lunedì 19 ottobre 2015

ri-letture

ripasso



...per mestiere spiego bene agli altri quello che per me non comprendo.

GIOVEDÌ 3 GENNAIO 2013

A FUTURA MEMORIA DATO CHE E' CERTO CHE LA MEMORIA HA UN FUTURO Rubo note, post e commenti dalla mia ostile REGALPETRA LIBERA. Vi ho scritto quindi qualche diritto posso accamparlo. Se vengo querelato mi farò difendere dalla brava avvocatessa Cinzia Leone, che tutti sanno essere cognata del nemico blogger

 

mercoledì 30 giugno 2010

 


 



Il forte impegno di Sergio Pagliaro contro gli sprechi al Comune di Racalmuto.
La denuncia di una seconda bolletta telefonica di ventimila euro. 13000 euro rete fissa e 7000 euro telefonia mobile. Ci voglio più fatti e meno telefonate.

 


 

Comitato la Matina

 

In mezzo a tanta confusione una cosa risulta lapalissiana, ossia che il Dott. Sardo è l'unico ad avere le idee molto chiare su tutto quello che succede a Racalmuto.

 

Sa quello che vuole; sa perfettamente come ottenerlo.
Qualcuno potrebbe dire che: .
Lui sostiene che è, solamente e innoccentemente, "real politic".
Poi ci sono quelli della sindrome di Tafazzi che, come ci ha spiegato il buon Totò, godono a percuotersi i coglioni;... Mostra tutto
E ci sono quelli che della pratica di rompere i coglioni degli altri ricavandone oltre alla goduria anche qualcosaltro, ne hanno fatto una ragione di vita.
Su una cosa il buon Totò ha ragione; bisogna fare proposte.
E noi una, che ci scaturisce da un ragionamento, la vogliamo fare.
Il Sindaco ha pubblicamente ammesso di aver fatto uso di coca.
La maggioranza che lo sostiene ha considerato questo fatto come un peccato veniale di scarsa rilevanza.
E' risaputo che tra gli assuntori figurano rersonaggi di primaria importanza.
Si dice che l'uso controllato, magari da un uomo della scienza medica, migliora le performans individuali, favorisce il lavoro di squadra e la socializzazione.
Si potrebbe contare, pure, su persone in grado di reperire il prodotto nei mercati all'ingrosso.
E allora, la proposta è questa:
Perchè non istituzionalizzare l'uso della coca.
Chissà che non sia questa la soluzione dei problemi del consiglio, della giunta del municipio in generale.
Magari se ne potrebbe programmare l'utilizzo anche per tutti i cittadini.
Da paese della ragione, Racalmuto, potrebbe diventere il paese della coca.
L'onorevole Cettola La Qualunque (Antonio Albanese) nei suoi esilaranti sketch di satira politica al primo punto del progamma elettorale ha messo "Lu Pilu". ( chiù pilu pi tutti!!!)
La compagine che governa il nostro paese con in testa il buon Totò, per il rilancio potrebbe mettere la "coca". ( chiù coca pi tutti!!!)
Il punto riguardante la "Pila", ad oggi è l'unico pienamente conseguito in maniera bi- partisan.
( 1.000.000 di € in tre anni come costo della politica )

*Nota bene, quando parliamo di "coca", intendiamo la coca-cola.

 


 

Ai commercianti del corso Garibaldi di Racalmuto l'ordinanza del sindaco non piace. Il sindaco ha emesso l'ordinanza di chiusara del transito dal 26 giugno 2010 al 30 settembre 2010 dalle 20:00 alle 23:00, istituendo l'isola pedonale in via Garibaldi dall'incrocio con la piazza Umbero I sino all'incrocio con la discesa del cimitero.

 

In realtà l'ordinanza è stata modificata in itinere poichè ha creato sin da subito dei problemi al traffico veicolare, gli automobilisti costretti a percorrere la nuova piazza Umberto I che è stata sino a qualche giorno fa isola pedonale. In poche parole si apre un isola pedonale per chiuderne un'altra. Una coda di auto che attraversava piazza Castello che ad oggi è priva di segnaletica e senza nessun tracciato di strada, eliminata dall'ultimo intervento di ripristino. Dal primo esperimento non riuscito, la chiusura al traffico si è spostato nell'incrocio all'altezza del negozio di alimentari Giuseppe Brucculeri indirizzando gli automobilisti verso la discesa Collegio.

 

Per i commercianti del tratto interessato ad isola pedonale quell'ordinanza va corretta poichè dal lunedì al venerdì non c'è l'esigenza perchè il corso è deserto " non ci sono persone e da oggi neanche le macchine" dichiara Giuseppe Brucculeri. I baristi, i rivenditori di tabacchi e i negozianti non condivono l'ordinanza e il metodo. Effettivamente non è possibile prendere delle decisioni senza coinvolgere le parti interessate. "Quell'ordinanza va benissimo il sabato e la domenica o quando ci sono delle manifestazioni - sostiene Peppino Agrò rivenditore di tabacchi - ma dal lunedì al venerdì crea soltando dei disagi agli automobilisti e ai commercianti che chiudendo la strada possono chiudere pure i negozi"

 

Sergio Scimè

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