mercoledì 9 marzo 2016

Quando d'improvviso Malgrado Tutto scopre il caso Ettore Messana che Giuseppe Casarrubea dà sì racalmutese facendolo però nascere nel 1888 (mentre nacque a Racalmuto ma nel 1884, il che ha determinato miei inziali sbandamenti nelle ricerche genealogiche) scatta una mistica antimessaniana a Racalmuto che oggi mi è molto arduo contestare.

In un primo momento Malgrado Tutto si limita a riecheggiare il Casarrubea  che nel suo  sito aveva scritto "nel 1919 lo troviamo [il Messana] impelagato nella strage di Riesi. Tiene a "battesimo" a modo suo, le lotte contadine."

Parole ambigue reticenti sfuggenti allusive ma certamente non tali da suffragare quello che l'ANPI di Palermo poi ebbe a scrivere per giustificare la stele a Riesi e i finanziamenti ad un filmato che di storico ha solo il titolo.

In ogni modo, dopo quarant'anni di ricerche ostili, il Casarrubea finisce suo malgrado con l'attenuare l'impeto accusatorio e in fondo calunniatore del Li Causi che tribuniziamente aveva gridato sfoggiatto on piena Costiruente:


"ma Scelba come può ignorare che Messana ha iniziato la sua carriera facendo massacrare dei contadini siciliani? Il 9 ottobre del 1919, infatti, cadevano a Riesi più di sessanta contadini, di cui tredici morti: trucidati a freddo, sulla piazza, dove si svolgeva un comizio. I vecchi di quest'Aula ricorderanno come in quell'occasione il Ministero Nitti ordinò un'inchiesta mandando sul posto il generale dei carabinieri Densa, mentre la Magistratura iniziò un'inchiesta giudiziaria soprattutto per accertare le cause della morte misteriosa di un tenente di fanteria, che si rifiutò di eseguire l'ordine di far fuoco del Messana, che ne disapprovò apertamente la condotta, e che il giorno dopo fu assassinato.

Questi i precedenti del commendator Messana, noti al ministro dell'Interno. Ci troviamo, come vedete, di fronte ad un uomo che per istinto è contro il popolo, e trova, nei legami con i nemici del popolo, il modo di esercitare la professione di massacratore di contadini. Oggi, sfacciatamente, questo non può farlo, per quanto nel clima creatosi in Sicilia è possibile -- in Sicilia, terra dei "Vespri" -- che i poliziotti di Scelba, ministro siciliano, aggrediscano un pacifico corteo di donne che dimostrano contro il carovita. "

Malgrado Tutto si trova tra i piedi il sottoscritto e credendo di fagocitarlo in un solo boccone, finisce col convincersi che l'incerto studio del prof. Coco possa tagliare la testa al toro che in questo caso sarebbe la mia.
Prende un abbaglio colossale, reputa prelevato dal fascicolo personale del Messana  uno stralcio ministeriale da una relazione di un ispettore mandato a Riesi da Nitti.

Ed arranca. Non afferra neppure il senso del  testo e senza volerlo assolve pienamente Messana dall'accusa di essere l'artefice della strage di  Riesi. Io - ovvio - ne gongolo. Proprio Malgrado Tutto mi consente di affermare senza tema di smentita che il Messana. vice commissario di stanza a Mussomeli, si stava adoperando per sciogliere l'assembramento rivoltoso (ove di contadini pare non  ce ne fossero essendo più un raduno di ex combattenti che si sa bene cosa fossero in quel tempo) "che diversamente avrebbe dato luogo all'ecidio. [Ma] Vice Commissario (id est Messana] visto che la forza stava per essere accerchiata dispose venisse ritirata ma intanto dalla folla partivano  colpi sassi che contusero due soldati e quattro colpi rivoltella uno dei quali ferì soldato Janannone che a sua volta cominciò a sparare contro gli assembrati seguito in ciò dagli altri soldati. Intanto soldati cominciarono a sbandarsi per una via che dava alla campagna abbandonando due mitragliatrici alcuni fucili dandosi  tutta fuga, affidandosi ognuno iniziativa individuale. Azione ufficiali funzionario rivelatasi nulla appena iniziossi sbandamento truppa agenti forza  pubblica.  ................
"Questa notte per misure prudenza saranno allontanati Vice Commissario P. S. e agenti e soldati che presero parte conflitto .....................................................

"Da risultato indagini risulta agitazione contadini causa propaganda  avvelenatrice ha assunto carattere di inconciliabilità."

Dite quel che volete ma qui appare chiarissimo che Messana non è colpevole di alcuna "strage di stato". Smentito Li Causi. Smentito Casarrubea e soprattutto Smentito lo stesso Malgrado Tutto cui  non sarebbe costato nulla fare atto di resipiscenza  operosa. Invece ha ancora pervicacemente insistito nella sua campagna denigratrice del Messana sino a cercare di sovvertirmi, tramite Humus, il senso del mio divisato convegno STORICO, forse illuso dal prof: Difrancesco che penava di vincere la causa denigratrice esibendo una interpolazione di dubbia provenienza in una corrispondenza del Giornale di Sicilia dell'epoca.


 

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