In Modigliani c'è sensualità, tanta e tanto eros, c'è alcol,
c'è etilismo della mente, c'è tanto irreale nel rifiuto dl reale, la vita che
prepotentemente si contrappone alla morte. Il rifiuto della morte. E il canto
ebraico alla fine dei suoi giorni facendosi mettere le mani sulla spalla da
quella celebre Maria intrigante donna ma artista somma (SUZANE VALADON) è il solo
il piegarsi alla ineluttabile prossima
Parca . Ma in questi occhi cerulei di bambina, cosa coglie MODIGLIANI?
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