07/11/2014 22:31
Lillo Taverna
Sino a questo pomeriggio ho cercato di indurre la signora Claudia Cernigoi
a fare atto di resipiscenza, di colloquiare di controbattere a tutta la
documentazione che ho trovato e che polverizza il castello di accuse imbastito
dalla giornalista ex goriziana. Nulla da fare: non si cura del fatto che avendo
violato la mia privacy io ho il diritto di rettifica, che avendo pubblicato
falsità contro il questore Messana rasenta il crimine di calunnia e tutto
sommato denigra l'intero corpo della polizia di Stato. Niente. Mi minaccia di
stalking, di denunzia alla polizia postale, di rendermi non so come per non
farmi esercitare la mia facoltà di replica. S'intende, minaccia minaccia, ma si
guarda bene dall'attuare le minacce. Troverebbe pane per i suoi denti. Intanto
cambia sigle, mimetizza blog e arriva sino al punto di elidere suoi post
altamente offensivi nei miei confronti in facebook. Certo se la deve vedere per
ora con Gerbino, figura tosta frequentatore un tempo dei salotti televisivi di
Costanzo.
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