Perché dico: momento topico della democrazia a Racalmuto? Il 25 maggio si sceglie: o si chiude una parentesi forsennata protrattasi per tre anni e si ritorna all'antico: una amministrazione a conduzione familiare. Lo zio sindaco, la nonna in quota rosa, l'avvocato di famiglia, assessore per mettere le mani sulla fondazione e sul teatro, la figlia al posto del padre impresentabile e così la cognata nella speranza di un altro posticino tra gli LSU o un incarichetto come improbabile difensore civico. OPPURE una svolta epocale, un management sotto un valido ma non dittatoriale AD per seppellire il passato ai sensi di legge, giudicare il presente reo di disastri persino contabili; per costruire il futuro con astute municipalizzate per il rilancio economico, per l'occupazione giovanile, per la svolta verso l'equità tributaria, per il turismo colto, per la cultura, per la salvaguardia, del patrimonio archeologico e di quello dei mirabili archivi di chiesa, per autoctoni servizi calmierati, per l'accorta politica propiziatrice di investimenti e rimesse finanziarie dei 50 mila racalmutesi sparsi per il modo.
Nessun commento:
Posta un commento