Il professore Giuseppe Casarrubea , uomo di Partinico e già questo dice tanto - come dire con DNA erinno che è poi sangue né siculo né sicano - è uomo di seria cultura, accigliato ma né arrendevole né inflessibile. Ama la verità storica, quellta che si riesce a distillare da documenti e carte d'archivio, da ricerche e contestualizzazioni, da bloccarsi appena emergono aporie, incertezze, dubbi, la verità contrapposta a quella che persegui.
Ora dirige, persgue a Partonico l'Archivio Casarrubea (wwwcasarrubea.wordpresscom). E' un archivio più denso di quello ell'ACS. L'ho potuto sperimentare quando in Malgrado Tutto non so chi vi poté acquisire qualche foglio che svelava a dire di un ispettore generale di PS che il Meissana nel 1919 si era dipartito da Mussomeli con una mitraglia male interpretando i desiderata dei suoi superiori. Ne sono rimasto perplesso. Ne ho scritto al Casarrubea che senza adesione alle mie tesi credo che abbia corretto il tiro e Malgrado Tutto sia rimasto sguarnito di quanto pesava fosse demolitore di certe mie ricognizioni in difesa del Messana.
Vi fu un tempo in cui non sapendo chi fosse il Casarrubea - non sono uomo di studi storici - osai essere sgradevole. Gli ho chiesto scusa; credo che abbia capito e tollerato.
Riporto sù un suo blog molto duro verso il mio compaesano l'ispettore generale di PS Ettore Messana. A me pare che il professore fa male ad appoggiarsi ad una triestina, la Cernigoi che storica non è ma semplice maniaca di scoop storici. Incappa in topiche colossali. La vicenda di Messana a Lubiana va tutta riscritta. Cercheremo di dare qualche spunto noi che però storci non siamo. Sul ruolo di Messana a Portella della Ginesrra o nei rapporti con Giuliano credo che le mie carte ci portino in territori non molto investigati sino ad adesso.
Limitiamoci qui all'accusa del Licausi avverso Messana tendente a farne dell'allora manco commissario giovane Messana un feroce stragista di Stato. Abbiamo fatto ricerche, abbiamo indagato con le tecniche ispettive della Vigilanza sulle Aziende di Credito della Banca d'Italia. Noi arriviamo a conclusioni opposte. Ma qui il Casarrubea ci pare guardingo, cauto, pensoso. Non si fida di Commissari e generali che hanno tesi di comodo, interessi castali da difendere anziché ragguagli su verità che poi dovrebbero venire acclarate in sede processuale. Qui il Casarrubea si limita a scrivere - diversamente dal suo solito - che il Messana "nel 1919 lo troviamo impelagato nella strage di Riesi. Tiene 'a battesimo', a modo suo, le lotte contadine. Venti morti!". Un modo diciamo - ci perdoni il professore - di dire tutto e dire niente.
Quello che il Messana farà (ma noi sappiamo che non è così) Messana appunto lo fa (o l'avrebbe fatto) dopo.
Noi non abbiamo tesi preconcette. Se ci dimostreranno che sbagliamo ne prenderemo ben volentieri atto. Ma con prove alla mano.
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