sabato 30 novembre 2013

SCIASCIA ELIO VITTORINI E FALCONE


 

o   Calogero Taverna Sto scoprendo cose non carine tra Sciascia e Vittorini. Da un acuto strudioso come Piero mi attendo lumi. Non è questo campo che mi attrae.

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Piero Carbone Il tuo annuncio mi incuriosisce.

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Calogero Taverna MI HA IMPRESSIONATO UNA VOLTA SCIASCIA CHE NON RICORDO DOVE EBBE A STRONCARE CONVERSAZIONI IN SICILIA. LEGGO ORA Il Fuoco nel Mare. inesistente libro di Sciascia ma a lui appioppato in Biblioteca Adelphi 557, e mi spiego certo astio del Nostro contro l'altro sommo nostro siciliano.

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Piero Carbone e un'altra volta a Palermo contro Guglielmo Lo Curzio che si era permesso di... ma questo te lo racconto davanti una tazzina di caffè

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Calogero Taverna Ma quando?

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Calogero Taverna Ma contro Sante Correnti (se lo scrivo corretto) non mi risulta si sia mai incazzato. E dire che ne avrebbe avuto ben donde. Ma posso essere male informato. Forse però perché erano così scervellate quelle accuse che Sciascia non lo curava neppure.

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Angelo Cutaia Di Racalmuto Sciascia non entrava in polemica per non avvantaggiarlo.

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Piero Carbone Una libreria amica si era permessa di esporre in vetrina il libro del Lo Curzio e mandò a dire tramite un certo amico e avvocato che se volevano che lui mettesse lì piede dovevano togliere dalla vetrina... Me l'ha raccontato, autorizzandomi a riferirla, un palermitano di alto spessore culturale.

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Piero Carbone Ma questo non mi scandalizza per niente e non inficia per niente il suo valore di scrittore etc etc etc. semplicemente lo fa più umano. Non era e non doveva mica essere un santino per forza, altrimenti si fa agiografia e non biografia.

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Piero Carbone gravitava intorno a lui

E qui si intromette MEPHISTO

Caspita! Ma mi piacerebbe sapere il perché. Sciascia non era un irrazionale collerico. Un dispettoso. Quanto al malevolo Correnti, si parte da un punzecchiamento in testi addirittura scolastici per il preteso maschilismo di Sciascia. C’era stata la controversia con la Maraini arriticata perché Sciascia parlava fondatamente del matriarcato in Sicilia. La virulenza del Correnti in effetti non meritava risposta. Credo però che giocasse l’imbarazzo del Nostro che non voleva rinverdire polemiche che finivano per infastidire il mostro sacro che era Moravia. Rido ancora per quei racalmutesi che cercarono (inutilmente) di spingere la Maraini ad elogiare il già defunto Sciascia in quei memorabili  caffè letterari propugnati dall’on. Milioto che spero ritorni a guidare questo nostro mal diretto paese.

I colpi di spillo contro Scalfari, Panza e Bocca hanno germinato locuzioni di pregevole fattura letteraria. Da apprendere.

Con Della Chiesa, a Futura Memoria mi potuto fruire di un paradigma contro il mio sgradevole asino ragliante.

Andando come viene, un certo diletto mi procura ancora il rintuzzante difendersi ai tempi delle PARROCCHIE dall’accusa di ipotassi scagliatagli dal borioso Pasolini.

Tornando a Correnti, in effetti il blaterare contro la predilezione di Sciascia per il testo dell’inglese Smith lo lasciò del tutto indifferente. Quel testo di storia della Sicilia oggi è un classico, il voler fare storia con gli stornelli della tradizione sarebbe sollazzevole se vi fosse autoironia, ma se in tono saccente è roba da buttare tra i rifiuti solidi urbani cartacei.

Mi sfuggono le pizzicate con Deaglio: so che vi furono e furono dolorose per Sciascia che Lotta Continua e tutti quei virgulti arrabbiati – nati piromani e sfioriti pompieri – adorava e blandiva. In fin dei conti anche la Padovanì non fu caruccia propendere per la mitizzazione di Falcone.

E la pagina dello né con lo Stato né contro lo Stato smunta in uno svicolante se non fosse per il dovere di avere coraggio, la dice lunga sull’amletismo politico di Nanà, che di mane si proiettava verso l’anarchia e di sera ruentrava nelle spire del suo essere cresciuto tra fascisti e fascismo sia pure di paese.

Così a balzelloni, nella speranza di avere adeguatamente provocato Piero Carbone che ben saprebbe regalarli un nuovo IL SUO SCIASCIA non aureolato ma neanche banalizzato. 

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