·
Calogero Taverna
Toto
corde plaudo al ritorno sulle mura della chiesa di Sant'Elpidio della epigrafe
lapidea risalente ad un arco di un paio di secoli dal I a.C al I d. C. a dire
dei tecnici. Certo mi sarebbe piaciuto che con gli strumenti scientifici
d'oggidì e con le cognizioni altamente sofisticate dei nostri migliori
archeologi, quell'arco si restringesse di molto, anche per meglio precisare i
dati storici del Cicolano. A questo riguardo non so proprio se affiggere una
lastra con incisi caratteri latini in alto su una parete esterna di una chiesa
sia stata scelta oculata. Iniziare a conservare e ad esporre acconciamente in
un antiquarium i tanti preziosissimi reperti archeologici del Cicolano molto
gioverebbe alla ricerca storica.
Già
quel L. CARCURIN[us?] molto probabilmente edile, per gli specialisti
propografici potrebbe dir molto specie ai fini della datazione. Noi non
sappiamo quel Q e quel TARONIA cui segue TERT ...se siano suscettibili di
corrette e illuminanti letture archeologiche. In alto poi non so come si
possano misurare le lettere incise (ammesso che non sia stato fatto) che
consentono agli specialisti specifiche di importanza non trascurabile.
Il Lugini - una volta tanto recuperato - ci avverte che quell lapide, già allora monca, non stava sui meri della chiesa, sibbene "in quel tempietto che sottostà alla stessa dove serve di capitello ad una delle colonne che ne sostengono la volta". Credo che il terremoto abbia fatto tabula rasa ed oggi nulla abbiamo. Magari per un eccesso di pignoleria, segnalo che la epigrafe pubblicata dal Lugini sta a pag. 91 della recente edizione e non a pag. 93 come scrive Mario Buonocore (a meno che non si riferisca ad altra edizione) nella pregevole rivista QUADERNO VALLE DEL SALTO del 1° dicembre 2007; rivista che va propagandata e adeguatamente supportata per il turismo dell’intero Cicolano.
Il Lugini - una volta tanto recuperato - ci avverte che quell lapide, già allora monca, non stava sui meri della chiesa, sibbene "in quel tempietto che sottostà alla stessa dove serve di capitello ad una delle colonne che ne sostengono la volta". Credo che il terremoto abbia fatto tabula rasa ed oggi nulla abbiamo. Magari per un eccesso di pignoleria, segnalo che la epigrafe pubblicata dal Lugini sta a pag. 91 della recente edizione e non a pag. 93 come scrive Mario Buonocore (a meno che non si riferisca ad altra edizione) nella pregevole rivista QUADERNO VALLE DEL SALTO del 1° dicembre 2007; rivista che va propagandata e adeguatamente supportata per il turismo dell’intero Cicolano.
o
Carola Salvini solo una piccola
precisazione: la lapide è stata messa sì, su di una parete, ma interna alla
chiesa!
Calogero Taverna Grazie per la
precisazione; del resto (com metto troppo tra parentesi: orribili zeppe; ma
spiego in CONTRA OMNIA RACALMUTO perché scrivo così) cerco di pararmi i colpi
non essendo sul luogo né del luogo.
Calogero Taverna Non per polemica,
solo per una discussione che possa dare qualche frutto. La lapide messa in
chiesa a S. Elpidio non so cosa possa avere di sacro, almeno per la religione
cattolica. Suppongo ce il tempietto di cui parla il Lugini possa essere stato
un residuo di un tempio romano esistente tra il primo secolo a.C. e i
primissimi secoli d. C. Un alto funzionario dell'impero romano poteva benissimo
mettervi una epigrafe lapidea a futura memoria. Dobbiamo al Buonocore se
sappiamo che ne parla nei CIL il Mommsen al n. 4126. Dovrei andare in
biblioteca a consultare tale pagina d l CIL, non credo che ne avrò tempo.
Dovrei anche consultare grossissimi volumi prosopografici per vedere se trovo
qualcosa su un Carcurinus edile. I testi di Mommsen sulla storia romana dovrebbero
contenere qualcosa. Mi domando: cosa ci sta a fare materiale simile dentro una
chiesa cattolica sia pure di un paesino con nome greco, alla stregua di
Sant'Analolia, Sant'Agapito, S. Ippolito ... Che ci stanno a fare tanti
toponomastici greci in una limitata enclave? Non pensa che questi ed altri
quesiti potrebbero avere allettante risposta in cartigli attorno a tanti bei
reperti archeologici. Avete tanti immobili pubblici ormai in disuso e quanta
attrattiva per turismo colto avrebbero antiquarii del genere? Ricordo che tempo
fa al Museo Pigorini di Roma attraeva molto la tomba ricostruita di un
guerriero longobardo che era stata ritrovata in Val di Varri. Ora non c'è pù
nulla nelle sale d'esposizione. el Cicolano quella tomba non sarebbe più confacene?
Avete tanta ricchezza archeologica, storica, culturale: valorizzatela. So bene
che siete ora in pochi ed è già molto che taluni bei paesini resistono ancora.
Ma io per imposizione politica ebbo essere ottimista.
Calogero Taverna Non per polemica,
solo per una discussione che possa dare qualche frutto. La lapide messa in
chiesa a S. Elpdio non so cosa possa avere di sacro, almeno per la religione
cattolica. Suppongo ce il tempietto di cui parla il Lugini possa essere stato
un r...Altro
Carola Salvini posso dire che molto
probab ilmente la lapide, con nessuna rilevanza dal punto di vista cattolico è
stata "rimessa" in chiesa per due motivi: 1) è stata da lì prelevata
in seguito al terremoto del 1915 che ha devastato la Marsica ed anche la quasi
totalità del nostro paese, ivi compresa la chiesa (poi perchè fino al 1915
fosse lì io non lo so)
Carola Salvini 2) la chiesa credo
che sia l'unico luogo che permette di poterla visionare a TUTTI i cittadini di
S.Elpidio senza andare a ricercarla nei varii musei (ad esempio molti dei
resti, oggetti reperti del nostro paese sono nel museo di Borgo S.Pietro o a
Rieti, ed io che ho 32 anni, non sono mai andata a cederli, figuriamoci i
nostri bei vecchietti).
Carola Salvini per quel che riguarda
la toponomastica posso dire che il nostro paese porta il nome del Vescovo
S.Elpidio poichè leggenda dice che tale Vescovo si era recato a Roma dalla
Francia, paese dove attuava il suo operato, e sulla strada del ritorno morì
propr...Altro
Calogero Taverna Ho molto apprezzato
le sue cognizioni e soprttutto il suo interesse alle cose della storia locale.
La mircostoria - che peraltro non dà gloria e per di più fa perdere quattrini -
è la mia mania; mi sento il più grande microstorico di Racalmuto che per di più
vanta un libro come Le Parrocchie di Regalpetra di Sciascia. In tale contesto -
più che plaudente nei suoi confronti - mi permetta di contrapporre alcuni miei
dissensi. Non parlo di MUSEI (ho attaccato il Pigurini, figurarsi!) - ma di
ANTIQUARIUM. Per quel che conosco io, perché lasciare ai drogati il piano terra
del mostro cementizio di Santa Lucia? Ben altro vi sarà a Sant'Elpidio. Quelle
delle monache di S. Pietro sono riparazioni dell'allagamento fascista della
valle del Salto: buono per l'elettricità, mica tanto per voi cicolanesi: non vi
pagao neanche le imposte per occupazione del suolo comnale. e correte il
rischio di finire ora sotto Viterbo (pensi ai vecchietti come me!).
Calogero Taverna Aggiungo: correre nei
musei è vizio forse solo di certi "bei vecchietti", ma andare a
visitare sale adeguatamente illustrative nelle località cui si riferiscono i
reperti antichi non ha ostacoli legati all'età, sibbene agli interessi
culturali che non ...Altro
Calogero Taverna La chiesa di
Sant'Elpidio è ben descritta (nella sua decrepitezza del 7 marzo del 1574) dal
vescovo visitatore Camaiani. S. Elpidio era allora dominio di Giovanni Giorgio
Cesarini mentre il territorio contiguo apparteneva al celeberrimo Pompeo
Colonna. La chiesa era "inornata et incomposita"; aveva tetto
fatiscente solcato da "rimis" (al mio paese si chiamano 'gutteri';
voi non so) " “ et pluvia tutum reddendum" ( come dire che bisognava
adoperarsi per non continuare a farvi diluviare dentro). Cento i nuclei
familiari, quasi 500 abitanti che per allora e per paesi di montagna erano
davvero tanti. Là non si parla di reperti archeologici, ma mio cognato Antonio
Marruci mi assicura che dopo vi fu un vescovo reatino diligentissimo in queste
cose. Sia come sia, per me varrebbe di più il recupero di quel tempietto romano
di cui parla il Lugini ove rimaneva ancora affissa la lapide ora elevata a
improbabile decorazione di una parete interna di una chiesa cristiana
sicuramente a suo tempo eretta per sommergere ogni residuo di un meraviglioso
culto pagano. (Mi permetterà di avere in cose di religione, gusti opposti).
Carola Salvini eheh... mi dispiace
contraddirla, ma attualmente qui da noi non ci sono luoghi utilizzabili per
poter esporre alcunchè... fino a qualche giorno fa si poteva pensare alla sala
parrocchiale, ma ora è chiusa per la rimozione dell'amianto, e chissà quanto
tornerà usufruibile, per tutto il resto non ho risposte, devo ammettere di
essere mooolto ignorante in materia, sono ben altre le cose di cui mi occupo,
per questo ritengo che la chiesa possa risultare uno dei luoghi più idonei per
l'esposizione della lapide, forse sbaglio, m
Carola Salvini forse sbaglio, ma
conoscendo paese e paesani, credo che in altro luogo non si sarebbe potuta
mettere
Calogero Taverna Capisco. Ogni estate
questa splendida terra del Cicolano mi ospita liberandomi dai plumebi calori
romani. Ne sono innamorato. Apprezzo tante grandissime persone e la civiltà
raffinatissima che alberga da voi. Ma un piccolo difetto lo riscontro. Siete
m...Altro
Carola Salvini ha colto in pieno lo
spirito paesano!!!!! complimenti!
Calogero Taverna Si sarà resa conto
che io amo il Cicolano senza se e senza ma. Ma tutto il Cicolano e sono
convinto che tanto si dorvà ancora fare. Certo molto è stato fatto e per merito
esclusivo dei Cicolani, chiamiamoli anche Equi. Il frazionismo però qualche
guaio l'ha prodotto. Vi sono quattro capoluoghi (Petrella, Pescorocchiano,
Fiamignano e Borgorse, certo Corvaro scalpita) ma vi sono pure due o tre
frazioncine (manco il 15% dell popolazione) che fanno comune a sé e determinano
maggioranze in importanti istituzioni ove v'è il sistema capitario: quei sindaci
là hanno determinato maggioranze rivolte più a favorirli che a far crescere il
circondario. Mettiamo i fondi che vanno ripartiti per comuni a prescindere
dalle dimensioni e dalle attese amministrative. Abbiamo posti remunerati che
finiscono a piccolissimi comuni e vengono esclusi altri con maggiori titoli e
competenze che hanno la disgrazia di appartenere a realtà comunali più
consistenti. Il lago fu opera sì fascista ma come opera statale, perché allora
tutto nello Stato niente fuori dello Stato. Poi quello Stato si chiamò Enel e
con la mania delle privatizzazioni ora pare (così mi dicono) che l'opera non
solo è privata o privatizzata che dir si voglia ma è passata di mano a realtà
estere. I comuni dovrebbero incassare fior di quattrini. Pare vi sia una piccola
consorteria locale che percepisce e ripartisce. Mi dicono che a Pescorocchiano
arivano sì e no 4-5000 euro all'anno. L'Ente delegato paga bene i suoi
amministratori. Non so se mi spiego. In compenso, tutti - me compreso -
paghiamo l'IMU più alta d'Italia. Proventi ben ripartiti ed adeguati al suolo
pubblico comunale occupato sarebbero sufficienti non dico a non dover pagare
nulla ma almeno aliquote contenute (sempre giuste comunque). Ho agitato la
questioner in un post qui gentilmente ospistato. Sollevo anche altre più
spinose questioni. Vox clamantis in deserto. Pare che quello che interessa il
Cicolano è non mettere in un antiquarium di Santa Lucia le tante epigrafi
disperse e male affisse nei muri delle chiese o delle fontane o in muriccioli
alti un metro a portata degli scarichi abrasivi delle auto. Oppure pagare fior
d'avvocati per far tornare da Fiamignano una crosta di Santa Lucia nel
vicinismo borgo omonimo. Sarebbe come dire che qui a Roma dovremmo portare su
al Casaletto il Colosseo perché forse la pietra fu portata là da questo
periferico colle. Il Cicolano sia una sola entità amministrativa: non sono più
di otto mila abitanti. Non si frazionino con campanilismi da secchia rapita,
pena un irrefrenabile decdimento abitativo ed economico.
Carola Salvini credo che ormai
l'esito sia inevitabile... ciò che è fatto è fatto! siamo cresciuti con tali
convinzioni: a noi di S.Elpidio non nominare Pescorocchiano, per l'amor di Dio
(ed io sono tra questi ahimè o per fortuna?) e lo stesso vale dall'altra
parte.....Altro
Calogero Taverna Le informazioni su di
lui sono frammentarie confuse. Pietro da Natalibus lo identifica con un eremita
originario della Cappadocia e venuto in Italia dove sarebbe morto. Lo scrittore
Palladio lo ricorda come un eremita, vissuto presso Gerico per molti a...Altro
Carola Salvini sono contenta che si sia
appassionato così tanto alla nostra terra, e poi sapere che noi siamo bizantini
e a Pesco longobardi mi rincuora, nella mia testa i bizantini sono più
signorili (col significato odierno, naturalmente) dei Longobardi... ahaha
Calogero Taverna I bizantini sono i
continuatori (talora in meglio, talora in peggio) della grande civiltà romana;
i longobardi? Beh! Gli antenati di Bossi. Mi sa che sant'Elpidio ci guadagna.
Augurissimi a lei ed a tutti gli abitanti di S.Elpidio
Carola Salvini grazie infinite!!!
tantissimi auguri anche a lei!
Quelli del Cicolano Una grande
soddisfazione leggere su questa bacheca cultura storica e letteraria,specie del
periodo di cui sono appassionato.Grande ammirazione per Calogero Taverna per
l'accuratezza e la estrema conoscenza dei dettagli.Per non parlare della nostra
Carola,che rappresenta la categoria di giovani di cui si è orgogliosi di averli
nati e abitanti di questa nostra Valle.FB può essere anche luogo virtuale di
aggregazione e scambio di idee e di cultura.
Calogero Taverna Una aggiunta: mia
moglie nasce a Pescorocchiano ma la sua famiglia si trasferisce in un bel
maniero a Baccarecce. Lì mia moglie abita per oltre 22 anni. Io trovo alloggio
estivo in una casetta di ex monache in Santa Lucia di Fiamognano (ma non riesco
a fare guerra a quelli di Fiamignano per il trafugamento di una icona di Santa
Lucia). Se mia moglie origina dai longobardi, quelli che guerreggiavano in Val
di Varri (vedasi Museo Pigorini), io dovrei rifarmi ai bizantini visto che al
mio paese è stato nel 1940 ritrovato un tesoretto del V-VI secolo d.C.
risalenti ad un paio di imperatori bizantini. L'attaccamento alle proprie
radici è sublime, il campanilismo solo simpaticissimo diversivo.
Carola Salvini grazie
Nessun commento:
Posta un commento