Integrati, AMABILI, DOLCI, SOGNANTI. grande AMERICA. RAMMENTO QUEL CHE UN MIO ZIO IMMIGRATO CLANDESTINO A BUFFALO MI CONFIDAVA ORA IN UNA SUA BELLA CASA LA' DOVE FORSE GIUNGEVA LA DOLCE FRESCURA DELLE TURBOLENTI ACQUE DEL Niagara.
Quanto SOFFRI', COME LOTTO'!
DURA E PRIGLIOSA ERA ALLORA LA EMIGRAZIONE CLANDESTINA NELLE SCONFINATE lande del nuovo mondo.
Qui adesso questo pacifico ispirato canto: tutto dimenticato; ora si vive si prospera ed anche si soffre insieme.
Qui in Italia invece ancora nubi corrusche, onde limacciose. Grazie a Dio periferiche che transitano veloci.
Ma proprio ieri leggevo dal bus a Roma manifesti di rigurgiti facisti ove si proclamava "per noi l'emigrazione clandestina è REATO".
Per loro l'emigrazione clandestina in America di tre fratelli di mia madre è reato. Imbecillità nera!
Alle volte qualche voce, a dire il vero lieve, a loro dire nostalgica, si eleva pregna di discriminante razzismo persino a Regalpetra.
Ma viva Dio! vi sono le controvoci assordanti che s'inchinano dinanzi a questo sogno di libertà di pace di benessere del nostro PROSSIMO negro, arabo, africano "terzomondista".
Plaudo a queste voci, plaudo a Regalpetra Libera che manda nel mondo foto come quelle ieri ove s segnala che a Racalmuto la pace tra i popoli regna. In controcantao di chi ha voglia di protestare come a Favara che la nuova piaga biblica sono questi alti e aitanti negri dallo sguardo smarrito e si inventano scabbie sui loro copri per dannarli al ripudio alla loro cacciata da questa nostra mirabile terra sempre aperta all'ospitalità, tradizione con cui il nostro DNA si è forgiato per l'avvento di quella grande civiltà antica che ci portarono i Greci del girovago Ulisse.
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