Faccio ricerche sulla Sicilia nel 1919 in internet ed ho la
bella sorpresa d trovarvi un mio non recentissimo post ove si spiega l’intricata
vicenda del questore Messana nella rivolta dell’ 8-12ottobre a Riesi-
Resoconto di ricerche ancora in svolgimento, vi noto qualche
sbavatura, talune inesattezze, non poche lacune. Non sono uno storico, in
effetti rispolvero le astuzie acquisite nel fare indagini bancarie d‘alto bordo
e le utilizzo nel far le bucce a tanti storici più o meno agguerriti.
Certo, oggi non ho più dubbi che Ettore Messana fu
catapultato nei torbidi di Riesi. Ingenuo penare che da un lato vi era un
movimento contadino della migliore specie come piacque credere al Li Causi in astuta
versione, e dall’altra degli agrari già fascisti che difesero i loro privilegi
e le loro angarie con i mitra dell’esercito
appena uscito dalla Guerra del 1915-18.
Il 1919 fu il più tragico anno postbellico, con orde di reduci
ormai sbandati, senza arte né parte. Fomentare
rivolte, agitare anche vecchie questioni sociali, far rivivere magari gli ardori
dei non lontani Fasci Siciliani, dare offa alla fame di terra della Sicilia
contadina e sfruttata è cosa bene indagata dagli storici seri.
Non va dimenticato che si parte da lì per arrivare alla
soluzione fascista, ma occorrono ancora quattro anni per quell’infausto
avvento.
Ettore Messana nel 1919 ha 31 anni. La sua vita privata di
quel periodo ci è tuttora ignota. Mi vien fatto di congetturare che proveniva
dall’arruolamento nella guerra che si era chiusa l’anno precedente. Risulterebbe
munito di laurea. Quel che è certo è che in quel tremendo ottobre siciliano era
ancora modesto VICE COMMISSARIO a Mussomeli.
Gli si intima di recarsi a Riesi a sedare torbidi di complessa
eversione. Non si capisce bene se gli vengono affidate due mitragliatrici. In fin
dei conti è pur sempre un funzionario di polizia civile. Baldanzoso, sicuro di sé, iattante, autoritario
si mette a incarcerare capipopolo neppure facenti parte dei socialisti ufficiali.
Ne fa le spese uno spirito balzano a nome Barbera. Ostenta i due mitra che se non
capiamo male sono in dotazione di un tenente dell’esercito.
I torbidi s’infiammano, si attenuano. Si arriva ad una contrapposizione nella
pubblica piazza di Riesi. Un agitatore non siciliano, avventuriero noto alle
varie questure, vuole a tutti i costi arringare le folli. Messana glie lo
impedisce. Alterchi concitati. Partono dalla folla dei colpi di arma da fuoco che
feriscono un militare tale Emmanuele. I militari rispondono al fuoco. La folla
inferocitasi avventa contro. Militari e carabinieri allo sbando. Ufficiali e
poliziotti, ivi compreso il Messana in fuga. Giunge l’ispettore da Roma Trani.
Per cautela manda a casa il Messana-
Il tenente dell’esercito, dopo i torbidi, in un cortile
appartato viene ucciso con un colpo di pistola alla gola- Per quale ragione
ancora non si sa. Denunce penali, inchieste di un generale dei carabinieri il
Densa. Quattro mesi dopo il prefetto di Caltanissetta fornisce una relazione al
ministero. Un documento prezioso per
noi: si parla degli sviluppi penali e amministrativi di quella sedizione del
1919. Il Messana non vi appare neppure.
Tutto fa pensare che il vice commissario Messana torni a
Mussomeli. Vi inizia la sua lenta e ordinaria carriera. Sta sotto Gueli che
perseguita il Vizzini in eterno confino di polizia: Vescovi e gesuiti del
taglio di Tacchi Ventura perorano la causa del Vizzini. Niente da fare: il
comm. Gueli e sicuramente il suo subordinato Messana sono inflessibili. La nuova
lotta alla mafia del fascismo fu cosa seria, Mori o non Mori. Messana non
raccomanda neppure qualche suo parente che a Roma aveva fatto il discolo e si
becca insieme ad un colonnello della M.V.S.N. avvilenti e durevoli
provvedimenti di polizia.
Il fascicolo personale dell’ufficiale di polizia Ettore
Messana sta ancora segreto al Viminale; non risulta versato all’Archivio centrale di Stato.
Certi trafugamenti di carte avvenuti di certo all’epoca di
Li Causi quando i comunisti erano ancora al potere, sono troppo avulsi da un
contesto enormemente intricato per fare STORIA.
Con questo spirito e con queste riserve mi rileggo questo
mio non recentissimo post. L’ANPI di Palermo mi pare vada messa sotto accusa. I
monumenti di Riesi, finanziati non so da chi, sono disdicevoli. Non fanno storia.
Direi: fanno sospettare corruzione, malversazione, dispersione di fondi pubblici.
Mescolare politica e cronaca, memoria e pervicacia, accondiscendenze e film di propaganda: classiche etichette di una Sicilia che non amo.
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Nel 1919 - basta avere un minimo di cognizioni
storiche - la Sicilia è sotto Orlando e quindi Nitti. Ora potete immaginare voi
un giovanissimo funzionario di P.S. che fa sparare sui contadini perché già
fascista sino al midollo. Qui si fa ideologia preconcetta faziosa e astiosa.
Anch'io ne sono impregnato. Ma ciò non fa storia fa solo infamia, calunnia,
minchioneria pseudo storica. Quanto alle faccende dell'OVRA di Lubiana e della
intricata e finora per nulla chiara vicenda del bandito Giuliano, a suo tempo
Leggo in una pubblicazione per commemorare Orcel questo
apodittico spunto. La pubblicazione è del 2012- Basta usare il motore GOOGLE -
Riesi stage 1919 e l'infamia la si può leggere tutta. Ritenendola infamia noi
qui la riportiamo per sbriciolarla:
Orcel viene assassinato ad un anno dalla strage di Riesi del
1919 dove vengono assassinati 15 contadini compreso un tenente di fanteria che
si era opposto all’ordine fascista di sparare sui contadini che manifestavano
per la riforma agraria. Ad ordinare il fuoco in solidale intesa con la mafia è
stato un fascista della prima ora, Ettore Messana di Racalmuto, ufficiale di
P.S., poi membro dell’OVRA, il servizio segreto, efferato criminale di guerra questore
a Lubiana negli anni 40 ed infine lo ritroveremo inspiegabilmente ….Ispettore
generale di polizia in Sicilia negli anni 1945!
In quella stessa videata su Riesi, è riportata direi
piuttosto attendibilmente la famosa faccenda della mitragliatrice messa lì e
usata per falcidiare dimostranti piuttosto malintenzionati. Si pone a questo
punto un interrogativo. Chi come e quando fu dato l'ordine di sparare sui
dimostranti. Poteva Messana commissario manco trentenne essere il responsabile
di un siffatto crimine. Se lo fu dove stanno i documenti che lo provano. Come
mai un ufficialetto di prima nomina non venne subito radiato dalle forze
dell'ordine. Poteva nel 1919 Ettore Messana essere un "fascista della
prima ora". Un commissario ventinovenne assolutamente non ha non può avere
settarie concezioni politiche. Questo vale persino ora, figuriamo nel 1919. Nel
1919 il fascismo è di là da venire. Il fascismo in Sicilia arriva tardi come
forza egemone- Nel 1919 - basta avere un minimo di cognizioni storiche - la Sicilia
è sotto Orlando e quindi Nitti. Ora potete immaginare voi un giovanissimo
funzionario di P.S. che fa sparare sui contadini perché già fascista sino al
midollo. Qui si fa ideologia preconcetta faziosa e astiosa. Anch'io ne sono
impregnato. Ma ciò non fa storia fa solo infamia, calunnia, minchioneria pseudo
storica. Quanto alle faccende dell'OVRA
di Lubiana e della intricata e finora per nulla chiara vicenda del bandito
Giuliano, a suo tempo
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