Ill.mo Signor
PRESIDENTE della PROVINCIA REGIONALE
AGRIGENTO
Dott. E. Fontana
Questa Associazione assolutamente non
profit ha organizzato l’inaugurazione della Pinacoteca Pietro d’Asaro aprendo i
locali della vecchia chiesa di S. Sebastiano (tra S. Anna e S. Giovanni di
Dio).
Ci pare una manifestazione di grande
rilievo – oltre che per la comunità racalmutese – per l’intera realtà culturale
agrigentina e persino regionale, ragion per cui si sollecita la Sua attenzione ed il Suo
patrocinio che consentano, anche sotto il profilo economico, la riuscita
dell’iniziativa.
Nei locali di S. Sebastiano – dopo i
restauri pubblici più o meno condivisibili – sono già custodite pale d’altare,
tutte attribuite a Pietro d’Asaro, ma con disinvoltura critica, visto che solo
le pale firmate sono indubitabilmente del pittore racalmutese; le altre
attengono, ad avviso di alcuni critici, ad una scuola, non necessariamente
racalmutese, cinquecentesca, tutta da studiare anche per la ricognizione della
veridica microstoria locale e provinciale.
Comunque, la mostra pittorica si
estenderà agli artisti moderni, nostri compaesani, che godono di solida stima
persino nazionale. Ci riferiamo al nostro Arciprete Puma, che vanta varie
esposizioni anche in Piemonte; al pittore-scultore Agnello (quello della statua di Sciascia), al sempre più
valido Amato. Ci pare che sia rilevante per la cultura (ed anche per il lancio
turistico colto) abbozzare visivamente, in modo tattile, questo glorioso
percorso artistico, con accentuate peculiarità racalmutesi ma non alieno da
coinvolgimenti dell’intera plaga provinciale, snodantesi dalla pittura sacra
che (sotto Giovanni III del Carretto, ispiratore di chiese, cappelle e conventi
in Racalmuto,) monaci artisti, forse girovaghi, ebbero a confezionare; a quella
del D’Asaro, studente in seminario prima con Marco Antonio Alaimo, chierico
tonsurato aspirante in un primo momento al sacerdozio, imprenditore edile dopo
con punte di accesa spiritualità tanto da indurlo a chiedere ed ottenere di
essere inquadrato tra i chierici coniugati, e così sino ai nostri giorni in cui
un arciprete “dall’essenziale orditura semantica” per dirla con Pippo Bonanno
dipinge in questa contrapposizione o armonia tra religione e pittura, oppure un
simbolista quale Agnello si cimenta, con polemicissimo successo, in una statua
iperrealista del grande compaesano Sciascia, per non parlare del prof. Amato,
conosciuto ed apprezzato dal Comune e dalla Fondazione Sciascia.
L’inaugurazione verrà solennizzata
dalle massime autorità religiose della Diocesi, da quelle civili della
Provincia e comunali e, soprattutto, -si spera
– dalla qualificante presenza della S. V. a cui qui si rivolge un
pressante invito per un cenno augurale introduttivo.
In contemporanea, a supporto e ad
amplificazione, si svolgerà il giorno 4 ottobre 2003 una giornata di studio –
non sappiamo ancora se a completamento o a rettifica di quella già svoltasi per
il V centenario della Saga del Monte. Il fulcro sarà la dottissima prolusione
del prof. Mazzarese Fardella, direttore dell’istituto di storia del diritto all’Università
di Palermo. E’ stato già concordato il tema: il grande studioso – di
consolidata fama internazionale – esplicherà storia, diritto, araldica e
costumi della Sicilia feudale. Non mancheranno perspicui riferimenti alla
microstoria racalmutese (avendo il professore degnato di attenzione,
naturalmente critica, lo studio di Calogero Taverna sulla “signoria racalmutese
dei Del Carretto”); vi saranno del pari coinvolgenti relativi alla “vinuta di
la Bedda Matri di lu Munti”. Una rivisitazione storica, dunque, ad altissimo
livello ed al contempo attualissima.
Il prof. Mazzarese Fardella
tratterà il tema (già dettatoci):
“Profili del feudalesimo e della feudalità siciliana dall’esordio alla
estinzione”.
In ogni caso, la visione del grande studioso
(si sa eclettica ma non convenzionale)
verrà recepita negli atti che s’intendono pubblicare e potrà essere di
giovamento anche per la saggia gestione dei beni culturali del “feudalesimo
provinciale e racalmutese”. Ci pare che già ciò giustifichi un generoso
patrocinio della Provincia regionale Agrigento.
Con l’occasione il padre Stefano
Pirrera illustrerà la figura del defunto padre Calogero Salvo, personalità
poliedrica, sacerdote integerrimo, uomo di fede profonda (forse persino con
tocchi giansenistici), studioso perspicuo anche delle nostre cose racalmutesi.
Appartiene a quell’olimpo di grandi racalmutesi (pur se in veste talare) che
vanno rievocati, apprezzati, onorati e studiati “a futura memoria”. Non possono
essere per ignavia dei vivi cacciati nelle gore dell’oblio.
L’associazione Ecclesia, volta solo
al recupero dei valori storici e culturali dell’amatissima Racalmuto, non sa
formulare richieste d’aiuto nelle forme d’obbligo: si prega la Sua
organizzazione di supplirvi. Ecclesia ha già provveduto con le sue modeste
forze ad una mostra storico-paleografico-archivistica ed alle sei puntate delle
Parrocchie di Girgenti, già costà apprezzate. Ingenti saranno le spese per la
pubblicazione degli atti e per l’acquisizione permanente delle tele più
significative dei pittori contemporanei e di alcune delle opere dello scultore
Agnello.
Si ringrazia anticipatamente e si
porgono i sensi devoti della stima e del rispetto.
Il direttore amministrativo
di Ecclesia
(dott.
Calogero Taverna)
c.da Bovo s.n.
tel 0922 942862
92020 Racalmuto
Amministrazione
regionale Agrigento
(con logo)
On. VINCENZO MILIOTO – DEPUTATO AL
PARLAMENTO NAZIONALE
COMUNE DI RACALMUTO ASSESSORATO ALLA
CULTURA
(con logo)
Con l’avvalimento di
viene inaugurato il 4 ottobre
2003 nei locali dell’ex chiesa di S. Sebastiano (prope S. Anna) la
Programma
(mattinata inaugurale)
Ore
10: Santa benedizione impartita dal canonico arc. A. Puma;
0re
10,10: saluti augurali Presidente della Provincia, dell’on. dott. Vincenzo
Milioto;
ore
10,30: Biagio Alessi, brevi profili del Monocolo racalmutese e dei pittori del
Seicento agrigentino;
0re
11: Calogero Taverna, considerazioni per una esegesi della pittura del
racalmutese Alfonso Puma.
Ore
11,30 – dibattito presso l’ex chiesa di S. Sebastiano.
Ore
12: Conclusioni del dott. Prof. Ing. Santino Lo Presti, assessore provinciale
alla cultura.
POMERIGGIO
(incontro di studio sulla Sicilia feudale)
- nei
locali del castello -
Ore
16: Il sindaco avv. Restivo presenterà il relatore prof. Enrico Mazzarese
Fardella;
ore
16,10: Prof. Enrico Mazzarese Fardella:
Profili del feudalesimo e della feudalità siciliana dalle origini
all’estinzione;
ore
16,50: dibattito.
Ore
17,30 intervallo
Ore
18: sac. Prof. Stefano Pirrera: ricordando padre Calogero Salvo, il sacerdote,
il poeta, lo storico, il filosofo e teologo della Racalmuto novecentesca.
Ore
18,30: dibattito.
Ore
19: l’on. Vincenzo Milioto trarrà le conclusioni dell’intera manifestazione.
Moderatore:
dott. Calogero Taverna.
Il v. Sindaco – Assessore alla cultura
(dott. S. Sardo)
La segreteria particolare dell’on. Milioto
(Ida Amato)
Il sindaco
(avv. Luigi
Restivo Pantalone)
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