La signorina Cernigoi s‘improvvisa storica, giusperita,
magistrato, commissaria di PS e scrive quanto sotto. Avesse frequentato L’Archivio
Centrale di Stato, avesse almeno verificato
quanto annota il prof. Casarrubea sub 170 (cfr. Acs, Sis, b. 40, f. Criminali di guerra) nel suo complesso
studio STORIA SEGRETA DELLA SICILIA, pag. 198, si sarebbe evitate (forse) tante
censurabili castronerie, purtroppo gravemente calunniose della titanica figura di alto servitore dello
Stato di Diritto Italiano, l’ispettore generale di PS Ettore MESSANA.
La signorina Cernigoi si accoda immediatamente alla pretesa
dei Titini del maresciallo Tito di volere il Messana quale “CRIMINALE DI GUERRA”,
risibile pretesa finita miseramente nel cestino di vari tribunali militari
anche italiani, come doviziosamente appare nella ponderosa e polverosa Busta
del SIS seconda Sezione n. 40 cui rinvia giudiziosamente il Casarrubea.
Scrive a vanvera la Cernigoi:
Criminali di guerra
Il nome di Messana
risulta nell’elenco dei criminali di guerra denunciati dalla Jugoslavia alla
Commissione delle Nazioni Unite per i crimini di guerra (United Nations War
Crimes Commission). Il rapporto di denuncia, redatto in lingua inglese ed
inviato dalla Commissione statale jugoslava in data 14/7/45 [7], lo accusa,
sulla base di documentazione che era stata trovata in possesso della Divisione
“Isonzo” dell’Esercito italiano di occupazione, di crimini vari: “assassinio e
massacri; terrorismo sistematico; torture ai civili; violenza carnale;
deportazioni di civili; detenzione di civili in condizioni disumane; tentativo
di denazionalizzare gli abitanti dei territori occupati; violazione degli
articoli 4, 5, 45 e 46 della Convenzione dell’Aja del 1907 e dell’articolo 13
del Codice militare jugoslavo del 1944”.
Nello specifico viene
addebitata a Messana (in concorso con il commissario di PS Pellegrino e col
giudice del Tribunale militare di Lubiana dott. Macis) la costruzione di false
prove che servirono a condannare diversi imputati (tra i quali Anton Tomsič
alla pena capitale, eseguita in data 21/5/42) per dei reati che non avevano
commesso. La responsabilità di Messana e Pellegrino in questo fatto è
confermata da documenti dell’archivio della questura di Lubiana [8], che fanno
riferimento ad una “operazione di polizia politica” condotte dal vicequestore
Mario Ferrante e dal vicecommissario Antonio Pellegrina sotto la direzione
personale di Messana, contro una “cellula sovversiva di Lubiana” della quale
facevano parte, oltre al Tomsič prima citato, anche Michele Marinko (condannato
a 30 anni di reclusione), Vida Bernot (a 25 anni), Giuseppina Maček (a 18 anni)
ed altri tre a pene minori.
Noi abbiamo oggi consultato quel vecchio faldone. E di
materia che tutto smentisce quel che scrive la Cernigoi e che a dire il vero
rettifica il Casarrubea ne abbiamo trovato a iosa. Abbiamo chiesto un centinaio
di fotocpoie che costicchiano e abbiamo, previo pagamento di Euro 3, scattato un
altro paio di centinaia di foto.
La Cernigoi si è tanto irritata con me da insolentirmi oltre
i limiti del lecito. Persiste nella sua uterina invenzione di inesistenti
verità “storiche” lesive dell’onore del insignito dell’ordine di San Lazzaro
Gr.Uff. Messana. Non so come potrà difendersi se la signora Giovanna Messana la
persegue giudiziariamente.
Il professore Casarrubea ci appare un gran gentiluomo oltre
che storico insigne e riflessivo e spero
voglia accedere ad un dibattito sereno per un riscontro del vero, res melius perpensa.
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