Leggo e sobbalzo. Stento a credere: un linguaggio così ricolmo della solita usuale scrittura burocratese mi fa pensare ad un dire non sincero, plagiato, trascritto, alieno. E rammentando e coniugando cognomi ed attese mi dico, cui prodest. Ma si sa, se tu non dai niente a me io nego la fiducia a te. Se il PD è divenuto questo misero retrobottega da strapaese non va lontano. Ne prenda atto Emilio, assuma arrogante posizione e non ceda al ricatto. Ha pronta una minoranza che anela a divenire maggioranza. La accolga e mandi a quel paese questi accattoni di posti e prebende che vogliono farci credere che lo fanno per la loro amata collettività.
Calogero Taverna
venerdì 30 settembre 2016
Racalmuto, il consigliere Salvatore Maniglia lascia il PD. Costituirà un nuovo gruppo con la consigliera Maria Morgante
Il consigliere Salvatore Maniglia lascia il Partito Democratico e annuncia la volontà di costituire un nuovo gruppo di maggioranza con la consigliera Maria Morgante.
Pubblichiamo integralmente la lettera inviata da Maniglia al Presidente del consiglio, al segretario comunale e al sindaco di Racalmuto: "Quale consigliere comunale ho sempre posto in primo piano l’interesse generale dei cittadini concentrando l’attenzione sulle mancate risposte ai problemi della collettività che hanno animato i dibattiti ed i contrasti con alcuni Dirigenti del mio Partito; infatti più volte ho criticato l’operato della Giunta e sollecitato un’azione di rilancio condiviso dai consiglieri della coalizione.
Purtroppo ho registrato il continuo e persistente isolamento cui i consiglieri comunali di maggioranza sono stati sottoposti dall’Amministrazione; infatti i continui atti d’indirizzo, posti all’attenzione di Sindaco e Giunta, altro non sono stati che il segnale di un disagio che, con il passare del tempo, si è sempre più acutizzato diventando oramai cronico.
È mia convinzione che le diverse anime che rappresentano il PD racalmutese non sono state prontamente sensibili a cogliere ed a risolvere quanto manifestato dai consiglieri comunali del partito, in primis, e, in ultimo, dalla maggioranza tutta.
Le continue difficoltà nella gestione delle problematiche lamentate dai cittadini aggravate da una estenuante discussione, lenta e tardiva nelle decisioni importanti, non ha fatto altro che creare in me la consapevolezza che le contrapposizioni interne al PD non possono certo agevolare la risoluzione della crisi di governo soprattutto per la volontà di alcuni di rinviare ad un tempo non meglio precisato la soluzione degli stessi.
E’ pur vero che le forze politiche di maggioranza, paralizzate da decisioni che ritardano a concretizzarsi, hanno tentato in questi mesi di trovare elementi necessari al rilancio dell’Amministrazione e dell’azione di governo ma di contro hanno sottovalutato, purtroppo, gli effetti che la mancata e sollecitata soluzione del Sindaco alla latente crisi, ha prodotto sui consiglieri giudizi negativi da parte dei cittadini e critiche dall’opposizione che accusa la maggioranza di essere complice del blocco dell’attività consiliare.
Ho manifestato questo mio sentimento anche nell’ultima riunione con i Dirigenti del mio partito ma ancora oggi non ho avuto risposte concrete.
Per le considerazioni sopra esplicitate comunico, non senza imbarazzo ed amarezza, di abbandonare il Partito Democratico e la volontà di costituire un gruppo autonomo di maggioranza con la Consigliera Maria Morgante.
La nascita del nuovo gruppo sarà pertanto resa pubblica nel primo Consiglio Comunale utile."
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