Antonio Di Grado
Mentre papa Francesco ricorda l'orrore del genocidio armeno
perpetrato (e ancora negato!) dai Turchi, converrà rileggere uno dei capolavori
del Novecento, uno straordinario romanzo che Werfel dedicò a quello sterminio.
E chi non l'ha letto, lo faccia: è un libro "necessario", che resta e
sedimenta nella mente e nell'anima.
Piace a te e Maria Strano.
Lillo Taverna lessi questo libro, unico, magistrale, 55 anni
fa. Oh, Dio, quanto sono vecchio!
Maria Strano Lei non è vecchio! La cultura ti mantiene
giovane!
Lillo Taverna In parte è vero. Grazie!
Lillo Taverna Racalmuto, fine degli anni '50. Sciascia si
affermava ma in paese era considerato un estraneo. Al Circolo Unione si era
ancora molto sofisticati. I vecchi borbonici dominavano ancora. Venivano, si sedevano
in quelle ampie poltrone di pelle scura. Prendevano il giornale di Sicilia. Iniziavano
a sbirciarlo. Subito addormentati. Russavano pure, gli occhiali sul giornale
caduto sulle loro ginocchia. Farmacisti, medici, avvocati, stavano benino. I
tanti galantuomini soltanto proprietari terrieri, in miseria. Eppure arroganti,
intolleranti, incolti. I loro figli ancora eterni universitari, fuori corso,
avevano identiche albagie. Schizzinosi e supponenti. Alle votazioni per ammettere
i nuovi soci, più razzisti dei loro padri. Un professore impallinato perché
sospetto di essere dell'altra sponda. Il suo amico pur esso impallinato.
Indignazione in tutta quella schiera di giovani e valenti studenti del
"popolino". Si costituisce il contro circolo: il CIRCOLO DI CULTURA.
Una Biblioteca: Vallecchi dominava con tutta quella schiera di scrittori toscani:
da Papini alle Ragazze di San Frediano etc. Ma anche questa collana della
Mondadori, che mi ha dato un tuffo al cuore a rivederla qui, ospitata con tutti
gli onori. Gestiva la cultura Jachinu Farrauto che cugino di Nanà Sciascia era
esperto, competente. Il cugino lo addestrava ben bene. E tutti noi figli del
popolo senza parentela colta venimmo addestrati. Jachino è ancora vivo e
intellettualmente sveglio. molto sveglio, pur solcato da una angosciante
tragedia familiare. ma non sta più al circolo di Cultura dove in una soffitta
del centro si gioca e non credo che si legga. Ora Jachino sale al Circolo
Unione quando viene in paese da Naro. Anch’io sto solo al Circolo Unione, ma
non so quanto duro . Poetesse in erba figlie di ex soci e matusa dalla svagata
cervice figli di ex soci, che pur framassoni mandavano ad educarsi i figli dai
Gesuiti di Messina ora vengono ospitati al Circolo per serate di bassa cultura
paesana.
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