ACQUERELLI DI EDOARDO ROMANO
L’autore
Calogero
Taverna,
racalmutese da dieci
generazioni, nutre per la sua terra attaccamento profondo, tattile, senza
suggestioni borgesiane, schivo di metafisiche devianze.
Nato a Racalmuto il 10 maggio
1934, da genitori anche loro del luogo, ha fatto gli studi ginnasiali nel
seminario di Agrigento: vi ha appreso latino e greco, religione e nozioni
umanistiche; vi subì le malie liturgiche ed ebbe orecchio per le monodie
gregoriane.
Il liceo ad Agrigento,
l’università a Palermo ma il primo lavoro a Modena quale funzionario della
Banca d’Italia. Carriera fulminea in esordio; incarichi ispettivi scottanti
contro Sindona, Fabbrocini, gli uomini della P2 di Livorno etc. Finì in rotta
di collisione con lo stato maggiore dell’Istituto di via Nazionale.
Messosi in pensione anzitempo,
si dedica alle ricerche storiche focalizzandole sulla minuscola vicenda di
Racalmuto. Gli vengono in soccorso gli archivi della matrice, della curia
vescovile di Agrigento, dell’archivio segreto vaticano, quelli statali di Roma, Palermo ed Agrigento. Le
carte locali – pure esistenti - sono tuttora trafugate in sotto-terrazze inaccessibili.
Pubblicazioni a proprie spese scandagliano
i vari momenti del vivere racalmutese, dai tempi più antichi - dieci mila anni
fa dicono certe ceramiche – a quelli del passato prossimo; dai parossismi
geologici alle devastazioni recenti, proprio quelle in cerca del sale, dello
zolfo ed anche del potassio.
Una linea, un
filo, un defluire che dura da oltre cento secoli, ora tenue ora in tumulto,
senza gloria ma pur sempre umano, sofferto, scandito in una sorta di memoria
demente, comunque un vivere tenace «come erba abbarbicata alla roccia».
II libro è disponibile presso INFOTAR – racalmuto@libero.it
Nessun commento:
Posta un commento