Racalmuto Civile Comitato Civico
Calogero Alaimo Di Loro :
prendiamo atto con piacere della decisione del sindaco
Messana di
riferire al Prefetto
e all'Ispetorato del lavoro del mancato adempimento da parte della società'
Iseda dei doveri contrattuali rispetto al servizio di raccolta rifiuti a causo
dello sciopero dei dipendenti per il mancato pagamento degli stipendi arretrati.
E' fin troppo evidente che questo episodio rappresenta una implicita presa
d'atto del fallimento definitivo del sistema integrato di raccolta tramite
affidamento esterno dei servizi essenziali e la necessità' di avviare con
urgenza la gestione in hous. E' chiaro infatti che nell'attuale situazione di
pre dissesto generale che riguarda non solo l'ente comune ma anche la regione e
l'amministrazione centrale dello stato, nessuna rimessa finanziaria può' dirsi
sicura e nessuna comunità' locale può' permettersi certi lussi. E' infatti
evidente che la gestione esterna dei servizi crea delle diseconomine di sistema
dovuti alla ricerca da parte delle aziende dell'utile di impresa (legittimo ma
talvolta non etico), dei costi amministrativi incomprimibili, dell'Iva e di
altri oneri finanziari, che aggiunto alla mancanza generale di liquidità' degli
enti, ma anche dei contribuenti, crea un circolo vizioso di indebitamento che
sottrae risorse al territorio senza creare servizi n'è utilità' sociale. E'
noto infatti che ad un maggiore costo pagato dai cittadini, non corrisponde
maggiore occupazione, ma spesso, solo maggiori profitti di impresa. Per altro,
ricordando che comunque la responsabilità' morale e giuridica dell'igiene e del
decoro urbano rimane a carico del primo cittadino, così' come il dovere di
assicurare l'accesso agli altri diritti fondamentali come il bene acqua
sopratutto alle famiglie meno abbienti, ci si aspetta quindi che la giusta
indignazione dell'ente comune rispetto ai mancati servizi fruiti trovi concretezza
nella computazione del mancato servizio da operare a cura dei soggetti comunali
preposti alla verifica e controllo della carta dei servizi e allo scorporo
dalla bolletta a carico dei cittadini, parimenti a tutti gli altri mancati
sevizi consumati nei mesi e negli anni scorsi
Lillo Taverna Condivido in pieno ma vorrei essere più
ossessivo.
Giunti al punto in
cui siamo, invece di chiedere protezioni e comprensioni partiamo verso la
ristrutturazione del servizio. Che le imprese siano in uno stato di illiquidità
è frottola. Evasioni ed elusioni e gonfiature degli appalti hanno permesso accumuli
finanziari che se trafugati andrebbero persino perseguiti. Ma io credo che disponendo
d 21 addetti al servizio in carico a Romano e non sapendo che fine hanno fatto
quelli che hanno preferito trasmigrare tra sotto gli appaltanti, è d'obbligo
per il Comune utilizzare questa sua forza lavoro e così risparmiare i costi di
mano d'opera che trasversalmente ci addebitano e che fanno lievitare il
"costo del servizio" ben oltre il limite che era previsto dall'art. 1
del regolamento del 1995.
Lillo Taverna Anche per L'igiene i cassettoni di raccolta in
mezzo alla strada in un ambiente ove cani randagi, gatti, sorci e rapaci
abbondano dovrebbero essere severamente
vietati dalle Autorità Sanitarie, che se dormono dovrebbero essere svegliate
dalle forze politiche locali, di qualsiasi colore e sotto qualsiasi tipo
associativo.
Lillo Taverna Quindi è tempo che si faccia la raccolta dei
rifiuti casa per casa già suddivisa almeno nella triplice distinzione. Ho
presente quanto avviene a Volpiano. Basterebbe uno scambio di corrispondenza e mutuare
il loro sistema. Se lo fanno lì - ove anche preminente è la popolazione di
origine meridionale - perché non a Racalmuto?
Lillo Taverna Accentrare quella raccolta casa per casa in
territori adatti – e noi ne abbiamo - per una prelavorazione consentirebbe lavoro
per i nostri operai comunali, ritorni economici per il recupero di maleriali
vendibili (ferro, alluminio, vetro, carta e cartoni, etc); risparmi cospicui
nell’essiccamento dei rifiuti umidi per il minor peso nel definitivo stoccaggio
nelle discariche di legge.
Lillo Taverna Terzo, iniziare al realizzo di progetti di
ampio respiro come inceneritori in loco. Vi sono pure fondi comunitari a cui
attingere e sarebbero altre occasioni lavorative per i giovani racalmutesi di cui
giustamente si lamenta la carenza occupazionale.
Calogero Taverna.
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