Palermo - "Vadano a casa tutti parlamentari siciliani, in testa Beppe Lumia e Claudio Fava, che difesero a spada tratta l'ex presidente della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo, Silvana Saguto dalle più che fondate accuse a lei rivolte dal direttore di Telejato Pino Maniaci e dal prefetto Giuseppe Caruso, allora direttore dell'agenzia nazionale per i Beni confiscati".
Lo dichiara Sicilia Nazione che ricorda la visita a Palermo della commissione nazionale Antimafia nel corso della quale la sua presidente Rosi Bindi e il suo vicepresidente Claudio Fava, tutelarono Silvana Saguto e accusarono quelli che evidenziavano le storture dell'ufficio da lei guidato, di delegittimazione nei confronti dei giudici antimafia.
"Nessuno - aggiunge Sicilia Nazione - in quell'occasione chiese di verificare il numero di incarichi concentrati in poche mani, né le motivazioni di episodi molto strani di confische immotivate. Gli stessi che allora rimasero in silenzio all’interno della Commissione Antimafia o che, addirittura, difesero la Saguto, adesso dichiarano di non avere mai saputo. Ma le parole pubbliche dell’allora prefetto Caruso e quelle del direttore di Telejato smentiscono in modo chiaro queste affermazioni".
Il movimento indipendentista è d'accordo con quanto sostenuto dall’ex Prefetto Caruso, amareggiato in un’intervista al quotidiano la Repubblica: "Adesso c'è qualcuno che si dovrà difendere e qualcun altro che si dovrà dimettere".
In prossimità di un provvedimento formale contro la Saguto, Sicilia Nazione chiede a tutti i parlamentari siciliani che allora difesero l’indifendibile o che restarono in silenzio, a partire dai professionisti del settore, Beppe Lumia e Claudio Fava, di "rassegnare le proprie dimissioni dalla Commissione Antimafia quantomeno per manifesta incapacità".
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