giovedì 3 aprile 2014

Lettera aperta al caro amico Calogero Giglia

Simpatiche queste schermglie. L'amico Calogero si reputa dunque un renziano di ferro e più che parlare come voce del padrone, mi pare che parli da padrone di un partito in cui per esperienza semisecolare non mi risulta vi siano mai stati "padroni". Forse ora come partito democristianizzato la musica è radicalmente cambiata. Ho avanzato domanda scritta per concorrere alla sindacatutura di questo Comune sotto la veste del PD. HO annesso un programma molto impegnativo e rivoluzionario. Il padrone renziano ne sa nulla? Ha nulla da comunicarmi? Visto che Emilio ormai avrebbe vinto (salvo sgambetto all'ultimo momento) la corsa alla sindacatura può tenere conto magari in subordine delle mie umiliate richieste?

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