lillo, ho letto con molto interesse il tuo "la trasuta di li miricani" solo consentimi una correzione riguardante le truppe marocchine in sicilia "i goumiers" da noi ne sbarcò un battaglione di 900 uomini che ebbero modo di segnalarsi già al loro arrivo a Licata, furono impiegati sul versante orientale, in modo specifico a Troina... ma si fecero conoscere pure da noi...
insomma abbiamo qualche figlio di marocchini a Racalmuto! E' meglio fingere di non sapere.
a racalmuto no
ma a licata si
proprio per il loro comportamento furono tenuti solo per le zone montate
montane
allora mi salvo: la mia è acidula autobiografia. Niente di storico!
ricordo da ragazzo a castelvetrano, si parlava di questi "niuri" che di passaggio per le zone interne del palermitano violentarono in una notte alcune giovani
sempre secondo questi racconti la notte successiva al rapimento e violenza si organizzò un raid contro le pattuglie alleate che quella notte non fecero ritorno alla loro base
Spero che presso la Fondazione ci diano la possibilità di scrivere anche tu ed anche io la veridica storia di questo tragico periodo siciliano.
e siccome erano tutti goumiers non ci furono ritorsioni
ancora negli anni 70 si trovavano in giro elmi adrian e pezzi di buffetteria nelle cave dismesse di tufo
Andiamoli a cercare questi elmi e facciamone museo alla Fondazione, specie se ci va Cavallaro col quale credo che potremo parlare diversamente che con Aldo Scimé e tal Di Grado (chi li ha visti?)
ma tu propendi per cavallaro?
a me sinceramente questa sua discesa dal cielo olimpico mi da fastidio
LILLO TAVERNA "non potendone fare a meno vi corse incontro" /A. Manzoni). Così come è congegnato lo Statuto della Fondazione: o ti mangi sta minestra o devi mangiarti sta minestra. Mi auguro che dicano ad Aldo Scimé: ma non vedi che ormai sei centenario. dimettiti o ti processiamo. Dicano poi a Di Grado: ma sei tutto preso dal Cuore Cavo di tua figlia: dimettiti. Dicano ad un ex genero di Sciascia: non sei più genero; hai scelto una bella ragazza al posto di.... DIMETITI. Penso che in questo panorama, Cavallaro possa essere accondiscendente. Non ha mai amato la Famiglia Sciascia: posso testimoniare. Quindi uno STATUTO appena appena più dignitoso che renda la gestione della Fondazione più alacre, democratica. restituita ai Racalmutesi, meno in preda ad una predace famiglia.
Fine della conversazione in chat
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