mercoledì 27 gennaio 2016

Miguel De Unamuno
In viaggio con don Chisciotte:
"La verità con la sua forza , da una parte; dall'altra, le minuzie e le fredde digressioni, le circostanze  che i documentaristi di tutti i tempi dipingono con fedeltà da scrivani nei loro studi. Ma cos'è la verità e cosa sono qui, la verità e la forza?
La verità è il fatto, il fatto globale e vivo però, il fatto meraviglioso della vita universale, radicata nei misteri. Invece gli avvenimenti  le minuzie, si riducono  a polvere di fatti con l'analisi e l'anatomia, e così scompare la loro realtà viva.

In Don Chisciotte la forza della verità risiede nella sua anima castigliana e umana, e la verità della sua figura risiede nel fatto che questa rifletta una simile anima. "Ma allora - chiederà qualcuno -, cosa dobbiamo fare? Dobbiamo ricavare l'anima dall'aspetto esteriore o ricavare l'aspetto esteriore dall'anima?". E si aggiungerà che dai tratti della sua fisionomia e dai caratteri fisici potremmo , passando dal suo temperamento, scorgere qualcosa di più della verità della sua anima. A ciò risponde lo stesso Don Chisciotte quando (nel primo capitolo della seconda parte) le fattezze di Amadigi di Gaula, Rinaldo e Roldano, di cui . "per le imprese che compirono e l'indole che ebbero, si possono dedurre con buona logica statura, colori e lineamenti".
'Con buona logica!' Almeno non peggiore di quella che pretende di trarre dall'aspetto esteriore, dal colore e dalla statura, i fatti che si sono compiuti e la condizione che si ha; che se dalle prime  cose si deducono le seconde, dalle seconde si dovranno pure dedurre le prime. Questo principio commutativo sfugge a coloro che, ora nel nome dell'idealismo, ora del realismo, anch'essi commutabili , combattono per l'una o per l'altra dottrina come lo fecero i cavalieri per il colore dello scudo del quale ciascuno vedeva  solo un lato, come dice la profonda parabola di Carpenter"- 

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