Scorrazzando in Google mi imbatto in queste facezie di un
campione dell'Antimafia. Non so chi sia. In un certo qual senso mi ci diverto e
quindi pubblico.
SCIASCIA E I "PROFESSIONISTI DELL'ANTIMAFIA"
Autore che era da tempo passato nelle file di Pannella che
in quel periodo aveva preso l'abitudine di mettere tra i perseguitati del
sistema di potere anche i mafiosi,tanto da dichiarare pubblicamente nelle
piazze la sua simpatia per i padrini delle mafie,in particolar modo il vecchio
Momo Pieromalli,capo dell''ndrangheta,senza trascurare Michele Greco e Luciano
Liggio,invitati a mostrare ravvedimento con la semplice decisione di chiedere
la tessera del suo partito.
Sciascia non si spinse a tanto,tuttavia per combattere a suo
modo un pericolo di conformismo (quale pericolo poi poteva esserci se la
società civile si conformava nel contrasto alla mafia è tutto da spiegare),si
indignò per i rumori nelle piazze di studenti,impiegati e casalinghe che
cominciarano a prendere coscienza del problema del fenomeno mafioso.
Così pubblicò i "professionisti
dell'antimafia",adombrando che tali viturpevoli "professionisti"
fossero gli stessi giudici del pool antimafia,Falcone,Caponnetto etc.
Attraverso l'arma del garantismo,l'attacco alla magistratura
non avrebbe potuto essere più infelice,se non altro perchè prendeva proprio di
mira il giudice Paolo Borsellino,infatti Sciascia ,con una argomentazione che
aveva dell'incredibile,rimproverò il CSM di aver scelto Borsellino quale
procuratore della Repubblica a Marsala,soltanto perchè possedeva una
"specifica competenza professionale nel settore della delinquenza
organizzata in generale e di quella di stampo mafioso in particolare".
La domanda sorge spontanea:ma che cos'altro si poteva
richiedere come titolo da privilegiare se non quella "specifica
competenza" per un incarico in una delle aree più calde della lotta alla
mafia?
Modificato da Silu - 28/5/2009, 18:55
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