martedì 26 novembre 2013

Pinacoteca Pietro d'Asaro di Racalmuto


Ill.mo Signor

PRESIDENTE della PROVINCIA REGIONALE AGRIGENTO

Dott. E. Fontana

 

                                      

Questa Associazione assolutamente non profit ha organizzato l’inaugurazione della Pinacoteca Pietro d’Asaro aprendo i locali della vecchia chiesa di S. Sebastiano (tra S. Anna e S. Giovanni di Dio).

Ci pare una manifestazione di grande rilievo – oltre che per la comunità racalmutese – per l’intera realtà culturale agrigentina e persino regionale, ragion per cui si  sollecita la Sua attenzione ed il Suo patrocinio che consentano, anche sotto il profilo economico, la riuscita dell’iniziativa.

Nei locali di S. Sebastiano – dopo i restauri pubblici più o meno condivisibili – sono già custodite pale d’altare, tutte attribuite a Pietro d’Asaro, ma con disinvoltura critica, visto che solo le pale firmate sono indubitabilmente del pittore racalmutese; le altre attengono, ad avviso di alcuni critici, ad una scuola, non necessariamente racalmutese, cinquecentesca, tutta da studiare anche per la ricognizione della veridica microstoria locale e provinciale.

Comunque, la mostra pittorica si estenderà agli artisti moderni, nostri compaesani, che godono di solida stima persino nazionale. Ci riferiamo al nostro Arciprete Puma, che vanta varie esposizioni anche in Piemonte; al pittore-scultore Agnello (quello  della statua di Sciascia), al sempre più valido Amato. Ci pare che sia rilevante per la cultura (ed anche per il lancio turistico colto) abbozzare visivamente, in modo tattile, questo glorioso percorso artistico, con accentuate peculiarità racalmutesi ma non alieno da coinvolgimenti dell’intera plaga provinciale, snodantesi dalla pittura sacra che (sotto Giovanni III del Carretto, ispiratore di chiese, cappelle e conventi in Racalmuto,) monaci artisti, forse girovaghi, ebbero a confezionare; a quella del D’Asaro, studente in seminario prima con Marco Antonio Alaimo, chierico tonsurato aspirante in un primo momento al sacerdozio, imprenditore edile dopo con punte di accesa spiritualità tanto da indurlo a chiedere ed ottenere di essere inquadrato tra i chierici coniugati, e così sino ai nostri giorni in cui un arciprete “dall’essenziale orditura semantica” per dirla con Pippo Bonanno dipinge in questa contrapposizione o armonia tra religione e pittura, oppure un simbolista quale Agnello si cimenta, con polemicissimo successo, in una statua iperrealista del grande compaesano Sciascia, per non parlare del prof. Amato, conosciuto ed apprezzato dal Comune e dalla Fondazione Sciascia.

L’inaugurazione verrà solennizzata dalle massime autorità religiose della Diocesi, da quelle civili della Provincia e comunali e, soprattutto, -si spera  – dalla qualificante presenza della S. V. a cui qui si rivolge un pressante invito per un cenno augurale introduttivo.

 

In contemporanea, a supporto e ad amplificazione, si svolgerà il giorno 4 ottobre 2003 una giornata di studio – non sappiamo ancora se a completamento o a rettifica di quella già svoltasi per il V centenario della Saga del Monte. Il fulcro sarà la dottissima prolusione del prof. Mazzarese Fardella, direttore dell’istituto di storia del diritto all’Università di Palermo. E’ stato già concordato il tema: il grande studioso – di consolidata fama internazionale – esplicherà storia, diritto, araldica e costumi della Sicilia feudale. Non mancheranno perspicui riferimenti alla microstoria racalmutese (avendo il professore degnato di attenzione, naturalmente critica, lo studio di Calogero Taverna sulla “signoria racalmutese dei Del Carretto”); vi saranno del pari coinvolgenti relativi alla “vinuta di la Bedda Matri di lu Munti”. Una rivisitazione storica, dunque, ad altissimo livello ed al contempo attualissima.  Il  prof. Mazzarese Fardella tratterà il tema (già dettatoci):

 

“Profili del feudalesimo e della feudalità siciliana dall’esordio alla estinzione”.

 

 In ogni caso, la visione del grande studioso (si sa eclettica  ma non convenzionale) verrà recepita negli atti che s’intendono pubblicare e potrà essere di giovamento anche per la saggia gestione dei beni culturali del “feudalesimo provinciale e racalmutese”. Ci pare che già ciò giustifichi un generoso patrocinio della Provincia regionale Agrigento.

 

Con l’occasione il padre Stefano Pirrera illustrerà la figura del defunto padre Calogero Salvo, personalità poliedrica, sacerdote integerrimo, uomo di fede profonda (forse persino con tocchi giansenistici), studioso perspicuo anche delle nostre cose racalmutesi. Appartiene a quell’olimpo di grandi racalmutesi (pur se in veste talare) che vanno rievocati, apprezzati, onorati e studiati “a futura memoria”. Non possono essere per ignavia dei vivi cacciati nelle gore dell’oblio.

 

L’associazione Ecclesia, volta solo al recupero dei valori storici e culturali dell’amatissima Racalmuto, non sa formulare richieste d’aiuto nelle forme d’obbligo: si prega la Sua organizzazione di supplirvi. Ecclesia ha già provveduto con le sue modeste forze ad una mostra storico-paleografico-archivistica ed alle sei puntate delle Parrocchie di Girgenti, già costà apprezzate. Ingenti saranno le spese per la pubblicazione degli atti e per l’acquisizione permanente delle tele più significative dei pittori contemporanei e di alcune delle opere dello scultore Agnello.

Si ringrazia anticipatamente e si porgono i sensi devoti della stima e del rispetto.

 

 

Il direttore amministrativo     

di Ecclesia

(dott. Calogero Taverna)

 

c.da Bovo s.n.

tel 0922 942862

92020 Racalmuto

 


 

 

Amministrazione regionale Agrigento

(con logo)

 

 

On. VINCENZO MILIOTO – DEPUTATO AL PARLAMENTO NAZIONALE

 

 

 

 

COMUNE DI RACALMUTO ASSESSORATO ALLA CULTURA

(con logo)

 

 

 

Con l’avvalimento di  

ECCLESIA 
PRES. SPIRITUALE 
CANONICO ARCIPRETE
 ALFONSO PUMA

 

 

viene inaugurato il 4 ottobre 2003 nei locali dell’ex chiesa di S. Sebastiano (prope S. Anna) la

 

Pinacoteca
 Pietro d'Asaro

 

 

Programma

(mattinata inaugurale)

Ore 10: Santa benedizione impartita dal canonico arc. A. Puma;

 

0re 10,10: saluti augurali Presidente della Provincia, dell’on. dott. Vincenzo Milioto;

 

ore 10,30: Biagio Alessi, brevi profili del Monocolo racalmutese e dei pittori del Seicento agrigentino;

 

0re 11: Calogero Taverna, considerazioni per una esegesi della pittura del racalmutese Alfonso Puma.

 

Ore 11,30 – dibattito presso l’ex chiesa di S. Sebastiano.

 

 

Ore 12: Conclusioni del dott. Prof. Ing. Santino Lo Presti, assessore provinciale alla cultura.

 

POMERIGGIO

(incontro di studio sulla Sicilia feudale)

 

               - nei locali del castello -

 

 

Ore 16: Il sindaco avv. Restivo presenterà il relatore prof. Enrico Mazzarese Fardella;

 

ore 16,10: Prof.  Enrico Mazzarese Fardella: Profili del feudalesimo e della feudalità siciliana dalle origini all’estinzione;

 

ore 16,50: dibattito.

 

Ore 17,30 intervallo

 

Ore 18: sac. Prof. Stefano Pirrera: ricordando padre Calogero Salvo, il sacerdote, il poeta, lo storico, il filosofo e teologo della Racalmuto novecentesca.

 

Ore 18,30: dibattito.

 

Ore 19: l’on. Vincenzo Milioto trarrà le conclusioni dell’intera manifestazione.

 

 

Moderatore: dott. Calogero Taverna.

 

 

 

Il v. Sindaco – Assessore alla cultura

                  (dott. S. Sardo)

 

 

La segreteria particolare dell’on. Milioto

(Ida Amato)

 

 

Il sindaco

 (avv. Luigi Restivo Pantalone)

Nessun commento: