Non riporto l'ultima pagine di questa gita della melensa, sognatrice, giovin inglesina (o quasi) Hamilton Caico per non rivangare polemiche vecchie sul suo spettegolare sulla tetragona Racalmuto e su i suoi intelligentissimi figlioli.
Mi interessano solo le prime due righe del penultimo capoverso di pag, 111. La Hamilton parla di un CUSTODE del Castelluccio. Se vi era un custode non era res derelicta da consentire dopo arcani usucapioni. Un custode non vi sta gratis. Chi gli corrispondeva un qualche emolumento? Non è questa una chiave che ci può permettere indagini retrospettive molto
intriganti?
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