ORATIUS - Qui fit, Maecenas, ut nemo, quam sibi sortem
Com'è, o Mecenate, che nessuno vive contento della sorte che la ragione gli ha dato o il caso gli ha gettato davanti, e tutti invece non fanno che esaltare chi persegue una vita diversa? "Fortunati i mercanti!" dice il soldato appesantito dagli anni, le membra ormai rotte dalla lunga fatica. E il mercante, da parte sua, mentre gli Austri sballottano la nave: "Meglio soldato, Che cos'è in fin dei conti? Ci si scontra: nel volger di un'ora viene rapida la morte o la vittoria gioiosa". Fa l'elogio del contadino l'esperto di diritto e di leggi, quando , sul cantar del gallo, il cliente gli batte alla porta. L'altro invece, che, per aver presentato malleverie, viene tratto a forza dalla campagna in città, va proclamando felice soltanto chi vive in città. Gli altri casi di questo genere varrebbero - tanto son numerosi. a sfinire una lingua come quella di Fabio.....
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