Qui Savatteri sbaglia e sbaglia di grosso. Innanzitutto tante exusationes non petitae che sono accusationes manifestae. L'eloquio veemente d ieri dell'ex sindaco Petrotto ovviamente brucia. Tano sa bene che la Fondazione è in quiescenza culturale da qualche quinquennio né una lectio magistralis (si fa per dire) alla Grasso può fare primavera. Del resto là sono interessi rossi alla CMC che spingono rampanti politici sia pure d'altissimo bordo, a scendere a Racalmuto per cercare di tamponare le miserevoli superstrade anasistiche in immediata collabenza. Senatoriali benedizioni o scrittorali intitolazioni bastano a salvare la faccia?
Sì, sono stato io ad invocare RACALMUTESI DOC nella gestione di istituzioni racalmutesi che oltretutto ci stanno dissanguando con effluvi tassaioli. Mi sono dichiarato NON racalmutese doc ed a fronte di Cavallaro potrei far valere titoli anche significativi e probanti. Cavallaro si è solo servito di Racalmuto talora e con molta intermittenza. Missus dominicorum è sceso per cercare di convogliare le elezioni a sindaco nella direzione lassù gradita, non potendo certo aspirare a fare il PODESTA' di scoglio come andava auspicando il Buttafuoco del Foglio.
Cavallaro si disse egli stesso non RACALMUTESE DOC quando umilmente si dichiarò non idoneo a fare il sindaco di Racalmuto perché molto impegnato altrove, stressato da inderogabili impegni. Per sindaco no e per venire a fare il tesoriere di una fatiscente istituzione racalmutese, sì? Caro Tano tutta la tua loquela (brillante) e tutto il tuo sproloquio antirazzista non reggono. Cui prodest? A Racalmuto nun siemmu babbi.
Quanto alla farsa della falsa terna vogliamo lasciar perdere? Trattasi di irrisione istituzionale invereconda. Mi dispiace per il Sindaco che ci è cascato. Capisco per Totò Picone (ma non lo giustifico affatto e gli errori, sappia, si pagano. specie politicamente).
Certo, urge strenua difesa di un passato che direi sub iudice. Caro Tano, vorremo pur sapere come si sono potute strumentalizzare le carte TORTORA (e a te conviene il silenzio).
Ma Cavallaro si offre al martirio della finanza fallimentare della Fondazione? Faccia pure. Noi lo ammonimmo. Noi gli chiederemo assiduo e insolente rendiconto.
Sì, sono stato io ad invocare RACALMUTESI DOC nella gestione di istituzioni racalmutesi che oltretutto ci stanno dissanguando con effluvi tassaioli. Mi sono dichiarato NON racalmutese doc ed a fronte di Cavallaro potrei far valere titoli anche significativi e probanti. Cavallaro si è solo servito di Racalmuto talora e con molta intermittenza. Missus dominicorum è sceso per cercare di convogliare le elezioni a sindaco nella direzione lassù gradita, non potendo certo aspirare a fare il PODESTA' di scoglio come andava auspicando il Buttafuoco del Foglio.
Cavallaro si disse egli stesso non RACALMUTESE DOC quando umilmente si dichiarò non idoneo a fare il sindaco di Racalmuto perché molto impegnato altrove, stressato da inderogabili impegni. Per sindaco no e per venire a fare il tesoriere di una fatiscente istituzione racalmutese, sì? Caro Tano tutta la tua loquela (brillante) e tutto il tuo sproloquio antirazzista non reggono. Cui prodest? A Racalmuto nun siemmu babbi.
Quanto alla farsa della falsa terna vogliamo lasciar perdere? Trattasi di irrisione istituzionale invereconda. Mi dispiace per il Sindaco che ci è cascato. Capisco per Totò Picone (ma non lo giustifico affatto e gli errori, sappia, si pagano. specie politicamente).
Certo, urge strenua difesa di un passato che direi sub iudice. Caro Tano, vorremo pur sapere come si sono potute strumentalizzare le carte TORTORA (e a te conviene il silenzio).
Ma Cavallaro si offre al martirio della finanza fallimentare della Fondazione? Faccia pure. Noi lo ammonimmo. Noi gli chiederemo assiduo e insolente rendiconto.
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