Sono dissennato ma certo non imbecille ed ecco perché incominio a fare un pensiero sulla doverosa polizza sanitaria della mia BANCA D'ITALIA. La sempre più deludente CGIL mi pare che non avverte neppure il problema assicurativo sanitario di noi supervecchi che fortunatamente abbondiamo tra i pensionati BI. Gli altri sindacati non mi pare che brillino di grande avvedutezza in proposito. Un grande scrittore veneto mi ha proposto di caldeggiare una polizza sanitaria made SENATO DELLA REPUBBLICA ITALIANA. Magari! ho risposto. Ma c'è un ma: chi pagherebbe? Parlano di costi della politica e nessuno dice un'acca su questo sconcio immorale e deprimente della ASIS - Assistenza sanitaria per i Senatori - REGOLAMENTO. DISCIPLINARE di attuazione tariffario delle prestazioni sanitarie --- maggio 2.015-
Io ottantetrenne Calogero Taverna, pensionato della Banca d'Italia.

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