L'arciprete Giovanni Casuccio è molto approssimativo quando si tratta di dare date e notizie al suo intervistatore che poi era un gesuita maiuscolo, p. Angelo Sferrazza Papa S.J, da tempo defunto: P. Sferrazza, forse esasperato si avvale quindi del parente e un tempo confratello p. Morreale. La domanda che ci siamo posti tutti è: ma chi fu questo "parrinu occhi russi"?. P, Sferrazza si avvale allora della versione di p. Morreale e scrive in nota;
"Parrinu occhi russi - come lo chiamava la ente - è P. Salvatore Amato, morto dopo il 1940. a più di 80 anni. Non era ex Frate, essendo Frati soppressi poco dopo il 1860. Era uno de cosiddetti "preti Burduna": privi dei dovuti studi., facevano da suddiaconi nelle messe solenni, e non potevamo confessare".
Noi, non molto convinti, abbiamo consultato il LEBER i quo. Abbiamo trovato che al n. 468 si annota_"Sac. D. Salvatore Amato, cappellano della Madonna della Rocca e membro della Fidecommissaria Signorino. Morì il 7 Marzo 1936 a ore 22 all'età di81 anni."
La grafi è proprio dell'arciprete Casuccio. Dovrebbe quindi essere nato attorno 1855. Non è solo la difformità della data di morte che ci mette sul chi va là. Ma tanto altro. Che lu parrinu occhi russi sia proprio lui è probabilissimo ma non certo. Vi sono personaggi racalmutesi che per questo tipo di informazioni hanno memoria da elefante. Mi riferisco ad esempio a Guglielmo Schillaci. Dovrei tornare a Canossa cioè al Circolo Unione per avere conferme del genere. Non credo che lo farò. Forse se mi legge Totò Picone potrebbe ovviarvi. Aggiungo che sono dubbioso del fatto che l'Amato fosse "prete burduni" e non potesse confessare e, se leggo bene, manco dir messa". Il puntiglioso arciprete Casuccio lo chiama Sacerdote; non vorrà dire molto ma qualcosa dice. Ha poi mansioni che non sembrano molto consone alla figura del prete Burduni, nell'accezione di padre Morreale. Infine, ed è cosa più rilevante, potrebbe essere lui il "prete brigante inventato dallo stalliere della Caico-Hamilton. Muoiono in quel periodo tre o quattro preti che possono essere stati "burdina"e cioè il famigerato (da Sciscia) il sacerdote Bufalino Maranella, D. Salvatore Romano (di cui però dice un gran bene Totò Picone), il sac. don Salvatore Ventura, il sac. Giuseppe Alfieri ed il Nostro. Ci rendiamo conto che non chiariamo nulla. Ma un argine alle approssimazioni Caico-Hamilton-Casuccio-Sciascia-Sferrazza-Morreale ni materia di preti, specie se da qualificare burduna o brigant idal crocidisso/pugnale mi pare di averlo alzato. .
"Parrinu occhi russi - come lo chiamava la ente - è P. Salvatore Amato, morto dopo il 1940. a più di 80 anni. Non era ex Frate, essendo Frati soppressi poco dopo il 1860. Era uno de cosiddetti "preti Burduna": privi dei dovuti studi., facevano da suddiaconi nelle messe solenni, e non potevamo confessare".
Noi, non molto convinti, abbiamo consultato il LEBER i quo. Abbiamo trovato che al n. 468 si annota_"Sac. D. Salvatore Amato, cappellano della Madonna della Rocca e membro della Fidecommissaria Signorino. Morì il 7 Marzo 1936 a ore 22 all'età di81 anni."
La grafi è proprio dell'arciprete Casuccio. Dovrebbe quindi essere nato attorno 1855. Non è solo la difformità della data di morte che ci mette sul chi va là. Ma tanto altro. Che lu parrinu occhi russi sia proprio lui è probabilissimo ma non certo. Vi sono personaggi racalmutesi che per questo tipo di informazioni hanno memoria da elefante. Mi riferisco ad esempio a Guglielmo Schillaci. Dovrei tornare a Canossa cioè al Circolo Unione per avere conferme del genere. Non credo che lo farò. Forse se mi legge Totò Picone potrebbe ovviarvi. Aggiungo che sono dubbioso del fatto che l'Amato fosse "prete burduni" e non potesse confessare e, se leggo bene, manco dir messa". Il puntiglioso arciprete Casuccio lo chiama Sacerdote; non vorrà dire molto ma qualcosa dice. Ha poi mansioni che non sembrano molto consone alla figura del prete Burduni, nell'accezione di padre Morreale. Infine, ed è cosa più rilevante, potrebbe essere lui il "prete brigante inventato dallo stalliere della Caico-Hamilton. Muoiono in quel periodo tre o quattro preti che possono essere stati "burdina"e cioè il famigerato (da Sciscia) il sacerdote Bufalino Maranella, D. Salvatore Romano (di cui però dice un gran bene Totò Picone), il sac. don Salvatore Ventura, il sac. Giuseppe Alfieri ed il Nostro. Ci rendiamo conto che non chiariamo nulla. Ma un argine alle approssimazioni Caico-Hamilton-Casuccio-Sciascia-Sferrazza-Morreale ni materia di preti, specie se da qualificare burduna o brigant idal crocidisso/pugnale mi pare di averlo alzato. .
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