Alle donne ed agli uomini di buona volontà di Racalmuto;
A chi ama Racalmuto;
Ai blog ed ai Web di tutte le tendenze puntati su Racalmuto;
Ai permalosi COMMISSARI romani di stanza a Racalmuto;
e, p. rimembranza alla MINISTRA CANCELLIERI
Or è quasi un anno che inviai questo post alla Ministra
degli Interni; tentai con e-mail: inutilmente; scrissi per posta: silenzio
assordante.
Bussate e vi sarà aperto dice il Vangelo; ma è inutile
bussare agli apparati prefettizi
agrigentini, a quelli del Viminale, a quelli provvisori del convento delle
Clarisse a Racalmuto; usa pure i toni più disparati, dal sussiegoso all’osceno,
dal remissivo all’arrogante: non c’è posta per te. Soltanto qualche flebile eco
dispensata a qualche servile foglio locale.
Signora Ministra, se poi sono stato scurrile sino alla
minzione, dovrebbe pur capirmi: non sono tipo sottomesso e dimesso: controlli
le pizze di qualche ventennio fa che si conservano nella caserma della
BENEMERITA in affitto a Racalmuto
Le giungerà qualche eco di questa? Forse che sì forse che
no: ma pazienza, per Lei lo sfratto dal colle romano a nome Viminale è già
operativo; chi Le succederà dovrà pur prendere “visione” di queste ed altre
simili carte lasciate in sospeso, senza quel burocratico timbro “AGLI ATTI”, o
no?
Calogero Taverna
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