Cosa aspetta Cavallaro a dimettersi? anche a salvaguardia della sua dignità, del suo onore; Sindaco Messana cosa aspetti ad imporgli le dimissioni? Per il bene che ti voglio: svegliati!!!. Bisanzio davvero brucia e non perché fondatamente lo grida Petrotto - che non sempre amo - ma perché il fumo della Bisanzio che brucia ti sta davvero soffocando. E manco te ne accorgi? Svegliati Sindaco: ti prego, decidi. Non essere sempre il dubbioso Amleto. Quella è teatralità sia pure d'alto bordo. Qui occorre spegnere il fuoco che brucia Bisanzio, fuor di metafora RACALMUTO!
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Salvatore Petrotto TANTO TUONO’ CHE PIOVVE !!!
Il giornalista de Il Corriere della Sera, Felice Cavallaro, mi ha degnato di una sua nobile risposta riguardo alle sue 'infelici' attività sul versante, si fa per dire. culturale a favore di chi, non si sa...
Quella che segue è la mia replica.
Come solevano uscirsene, in questi casi i Latini, excusatio non petita, accusatio manifesta.
Ci riferiamo alla lettera di risposta relativa alla defaillance amministrativa del giornalista Felice Cavallaro, ed alla sua macroscopica dimenticanza che ha lasciato a stecchetto la Fondazione Sciascia di Racalmuto.
La replica alla mia nota critica nei suoi confronti e nei confronti dell’Amministrazione Comunale di Racalmuto, da parte del blasonato giornalista de Il Corriere della Sera, Felice Cavallaro, da febbraio 2015, consigliere di amministrazione della Fondazione ‘Leonardo Sciascia’ , è semplicemente la conferma della sua inadeguatezza a gestire attività ed eventi culturali, oltre che amministrativi, visti i risultati fin qui raggiunti. E dire che il Cavallaro ha condotto per mano a Racalmuto, per favorire il suo o, se preferite, il nostro progetto culturale, non meno di una quaterna di ministri ed una decina di assessori regionali.
Se questi sono i risultati di almeno tre anni di suo indefesso impegno per Racalmuto, quello di far perdere l’unico finanziamento di cui storicamente ha sempre goduto la Fondazione Sciascia, campa cavallo!
Per sua stessa ammissione, infatti la mancata presentazione dell’istanza di finanziamento a favore della Fondazione ‘Leonardo Sciascia’ , è colpa sua.
Proprio lui, che assieme ad altri avrebbe dovuto rilanciare, la Fondazione Sciascia, votato all’unanimità da tutto il Consiglio Comunale di Racalmuto, è riuscito finora soltanto ad affossare, per ora la Fondazione Sciascia. Per il resto non gli mancherà tempo per affossare tutto il resto.
Non possiamo non ricordare che, sino al 2007, sempre il Cavallaro era consigliere di amministrazione del Teatro Regina Margherita sempre di Racalmuto ed il sottoscritto ha trovato anche quella struttura ridotta ad un ritrovo, una sorta di bivacco riservato a lui ed all’attuale assessore ai Beni Culturali. Anche in quel caso, il Cavallaro, da consigliere di amministrazione del teatro, fu solo capace di farne chiudere i battenti, malgrado le ingenti risorse economiche , allora malamente utilizzate.
Quindi il Cavallaro o con i soldi, o senza soldi, sa solo contribuire a far cessare ogni virtuosa attività culturale, a favore di chi, non si sa….
E poi, l’atteggiamento schifiltoso tenuto dal Cavallaro nella lettera di risposta alla mia semplice ed inconfutabile ramanzina sulla Fondazione Scaiscia e su tutta quanta la pressoché fallimentare attività amministrativa del comune di Racalmuto, attraverso il suo solito modo di porgersi, tutto ciò non mi meraviglia. Del resto ci stiamo riferendo ad una sorta di signorotto, figlio di una feudalità d’altri tempi che della supponenza e della tipica arroganza propria di chi per secoli ha vessato la Sicilia, ne ha fatto una professione, anzi un mestiere ben remunerato.
Salvatore Petrotto
Ex sindaco di Racalmuto
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Salvatore Petrotto TANTO TUONO’ CHE PIOVVE !!!
Il giornalista de Il Corriere della Sera, Felice Cavallaro, mi ha degnato di una sua nobile risposta riguardo alle sue 'infelici' attività sul versante, si fa per dire. culturale a favore di chi, non si sa...
Quella che segue è la mia replica.
Come solevano uscirsene, in questi casi i Latini, excusatio non petita, accusatio manifesta.
Ci riferiamo alla lettera di risposta relativa alla defaillance amministrativa del giornalista Felice Cavallaro, ed alla sua macroscopica dimenticanza che ha lasciato a stecchetto la Fondazione Sciascia di Racalmuto.
La replica alla mia nota critica nei suoi confronti e nei confronti dell’Amministrazione Comunale di Racalmuto, da parte del blasonato giornalista de Il Corriere della Sera, Felice Cavallaro, da febbraio 2015, consigliere di amministrazione della Fondazione ‘Leonardo Sciascia’ , è semplicemente la conferma della sua inadeguatezza a gestire attività ed eventi culturali, oltre che amministrativi, visti i risultati fin qui raggiunti. E dire che il Cavallaro ha condotto per mano a Racalmuto, per favorire il suo o, se preferite, il nostro progetto culturale, non meno di una quaterna di ministri ed una decina di assessori regionali.
Se questi sono i risultati di almeno tre anni di suo indefesso impegno per Racalmuto, quello di far perdere l’unico finanziamento di cui storicamente ha sempre goduto la Fondazione Sciascia, campa cavallo!
Per sua stessa ammissione, infatti la mancata presentazione dell’istanza di finanziamento a favore della Fondazione ‘Leonardo Sciascia’ , è colpa sua.
Proprio lui, che assieme ad altri avrebbe dovuto rilanciare, la Fondazione Sciascia, votato all’unanimità da tutto il Consiglio Comunale di Racalmuto, è riuscito finora soltanto ad affossare, per ora la Fondazione Sciascia. Per il resto non gli mancherà tempo per affossare tutto il resto.
Non possiamo non ricordare che, sino al 2007, sempre il Cavallaro era consigliere di amministrazione del Teatro Regina Margherita sempre di Racalmuto ed il sottoscritto ha trovato anche quella struttura ridotta ad un ritrovo, una sorta di bivacco riservato a lui ed all’attuale assessore ai Beni Culturali. Anche in quel caso, il Cavallaro, da consigliere di amministrazione del teatro, fu solo capace di farne chiudere i battenti, malgrado le ingenti risorse economiche , allora malamente utilizzate.
Quindi il Cavallaro o con i soldi, o senza soldi, sa solo contribuire a far cessare ogni virtuosa attività culturale, a favore di chi, non si sa….
E poi, l’atteggiamento schifiltoso tenuto dal Cavallaro nella lettera di risposta alla mia semplice ed inconfutabile ramanzina sulla Fondazione Scaiscia e su tutta quanta la pressoché fallimentare attività amministrativa del comune di Racalmuto, attraverso il suo solito modo di porgersi, tutto ciò non mi meraviglia. Del resto ci stiamo riferendo ad una sorta di signorotto, figlio di una feudalità d’altri tempi che della supponenza e della tipica arroganza propria di chi per secoli ha vessato la Sicilia, ne ha fatto una professione, anzi un mestiere ben remunerato.
Salvatore Petrotto
Ex sindaco di Racalmuto
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