Lillo Taverna
L'ispettore generale di PS comm. di San Lazzaro e San Maurizio (solo 500 in
Italia) e molte altre onorificenze di gran grido Ettore Messana da Racalmuto
con Alcide De Gasperi. Altro che stragista di stato a Riesi nel '19, altro che
criminale di guerra per Lubiana come l'ignara Cernigoi va calunniando, altro
che capo del banditismo politico di Sicilia, in base all'impropria ingiuria di
Li Causi. Nulla di tutto questo. Documentato.
9 novembre 2014
Lillo Taverna
09/11/2014 21:53
Lillo Taverna
16/03/2016 17:35
La Nuova Alabarda
MA CHE GLI FACCIO, AGLI UOMINI?
Dopo avere attizzato gli appetiti malsani e paranoici del già citato su
queste pagine Melchiorre Gerbino, da un paio di mesi son..o oggetto di invio di
messaggi che oscillano tra l'intimidatorio e l'offensivo di persona che si
firma "Lillo Taverna" (come un uomo adulto possa chiamarsi Lillo mi è
peraltro oscuro) e che con questo nome ha una pagina FB. Tale Taverna sembra
essersi eretto a difensore sperticato della figura del defunto questore Ettore
Messana, sul cui operato all'epoca del fascismo ebbi modo di scrivere un paio
di articoli (che ho recentemente inserito anche su questa pagina), citando
documenti ufficiali conservati negli archivi di stato di Trieste e Lubiana e
facendo riferimento alle ben più approfondite ricerche condotte da Giuseppe
Casarrubea. Insomma il sedicente Taverna, che mi apostrofa con l'anacronistico
termine di "signorina", non so se per suggerire un mio stato civile
peraltro non corrispondente (duole deluderlo, ma sono sposata da 32 anni) o se
per sminuirmi, in quanto l'idea che generalmente si ha di una
"signorina" non è quello di una ricercatrice storica seria, mi ha
inviato una serie di messaggi privati sulla mia pagina FB (condividendoli, se
ho capito bene, anche con altre persone, a me sconosciute) millantando con
queste persone di "disporre" di un "canale riservato"
(veramente la messaggistica è disponibile a tutti sulla mia pagina
personale...) nei quali vorrebbe dimostrare che Casarrubea ed io avremmo
diffamato la figura di Messana. Per sminuire la credibilità delle mie ricerche
scrive (ad un cugino, presumo, del quale non riporto il nome, ma al quale mi ha
descritta come "tal Carnigoi (sic) triestina, filoslava e con scarso amore
patriottico per questa nostra Italia) che
"la Cernigoi si basa su un fascicolo postumo di gente titina che ha
cercato invano di ricattare l'Italia".
Curioso termine "fascicolo postumo" eccetera per definire il
carteggio che contiene i documenti originali della questura fascista che operò
nella Lubiana occupata diretta dal questore Messana tra il 1941 ed il 1942, ma
tant'è. Per dare più forza alla propria teoria che Messana non fu un criminale
di guerra (come denunciato dalla Jugoslavia ed il cui modus operandi fu
stigmatizzato anche da una relazione della Polizia civile del Governo militare
alleato di Trieste, amministrazione angloamericana) ma un eroe, il Taverna
afferma:
"Non può credere (Cernigoi, n.d.r.) che l'Italia degasperiana abbia
conferito l'alta onorificenza al Messana ignara o peggio correa di quella
caterva di accuse infamanti titina contro chi avesse avuto dallo Stato Italiano
incarichi in quella tragica storia della costituzione della provincia di
Lubiana che lei non può antipatriotticamente ridurre ad un crimine di
guerra".
Ciò che io credo è del tutto ininfluente, sta di fatto che l'Italia
post-degasperiana (nel 1954, quando era in carica il governo Scelba) conferì
una medaglia di bronzo al torturatore e capo di una banda di torturatori ed
assassini, il commissario Gaetano Collotti dell'Ispettorato speciale di PS.
Alla fine, dopo avere accusato la sottoscritta e Casarrubea di essere
"antitaliani", Taverna conclude nel seguente squisito modo:
"Porto il tasco torto, infilzo la Cernigoi e il suo pigmalione
siciliano Casarrubea. Per me sono artefici di una indegna campagna di stampa
infondatamente calunniosa contro il Gr. Uff. dottore Ettore Messana".
Cosa sia il "tasco torto" è cosa per me incomprensibile, però mi
duole constatare che i toni del "signorino" Lillo Taverna ricordano
in modo inquietante quelli del noto Melchiorre Gerbino. Taverna ci
"infilza", Gerbino ci molla "calci in culo" (cito).
Bene, i documenti sono pubblici e disponibili, non sono "propaganda
titina", checché ne dica Taverna, i verbali della questura italiana di
Lubiana sono documenti italiani, se Taverna ritiene che l'occupazione fascista
della provincia di Lubiana non sia stato un crimine di guerra è padrone di
pensarlo, ma ciò fa supporre che le sue polemiche non siano innescate tanto per
amore della verità, quanto per volontà di riabilitare un sistema fascista che è
stato condannato dalla storia. E rimando al mittente le accuse di
"antitalianità", "antipatriottismo" eccetera che mi lancia
Taverna, dato che nessuno più dei fascisti ha offeso ed insultato l'Italia
riducendola ad una dittatura imperialista e sanguinaria che ha seminato morte e
distruzione in Europa.
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