infastidito non poco ma data la fonte gli ho dato il giusto
peso
Sì, ma finiva con l'avallare quello che stava scritto sopra,
ammesso che l'abbia letto. Il meno che io possa dire è che se l'ha letto non ci
ha capito un tubo. Quelle di sopra - mi consenta il mio linguaggio scurrile - è
tutta una accolta di stronzate. Sono "superfetazioni" disinformate,
malevoli, imbecilli. Che ci mettiamo a dar corda e spago alle veemenze di un
certo TITO dell'epoca?. Questa è faccenda che trascende il giusto ritegno della
famiglia, anche l'imbarazzo del Min. Interni di Alfano per certe cattiverie di
poliziotti invidiosi e meschini. Questa è una faccenda che dovrebbe impegnare le
autorità massime nella difesa del buon nome dell'Italia. Certe cose non
offendono, senza fondamento, il Messana ma l'ITALIA. Noi noin siamo stati mai
crudeli colonialisti. Forse solo Graziani. Ma si difese bene con il celebre
libro: HO DIFESO LA PATRIA. Messana doveva scrivere un libro: ho servito e
onorato l'Italia. Io non sono patriota, sa! Ma la verità soprattutto!. Le
chiassate del 2012 a Riesi sanno di putridume propagandistico, di cerca di
contributi per manifestazioni pseudo culturali. La Repubblica, non so che le ha
preso. Di solito è giornale serio. Ma se nessuno contesta!
6 marzo 22.20.28
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7 marzo 9.36.19
Veramente molto brava, le sue mani accarezzano le note con
una dolcezza coinvolgente...grazie e un caro saluto
21 marzo 2.32.08
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26 marzo 11.08.39
Nella mia improvvida e allucinata galleria "Quando la
pittura è pittura", si infilano di prepotenza pennelli e scalpelli fioriti
in questa divina terra di Racalmuto. Quanto è superba questa Racalmuto! Come sa
generare anche geni di universale respiro come il nostro Leonardo! Come odio i
detrattori, le prefiche, i calunniatori, le cassandre autoctone, gli urologi
che vengono a sporcarci con la pipì della loro calunniatrice insolenza, le
visionarie del male, gli uccellacci della carta stampata. Contra Omnia
Racalmuto non si cura di nulla di codesti idioti vocianti e araba fenice sorge
risorge prospera e con una maliarda gioventù si accinge, bruciato il rancido
vecchiume, a volare nei cieli del già incipiente felice avvenire, opulento
ricco gioioso ironico e sardonico poetico e cromatico scultoreo colto e
sapiente.
1 aprile 15.40.29
Egregio signor Sindaco Zambuto L'ho molta apprezzata nelle
settimane scorso per avere voluto la Festa del Mandorlo in Fiore sia pure in
differita al 50%. Anche se Lei mi pare clericale ha comunque voluto - sia pure
in vesti dimesse - una festa che sprizza da tutti i suoi pori la grecità che
sta in tutti noi nati in questo angelico e demoniaco lembo di terra che
qualificherei dei Sicani. Le è giovane e quindi ardimentoso. Io son vecchio, ho
fatto già le mie guerre, direbbe l'Omero dell'Iliade, e alle porte Scee mi
porto per un parlare fiorito come cicale sul frondoso albero estivo. Mi
permetta quindi di invitarla a esperimenti nuovi, arditi appunto. Forse
l'attuale arcivescovo così frenetico nell'amdare in bici non se ne curerà.
Vorrei che Lei facessere rivere i miti le orgie i simbol i il vero senso di
quei magnifici templi che fanno di Agrigento se non la più bella città dei
mortali (ora non più, di sicuro) almeno la più ambigua e pagana città del
mondo. Impreziosire ad esempio il temio di Giunone; come?. Bello sarebbe fare
recitare alle giovani ma appassite mogli le lamentele alla comprensiva e
tradita moglie di Giove, la pingue Hera, le loro coniugali e anali doglianze.
Ma non si può. Eppure dei balletti e delle rievocazioni da parte di corpi di
ballo e di attorri che sappiano dare il senso del classico, si potrebbe. Le
sottopondo così un canovaccio che mi pare intrigante assai. Questa pagina di
Roberto Calasso (Le nozze di Cadmo e Armonia) sarebbe molta acconcia ad
ispirare sceneggiature e intermezzi recitati magari con il sottofondo di
musiche del maestro Michele Lizzi. Cosa Le chiedo per me? Nulla signor sindaco;
per faccende anagrafiche e per pensioni baby nulla mi serve. Allora? Mi
basterbbe dare qualche idea per il lancio del turismo colto ad Agrigento e ovvio
esteso ai paesi sicani propinqui.
5 aprile 15.13.58
"contraddisse e si contraddisse", lo disse
Sciascia? Forse che sì forse che no? Io non solo lo dico ma lo professo. Mi ha
molto impressionato il fatto che Tano Savatteri improbabile sindaco finché era evidente
che fosse una frottola del sornione Egidio il Grottese, appena sembrò che
avesse l'avallo del Circolo Unione divenne all'improvviso dignitoso ed
apprezzato candidato. Bastò che il Circolo Unione prestasse la sua firma a quel
raduno post fascista alla Fondazione che l'incontro politico fra tutti gli
aspiranti al seggio di Matrona divenisse cosa seria. Mi dico ora: MA PERCHE' IL
CIRCOLO COL SUO MASSONICO SIMBOLO e con il suo pio presidente non presenta esso
stesso una bella lista elettorale non inciuciata, calibrata, competente
elitaria, ammodo? Sindaco, lo stesso già politico di lungo corso, il presidente
Francesco Marchese; assessori, CALOGERO TAVERNA economia e finanza, Gaetano
Savatteri, Cultura e turismo, Carmelo Borsellino, attività economiche e
bilancio; Sergio Scimé, pubbliche relazioni e assistenza. Lista: sei delle
donne socie, e dieci tra i soci non coinvolti in beghe politiche e in
dissennatezze amministrative precorse. PROGRAMMA, quello che Calogero Taverna
va contrabbandando. arricchito e corretto. Non si riescono a raccoglie le 250
firme di presentazione? Non credo che sia una cosa molto difficoltosa. https://www.youtube.com/watch?v=uCKS3a_oVjE
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