Noi a Racalmuto abbiamo un genio, un genio naturalista, un vero e proprio Linneo delle nostre plaghe racalmutesi. Si chiama GIOVANNI SALVO, è dottore, se gli va fa il dentista. Lo diciamo per non confonderlo con l'altro genio ma in altri campi, sempre dei Sentinella, schiatta racalmutese antichissima, anche lui Giovanni Salvo.
Orbene, codesto mio amico naturalista, scrive libri belli, colti, profondi, genialmente illustrativi. Dice che le vere orchidee non si trovano in Olanda ma a Racalmuto. Hanno un nome difficilissimo CHEPHALANTHERA LONGIFOLIA e sarebbe "la tipica orchidea dei boschi latifoglie".
Noi non lo vogliano contraddire: Dio ce ne guardi!
Avevamo una minuscola vigna: Si è essiccata. A primavera prima del fiorire della vite o quasi in contemporanea sbocciavano selvaticamente fiori che orchidee pensammo fossero. Orchidee di Sicilia. Spuntavano a Bovo o Villa Nalbone o Serrone che dir si voglia dove a Racalmuto abbiamo fatto una rubbiceddra che ora Emilio non vuole solo
e tassare ma tartassare in quanto più che per la monnezza che non produciamo standocene qui a Roma, sotto il falso nome di Tarsu dice che contro la costituzione all'ufficio tributi di Racalmuto è concesso imporre tarsu costituzionale a doppie ganasce.
Noi pagheremmo questi e ben altri balzelli se si accordasse a questo straordinario Linneo racalmutese a nome Giovanni Salvo di fare, come proponemmo una volta, sotto la Barona,
una bella serra sperimentale di fiori nostrani dallo zafferano giallo di Strabone a queste violacee orchidee della mia ex vigna in contrada Bovo o Villa Nalbone o Serrone che dir si voglia.
Calogero Taverna
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