Nelle normali vicende societarie cose come quelle di sopra si chiamano concorrenza sleale e vanno punite anche penalmente. Va da sé che emerge per tabulas che tutto quanto sopra è solo ciarla. Non un parola che porti alla concretezza senza la quale vi sarà poetica morale, fatiscente teologia della praxis, ma non c'è lu maccarruni, meglio: traspaiono notorie antiche voglie di tornare a lu callaruni. Una prima infelice sortita può pur capirsi; nasce dalle viscere della intima "bruttezza". Siccome l'inciucio tra SEL eretico e ex aclisti transfughi a destra, tra sindacalisti cigiellini forse persi per strada e qualche tscu tuortu ancora non dichiarato mi pare che finirà in soffitta e i nostri rapporti umani sono buoni con tutti quanti, aspettiamo gli eventi. Certo che se dovessi salire sul barcone della campagna elettorale, i dardi per conflitti d'interesse partirebbero e come. La richiesta di trasferimento all'altra parte delle Alpi per incompatibilità ambientale sarebbe feroce. Un cosiffatto pasticcio politico - lasciamo stare i giudizi estetici, persino quelli etici - suvvia! è stomachevole. Facciamo allora politica. Se si accoglie il mio programma costoro cosa hanno da eccepire? Quando presentaranno non rosari di belle parole ma diranno cose concrete, prospetteranno soluzioni assennate dei gravi problemi ch partono da lontano, da loro stesse gestioni cittadine, da inghippi persino tributari, allora litigheremo. Per ora godiamoci questi ultimi sgoccioli di domenicale agape racalmutese. Domani e l'altro lunedì lasciamoli passare in santa pace. Poi spareremo ognuno le nostre cartucce polemiche.
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