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xk ^NEGLI ANNI DEI TUMULTI POSTBELLICI^ !!!!
1919. 26 ottobre. Si sta per chiudere l'anno dell'anarchica
turbolenza. Tutta l'Italia postbellica Š in fermento. E' la
piccola borghesia, al contempo illusa e delusa, che
s'interroga rabbiosamente. Reagisce. Gli echi si hanno anche
da noi, a Racalmuto. Vaghissime, per•, le ripercussioni al
circolo. Sotto la data prima messa in evidenza, si ha una
seduta consiliare. Volpe, Caratozzolo e Tinebra, al vertice;
un altro Tinebra, Macaluso, Messana, Rizzo, Casuccio e Grillo
nella veste un p• marginale di meri consiglieri. Si erano
dimessi i soci GIALI' Carmelo e DI RAIMONDO Salvatore ®a causa
che in occasione della morte della madre e nonna di detti
soci, la Societ… non <aveva> accompagnata la salma.¯ Si nomina
una commissione per far desistere quei soci dalle dimissioni.
Per riparare, il Consiglio approva la proposta del socio
Baldassare Tinebra: tutti son d'accordo ®per l'offerta di una
corona ad ogni socio che viene a morire¯. La corona - sia
chiaro! - non pu• che essere ®di uguale dimensione e tipo.¯ !
Abbiamo qui un rarissimo accenno ad una presenza - molto
trasversale, come si Š visto - di donne nella vita del
circolo. Si parla di morte di una madre e di una nonna di
soci. Per il resto Š silenzio. Le donne al circolo non vengono
quasi neppure menzionate. Come non esistessero. Il Mutuo
Soccorso Š pervicacemente maschlilista. Solo per maschi. Nella
sua storia, non vi Š traccia non solo di una qualche
associata, ma neppure di frequentatrici, vuoi saltuarie. ®u
masculu a lu circulu (pi— appropriatamente: 'a lu casinu') e
la fimmina, intra¯, Š imperativo categorico a Racalmuto. Segno
di un costume tanto radicato, che ancor oggi perdura. !
Il panorama politico locale Š per•, in quell'anno, fosco.
Riportiamo una relazione della Prefettura di Agrigento, datata
16 dicembre 1919, sulle condizioni
dell'ordine pubblico e della
sicurezza nella Provincia (cfr. Archivio Centrale dello Stato
- Ministero Interno - Ps - 1919, b. 121). ®Da qualche tempo ad
opera di aderenti al partito socialista ufficiale, per
sfruttare l'attuale momento critico di disagio generale, viene
preso pretesto da qualsiasi argomento per creare agitazioni
pi— o meno "ingiustificate". Si cerca cos di tener compatte
le masse per le prossime lotte elettorali amministrative e di
fare opera proficua di propaganda per rafforzare il partito
stesso in provincia, che finora ha potuto fare solamente
assegnamento su nuclei di scarsa importanza. !
®Primo pretesto per il R. Decreto 2 settembre scorso, recante
provvedimenti per l'occupazione delle terre incolte. Le
associazioni agricole della Provincia, istigati da agitatori
messi in giro dalla locale Camera del Lavoro, iniziarono
subito una campagna per ottenere dalla Prefettura
l'applicazione del decreto suddetto; e tale movimento,
iniziato apparentemente con carattere di legalit…, degener•
subito in vera e propria agitazione, tendente ad impedire ai
proprietari di terre l'aumento dei canoni annui di fitto e la
modifica dei patti di mezzadria e si ricorse persino ad
intimidazioni su fittavoli e mezzadri per indurli ad
abbandonare le terre e renderle incolte, onde facilitare
l'occupazione. !
®Quest'Ufficio contrappose subito l'opera propria e dei
dipendenti funzionari perch‚ l'agitazione non sortisse
pratici risultati ed ottenere che i minacciati disordini
abortissero ovunque, sia assecondando le trattative di
componimenti col… dove i proprietari di terre si erano
dimostrati proclivi ad intavolarle, sia provvedendo con i
mezzi a disposizione, a tutelare l'ordine pubblico e a fare
opera di propaganda per impedire l'abbandono delle terre e la
sospensione delle culture intraprese. !
®Finita tale agitazione, i socialisti ne inscenarono un'altra
ancora. !
®Forti del lodo arbitrale del collegio dei probiviri di
Caltanissetta sulle pretese di aumento dei salari avanzate
dagli operai di quel bacino minerario, inducono la numerosa
classe zolfifera della Provincia ad invocare l'applicazione
anche in questa giurisdizione: Aragana, Favara, Cianciana,
Racalmuto, Grotte, Comitini abboccano all'amo. !
®I proprietari delle miniere per• resistono: gli operai di
rimando proclamano lo sciopero. !
®Quest'Ufficio, nell'interesse dell'ordine pubblico,
interviene nella vertenza e dopo pratiche loboriosissime
ottenne ovunque la ripresa del lavoro, riuscendo a persuadere
le organizzazioni zolfifere che non poteva il lodo accennato
applicarsi alle industrie del genere di questa provincia,
nella quale la vertenza sorgeva ex novo e che, in ogni caso,
dovevansi attendere le deliberazioni della commissione di
appello in Roma, cui era stata deferito su ricorso degli
industriali la soluzione della controversia. Ottennero per•
nell'occasione gli zolfatari quasi ovunque aumenti di salario,
con pagamento di arretrati da parte degli esercenti, che
accogliendo in parte le pretese dei propri lavotarori,
volontariamente vi si sobbarcarono. !
®Visto abortire anche tale pretesto, i mestatori, che erano
ricorsi per mantenere desta l'agitazione anche all'ausilio di
compagni, all'uopo qui venuti da fuori provincia, prova
cotesta che le fila del movimento vengono mosse dall'alto, si
danno ad aizzare ancora le masse per pretese irregolarit…
nella distribuzione degli sfarinati nei vari comuni, per la
cattiva qualit… della farina fornita e per invocare la
distribuzione del grano in sostituzione della farina stessa,
alla popolazione che ne avesse diritto. !
®E cos, a Favara si cerca di sciommiottare i Soviet
pretendendo che una commissione di operai regoli la
distribuzione degli sfarinati; a S. Giovanni, S. Biagio
Platani, Cammarata ed altrove si minacciano torbidi e si
pretende l'aumento del contingentamento; a S. Stefano
Quisquina, rocca del socialismo in Provincia, si crea una
vivissima agitazione per ottenere grano invece di farina, pur
non disponendosi di mezzi idonei alla macinazione, prendendo a
pretesto la cattiva qualit… della farina, che, al contrario, Š
ottima perch‚ fornita da stabilimenti che approvvigionano
altri Comuni, nei quali mai sono stati lamentati inconvenienti
del genere. In quest'ultimo Comune, ove sorge a tale scopo
un comitato permanente di agitazione, si pretende persino
impedire alla Commissione Militare di Requisizione il
trasporto del frumento requisito e depositato in quei
magazzini statali. !
®A questo movimento, per ovvie ragioni di tornaconto e di
speculazione, Š stata trascinata tutta la cittadinanza, e ci•
… costretto quest'Ufficio a dislocare col… un forte nucleo di
truppa allo scopo di assicurare il regolare funzionamento
delle operazioni di requisizione e il conseguente regolare
approvvigionamento della Provincia; d'altra parte si Š
interessato il Consorzio per addivenire a qualche aumento
nell'assegnazione degli sfarinati effettivamente non
corrispondenti al bisogno e tali provvedimenti sono valsi ad
infrenare i pi— violenti e a tranquillizzare i pi— timidi,
esasperati al punto da indurre il Sindaco a telegrafare a
diversi deputati della Provincia, sia pure di tendenze
opposte, perch‚ patrocinassero presso il competente Ministero
l'accoglimento dei desiderata della popolazione, anche a costo
di dare soddisfazione ai socialisti, avversari irriducibili
con l'amministrazione al potere. !
®Anche tale agitazione Š stata cos ridotta in modesti confini
e l'ordine pubblico anche in S. Stefano Quisquina tende a
ritornare normale. !
®E' naturale e logico che il succedersi ininterrotto di tutte
queste agitazioni che io riferisco a codesto Ministero perch‚
si renda conto della difficolt… che quest'Ufficio attraversa
quotidianamente per far fronte alle esigenze dell'ordine
pubblico e per evitare fatti che potrebbero avere su di esso
grave ripercussione, ci• implichi lo spostamento continuo dei
mezzi limitati di cui dispone, e la peregrinazione continua
dall'uno all'altro Comune della Provincia dei nuclei di agenti
della Forza Pubblica che sono quindi distratti dai servizi di
Istituto e di quelli di Polizia Giudiziaria, nelle campagne in
ispecie. !
®Tali fatti influiscono evidentemente sulla recrudescenza dei
reati e conseguente allarme nella popolazione rurale che non
pu• accudire, con tranquillit…, al lavoro dei campi. !
®Si aggiunga a tali circostanze la soppressione della locale
Tenenza Guardie Citt…, che contribuisce ad assottigliare il
numero degli Agenti disponibili, per quanto sostituiti dai
soldati sui quali pochissimo assegnamento pu• farsi per i
servizi di prevenzione e anche di repressione dei reati. !
®Anche ci• credo di portare a conoscenza di codesto On.le
Ministero perch‚ si compiaccia esaminare benevolmente la
possibilit… di mettere quest'Ufficio in grado di ovviare agli
inconvenienti prospettati, aumentando convenientemente il
numero dei carabinieri in Provincia, per potere, sia
rafforzando le stazioni, sia costituendo nuclei speciali,
porre almeno un argine al dilagare della delinquenza e della
propaganda sovversiva che intenderebbe farsi a base di
intimidazioni, di sopraffazioni e di violenze.¯ ®IL PREFETTO:
Nannetti¯. !!
Il quadro Š vivace. La prosa prefettizia, pur prevenuta
politicamente, non tradisce invero l'atmosfera cupa e
minacciosa di quel cosiddetto ®biennio della paura¯. Chi ha
seguito la moderna storiografia sulla svolta del 1919 (specie
con le elezioni plebiscitarie volute da NITTI), coglie nel
passo citato tante conferme e molti riscontri. !
Torbida la Provincia. Torbido il nostro paese. In quel torno
di tempo, la criminalit… omicida in Racalmuto ebbe ritmi ed
efferetezza che ancor oggi tanti rammentano con un brivido di
terrore. !
Nelle elezioni svoltesi il 16 novembre 1919, la provincia di
Girgenti si era contraddistinta per non avere eletto nessun
socialista. Il candidato di maggior prestigio (Cesare Sessa)
aveva ottenuto solo 2.554 voti contro i 19.383 voti degli
eletti nel Partito Democratico: Enrico La Loggia e Vecchio
Verderame Gaetano Arturo o contro i 14.267 voti di Giovanni
Guarino, i 6.109 voti di Antonino Pancamo o gli 8.825 voti di
Angelo Abisso. La clericale Girgenti eleggeva pure
Eugenio Fronda del Partito Popolare Italiano con 5.115
preferenze. Nel collegio di Canicatt il successo arrideva
a Giuseppe Marchesano (5.551 voti) che sbaragliava il suo
avversario Cesare Gangitano (3.886 voti di preferenze).
Entrambi erano nelle grazie di contrapposti capi elettori
racalmutesi. Questo binomio MARCHESANO-GANGITANO mi risuona
nelle orecchie per averlo sentito tante volte scandito in
famiglia. E abbiamo visto che al MUTUO SOCCORSO Gangitano
aveva simpatie negli esponenti del momento. !
Continuando a consultare i verbali, cogliamo un'eco di quei
tempi difficili. Il 21 marzo del 1920 ®viene approvata
all'unanimit…¯ la proposta di far ®sorgere la Cooperativa di
consumo.¯ A tal proposito si elegge una commissione composta
dai signori:®Comm. Angelo Nalbone, avv. Emmanuele Cavallaro,
avv. Vincenzo Vella, Mattina Gaetano, Comm. dott. Bartolotta
Giuseppe, Sciascia Giuseppe di Giuseppe, Alfieri Salvatore,
Sferrazza Carmelo, Morreale Salvatore, Volpe Calogero, Tinebra
Baldassare, Vincenzo Burruano Alfano.¯ Compito di quei signori
era quello di compilare ®statuto e regolamento di detta
cooperativa¯. Di quella cooperativa noi non sappiamo altro. Ci
incuriosisce l'assortimento di personalit…, uomini ed
indirizzi politici non proprio bene amalgamato che si annida
nella cennata commissione. Per ben comprendere quel che
diciamo, ci permettiamo di riportare _fedelmente_ i rapporti
di polizia e prefetizi di eventi clamorosi avvenuti
nell'agosto del 1920 in Racalmuto. Taluni dei personaggi della
istituenda cooperativa racalmutese vi sono additati con nome e
cognome e per partecipazione diretta o per ispirazione occulta
di un sommovimento di popolo, alla cui testa rinveniamo alcune
celeberrime figure femminili del paese. Non se ne voglia al
povero cronista se ha avuto la ventura di riesumare antiche
carte del Ministero degli Interni. Quel che riportiamo Š
leggibile nell'Archivio Centrale dello Stato (cfr. MI-1920
busta n. 89). Del resto trattasi di episodi simpatici ed
esaltanti. Gli eredi, possono comunque esserne, oggi, fieri.
Erano pur sempre dei protagonisti. E di veramente infamante -
a distanza di tanto tempo - non Š rinvenible alcunch‚. !!
Le avvisaglie della rivolta d'estate della popolazione
racalmutese si hanno in un diffuso malcontento degli zolfatai.
Il telegramma prefettizio n. 4113 dell'8 luglio 1919 informa
il Ministero dell'Interno che ®in Racalmuto centro minerario
tutti zolfatai scioperarono scopo protesta contro caro-viveri
ed iniziarono dimostrazione tosto sedata pronto intervento
quel funzionario. Seguito promessa attuazione nuovo calmiere
scioperanti si sciolsero.¯ L'anno dopo, la faccenda si
complica. Per tre giorni (dal 14 al 17 luglio 1920) si hanno -
precisa un telegramma della solita prefettura agrigentina -
®dimostrazioni ostili amministrazione comunale Racalmuto,
togliendosi a pretesto insufficienza e cattiva distribuzione
sfarinati. Pro sindaco e giunta comunale cedendo intimazione
folla tumultuante ha rassegnato dimissioni. Nomina R.
Commissario imponesi perci• anche come mezzo calmare gli
animi. Non avendo assolutamente come provvedere ho delegato
funzioni commissario prefettizio al V. Commissario di P.S.
Allisio Carlo gi… mandato in luogo finch‚ non sia possibile
sostituirlo. Pregasi ratificare. Prefetto Nannetti¯. !
Vi Š subito un altro dispaccio al Ministero per segnalare che
proprio quel diciassette luglio del 1920 una ®colonna di circa
tremila dimostranti tent• di saccheggiare e incendiare
magazzino fave comm. Narbone (sic!) un maggiorente
dell'amministrazione comunale¯. Il prefetto Nannetti soggiunge
di avere chiesto al ®Comm. Mori <che> sia col… <cioŠ a
Racalmuto> inviato oggi stesso parte nucleo carabinieri
servizio rinforzo¯. La faccenda ha un corso che indispettisce
l'on. Abisso. Il Ministero chiede una prima delucidazione al
prefetto di Girgenti che tra l'amaro ed il velenoso cos
replica il 19 luglio: ®on. Abisso che prima era un mio non
desiderato laudatore sotto tutti i rapporti, oggi, per suo
tornaconto politico, pare abbia cambiato giudizio <...> <E
tanto perch‚ a Racalmuto> procedono accertamenti con arresto
responsabili, ci• che non si vorrebbe dai partigiani on.
Abisso, militanti partito avverso amministrazione comunale,
contro cui disordini furono promossi sotto pretesto deficienza
servizi approvvigionamento per i quali purtroppo si attraversa
un periodo di difficolt… non avendosi rifornimento stabile e
non riuscendo che, a stento, con grano requisito di produzione
locale, soddisfare giornalmente bisogni popolazione.¯ !
I partigiani del'on. Abisso, avversari del Nalbone ed altri
componenti dell'amministrazione comunale, erano personaggi
eccellenti nella scena politica e sociale di Racalmuto. L'on.
Abisso, per difenderli, lancia un'interrogazione parlamentare,
a risposta scritta, il 7 agosto del 1920. Il prefetto Š
costretto a difendersi. L'iniziale sicumera scema ed ora
chiarisce che ®V. Commissario Micucci fu da me fatto
sostituire con Allisio e Mazzora perch‚ Pro Sindaco Racalmuto
era fisso nell'idea che funzionario fosse stato influenzato
dai suoi avversari, circostanza questa che dimostra
infondatezza accusa on. Abisso. Quanto al tenente presidente
gruppo requisizione, egli ha affermato non aver mai detto le
parole
attribuitegli da commissione zolfatai presentatasi 15 dec.
mese a quell'ufficio p.s.- Ha pure affermato non avere mai
ricevuto denunzie per vendite clandestine di grano a prezzi
superiori ai prescritti.¯ Certo, l'on. Abisso era stato
perentorio e sferzante nella sua interrogazione parlamentare,
preludendo allo stle della sua successiva avventura fascista,
che, invero, sar… alquanto controversa, pi— che altro a motivo
della sfuggente figura di un suo congiunto, il farmacista
Frisia. !
L'onorevole voleva sapere, senza mezzi termini, quali
provvedimenti intendeva prendere il Ministero ®contro quei
funzionari che nel loro impudente partigiano contegno
<avevano> provocato gravi tumulti nel comune di Racalmuto¯. La
cronistoria di quei gravi tumulti possiamo 'gustarla'
rispolverando i documenti ministeriali. !
_Telegramma 10417 da Girgenti 5.8.920: partenza ore 21.45
arrivo 6 1,30 - Min. Interni_ !
®Dal prefetto di Catania Š stato trasmesso telegramma ieri di
codesto Ministero 17583 relativo interrogazione On. Abisso
contro contegno funzionari ai quali imputa tumulti
verificatisi Racalmuto dal 14 al 16 decorso luglio. - Premesso
che disordini Racalmuto ebbero inizio improvvisamente e che
malcontento per deficienza approvvigionamento serv per
pretesto avversari amministrazione comunale per abbatterla
costringendo pro-sindaco dott. ALAIMO a dimettersi, escludo
che unico funzionario in luogo Domenico Micucci all'inizio dei
disordini e gli altri V. Commissario Allisio Carlo e dott.
Marzani Francesco, col… mandati giorno 15 per sostituirlo
perch‚ pro-sindaco ne dimostr• convenienza, abbiano provocato
essi i tumulti. Devesi anzi ai funzionari P.S. se i disordini
furono arginati e vinti senza conseguenze per le persone.¯ !
Segue 'dettagliata' del 23. !
®Aggiungo per quel conto che dovesse farsene e allo scopo di
essere il pi— possibilmente preciso su ogni circostanza che il
15 luglio Commissione zolfatari, contadini ed operai
presentossi ufficio P.S. Racalmuto reclamando sostituzione
tenente quel gruppo requisizione cereali che dicevano non aver
dato corso denuncia avuta vendita grano prezzo lire 170 al
quintale e che alle rimostranze popolazione avrebbe risposto
"mangiate patate". In proposito riferii subito presidente
Commissione Provinciale requisizione per provvedimenti caso.
Presidente dispose inchiesta ma ancora non conoscesi risultato
che perci• riservomi comunicare avendo fatto speciale
sollecitazione. - Prefetto Nannetti -.¯ !!
In contemporanea, la Prefettura di Girgenti ragguaglia il
Ministero su quelli che definisce 'disordini di Racalmuto'.
Eccone, con puntuale fedelt…, il testo, che ad alcuni
racalmutesi pu• ancor oggi tornare sgradito. !
®Trascrivo - esordisce il prefetto Nannetti - il rapporto
presentatomi da quel V. Commissario di P.S. "Con riferimento a
precedente corrispondenza telegrafica, pregiomi riferire alla
S.V. Ill.ma che in questo Comune serpeggiava un forte
malcontento per la deficienza degli sfarinati. !
®"La mattina del 14 corrente un gruppo di circa 300 persone,
all'arrivo di due autocarri carichi di pasta, li circondavano
per impedire che la pasta venisse depositata nel magazzino
consorziale per tema di possibili sottrazioni. Intervenuto il
V. Commissario sig. Domenico Micucci, detta pasta venne
depositata in questo ufficio di P.S. !
®"Nel frattempo si raccolsero circa 200 persone, che,
precedute dalla bandiera nazionale, si avviarono presso
l'abitazione del pro-sindaco con grida di abbasso, reclamando
le di lui dimissioni. !
®"Contro l'abitazione del pro-sindaco vennero lanciati sassi
che frantumarono i vetri di tutte le invetriate. !
®"Per•, per l'intervento del V. Commissario Sig. Micucci, la
folla desistette da altre violenze e si diresse verso la casa
comunale con minaccia di saccheggiarla se il pro-sindaco non
si fosse dimesso. !
®"Poco dopo il dott. Alaimo fece sapere che egli aveva gi…
presentate le proprie dimissioni e la folla ritorn• in piazza
continuando a protestare per la scarsa distribuzione degli
sfarinati. Indi, merc‚ l'esortazione del predetto funzionario,
i dimostranti si sciolsero. !
®"Il quindici successivo, si ebbe altro tentativo di
dimostrazione, che, senza incidenti, venne sciolta. !
®"La sera del 16, alle ore 20 e 15, essendosi ad arte
propalata la notizia che l'ill.mo signor Prefetto non aveva
accettate le dimissioni del pro-sindaco e trattenuto a
Girgenti, in segno di punizione, il V. Commissario sig.
Micucci, in Piazza Umberto 1ø s'improvvis• una dimostrazione
con grida 'Abbasso l'amministrazione comunale!', e per
l'abolizione del tesseramento al mulino per la macinazione del
grano. I dimostranti percorsero la Via Garibaldi, frantumando
molti vetri delle abitazioni private, non esclusi quelli di
quell'Ufficio di P.S.; e mentre lo scrivente parlamentava con
il Presidente del gruppo della requisizione grano, sig.
Tenente Veniero Giuseppe, per un componimento conforme ai
desiderata della popolazione, parte dei dimostranti si avvi•
alla casa del comm. sig. Angelo NALBONE e, quivi, dopo avergli
frantumato tutti i vetri, scassinarono la porta di un
magazzino sottostante all'abitazione dello stesso e vi
appiccarono incendio, per cui, il comm. Nalbone, per
richiamare l'attenzione della forza, cominci• a sparare colpi
d'arma da fuoco. !
®"Recatomi sul posto con i pochi militari dell'arma presenti,
dopo aver subito fugati i dimostranti, mi diedi con l'ausilio
anche dei vicini di casa Nalbone, a fare opera di spegnimento.
Durante le quali operazioni i dimostranti si riversarono verso
l'abitazione del pro-sindaco, ove, oltre di avergli frantumato
altri pochi vetri rimasti intatti il giorno avanti, gli
devastarono la villetta prospiciente all'abitazione, gli
abbatterono parte della ringhiera di ferro che cingeva la
villetta dalla parte della strada e tutta quella laterale che
divide la villetta dal cortile d'ingresso. Tentarono pure di
forzare il portone di entrata, di scassinare la porta del
magazzino con cereali e quella della cantina, che
resistettero, rubandogli due paia di colombi, cagionandogli un
danno complessivo di L. 2.000.- !
®"Durante tale vandalismo il Prosindaco cominci• a sparare
colpi d'arma da fuoco per
fare ivi accorrere la forza in di lui
soccorso, ed in seguito ai quali colpi mi recai subito in
luogo con i militari dell'arma, ma il furore popolare aveva
gi… compiuto la sua opera, e, dopo non pochi superati stenti
si riusc a fare gradatamente allontanare la folla. !
®"Dalle indagini successivamente svolte si Š potuto stabilire
che la causale dei disordini non Š stato solamente il
malcontento per la deficienza degli sfarinati ma l'influenza
politico-amministrativa locale dei maggiorenti del partito
contrario, per rovesciare l'amministrazione comunale. !
®"Accertata la responsabilit… degli esecutori dei lamentati
danneggiamenti, si Š proceduto all'arresto di Macaluso
Leonardo di Calogero, di Rizzo Eduardo fu Vincenzo, di Rizzo
Francesca di Pietro, di Ippolito Stefana di Gaetano, di
Scibetta Luigia fu Luigi e Ansaldo Giovanna fu Mariano. E
denunciati, per la loro irreperibilit…, i nominati Grego
Giuseppe di Vincenzo, Cacciato Pietro d'Ignoti, Chiodo
Giuseppe fu Calogero, Campanella Salvatore fu Antonio, Cino
Francesco fu Calogero, fratelli Giuseppe e Luigi Lo Bue e
Giuseppe Castelli d'Ignoti, siccome tutti esecutori materiali;
e denunciati inoltre per istigazione il comm. Giuseppe
Bartolotta fu Luigi, l'avv. Emmanuele Cavallaro fu Felice,
Luigi Messana di Emilio, Alfonso Vinci di Giuseppe, Nicolo'
Sferrazza di Carmelo, Nestore Falletto fu Luigi, Francesco
Caratozzolo fu Felice e l'avv. Calogero Picone Chiodo fu
Giuseppe". Il Prefetto Nannetti.¯ !!!
Quelle suffragette in formato paesano e racalmutese destano la
nostra pi— viva simpatia. Alla testa di quel codazzo
manzoniano, tutto preso dal pane e la farina per la
popolazione, erano donne fiere, irrituali, imperiose,
ardenti e passionarie. Ombre fluttuanti nelle memorie della
nostra infanzia. Annidda la Pisciara o Carmela l'Acqualora
erano come loro se non loro. In una Racalmuto maschilista,
prevenuta contro le donne, un p• codina, quegli esempi di
ribellismo femminile sono eccezioni, ma pur sempre
casi di ammirevole ribellismo. !!
Il 18 aprile 1920, il Mutuo Soccorso aveva avuto anche un
momento di simpatie socialiste. Ci•, per merito del Vice
Presidente Giuseppe SCIASCIA. In una seduta consiliare,
sovraccarica di lavoro ed alquanto disordinata, inopinatamente
il sig. Sciascia Giuseppe di Giuseppe propone di abbonare il
circolo all'®AVANTI!¯. Il Presidente (ricopriva allora quella
carica il sig. Restivo Pantalone Salvatore, un benpensante con
nessuna simpatia socialista) ®propone di respingere la
proposta avendo scopo di sovvertimento della Societ…¯. Le
votazioni d…nno, per•, torto al Restivo Pantalone: ®su nove
aventi diritto al voto, viene approvato l'abbonamento con voti
sei contro tre¯. Non Š comunque nelle intenzioni dello
Sciascia stravincere o dare troppo peso politico all'episodio.
Questi fa verbalizzare che ®tiene a dichiarare che,
contrariamente all'allusione fatta dal Presidente nel ritenere
che l'abbonamento al giornale Avanti sia fatto nell'esclusivo
interesse di sovvertimento della nostra societ…, ha creduto
<invece> sottoporre all'approvazione del Consiglio
l'abbonamento in parola per scopo soltanto istruttivo e
per allargare le cognizioni culturali della societ….¯ Ancor
pi— contrario a quel vezzo socialista il controllo Vincenzo
Tinebra. Ma questi non pu• votare. Si attacca allora
all'espediente di rimettere la decizione all'assemblea
®trattandosi di un giornale con scopi rivoluzionari e
sovversivi¯. Ma il V. Presidente si oppone perch‚ ®ci• non Š
competenza dell'assemblea¯. Il consiglio Š d'accordo col V.
Presidente. !!
La faccenda ha un seguito: il Presidente Restivo Pantalone Š
uomo d'onore e, quindi, si dimette dalla carica. Porta a scusa
di essere stato trattato ®con poca cordialit…
dall'amministrazione¯.
Tante insistenze e
la smentita per il tramite di una commissione non valsero a
farlo desistere da quelle dimissioni. Ci• agevola
il Vice Giuseppe SCIASCIA, che finisce col diventare il numero
uno del circolo. Segue il Restivo Pantalone nelle
dimissioni anche il controllo Vincenzo Tinebra, che peraltro
gli era 'congiunto'. !
La vicepresidenza SCIASCIA dura, ad ogni buon conto, lo spazio
di un mattino. Non ci vien detto neppure perch‚: le sue
dimissioni vengono approvate all'unanimit… il giorno 27 maggio
1920. In seconda convocazione, annota il segretario Giuseppe
Collura. Subentra nella presidenza Giovanni FANTAUZZO. !
Ma son ben altre le preoccupazioni insorgenti.
Scoppia una controversia con il padrone di casa Iacono che
perdurer… per tanto tempo e con risvolti giudiziari. Il 2
giugno 1920 una commissione - composta da Gaetano Mattina,
Calogero Volpe, Giovanni Fantauzzo e presieduta dall'avv.
Giuseppe Giudice - si reca a Girgenti per ®consiglio sullo
sfratto casa¯. !
Durante i torbidi di quell'estate, i verbali, pudicamente,
tacciono. Riemergomo il 1ø ottobre per ammettere a socio un
personaggio di rilievo, allora giovanissimo, l'avv. Carmelo
BURRUANO. Avr…, dopo, l'incarico di interessarsi dello
sfratto. Non si dimostrer… molto solerte e il circolo si
rivolger… ad altro legale. Se l'avv. Burruano aveva mire
egemoniche sul circolo, queste andarono sicuramente deluse.
Non ebbe mai, come abbiamo gi… notato, incarichi direttivi o
rappresentativi in seno al consiglio. !!
L'anno 1921 si apre con una nuova amministrazione, stavolta
tutta conservatrice ed antisocialista. Vi sono tagli persino
dittatoriali. Ne Š alfieri un personaggio insospettabile sotto
tale veste: IGNAZIO INFANTINO. !!
p
xk ^RESTAURAZIONE - GLI ALBORI DEL FASCISMO^ !!!!
Viene strappata mezza pagina del libro dei verbali. La
calligrafia si fa rototondeggiante, linda, precisa. Lo stile Š
curato. Col 31 gennaio 1921, inizia una nuova epoca al
circolo. Contrassegna la restaurazione il nuovo presidente
Ignazio Infantino. La sua amministrazione era stata eletta
sulla base di una lista che, per la prima volta, viene
propagandata su fogli dattiloscritti. Il Vice Presidente Š la
notoria figura di Baldassare Tinebra. Il vecchio e
antisocialista presidente dimissionario Salvatore Restivo
Pantalone accetta, ora, di retrocedere al grado di cassiere,
pur di essere presente nell'opera di recupero conservatore del
Mutuo Soccorso. Tra i consiglieri notiamo personalit… come
Casuccio Salvatore di Calogero o Rosina Salvatore. Calogero
Volpe e Vincenzo Tinebra gradiscono la carica di 'controlli'.
A portabandiera vengono chiamati Giuseppe Fantauzzo ed Angelo
Collura. !
La verbalizzazione della prima seduta del nuovo corso val la
pena di riportarla pressoch‚ integralmente. !
®Il presidente, visto il numero legale degli intervenuti,
dichiara aperta la seduta e delibera quanto appresso: !
®1ø La Presidenza con l'accordo unanime degli intervenuti,
ritenuto che il voto a Vice Segretario era attribuito al
signor ScimŠ Chiodo Giuseppe di Carmelo, perch‚ egli era il
candidato proposto dalla lista di opposizione a quella
ufficiale, lo proclama a Vice Segretario di questo Sodalizio
ad unanimit…. !
®2ø Il consiglio Direttivo ad unanimit…, compresi i controlli
aventi diritto di voto, ritenuto che il giornale _L'AVANTI_
non risponde alle esigenze delle istituzioni costituzionali,
che reggono il nostro Sodalizio, propone la soppressione di
detto giornale _L'AVANTI_, ed ad unanimit… si delibera la
soppressione, dando mandato al Presidente di sopprimere detto
giornale, scrivendo al Direttore di detto giornale, di non pi—
spedire il detto giornale ad onta di essere pagato
anticipatamente. !
®3ø Dietro proposta del Presidente, di potere avere la
distribuzione della farina, dello zucchero, ed altro che si
appartiene al tesseramento dei soci del nostro sodalizio, il
consiglio unanime, nonch‚ tutti coloro aventi diritto al voto,
d… facolt… al Presidente di fare le pratiche col Sindaco del
nostro Comune o con chi di diritto inerente alla desiderata. !
®4ø Sempre con l'armonioso accordo e con l'unanimit… del voto,
si d… incarico speciale al signor VOLPE Calogero, controllo
del nostro sodalizio, come presidente di una commissione
scelta a suo piacere, la quale avr… l'intiera responsabilit…
di quanto potrebbe accadere, in occasione del divertimento con
suono e ballo, che in atto si delibera per la sera di Domenica
giorno sei corrente e giorno otto, ultima sera, di Carnevale. !
®A tal uopo si delibera ad unanimit…, la somma di lire Cento,
sotto l'assoluta direzione del detto signor Volpe Calogero,
coadiuvato dal segretario Martorelli Giuseppe e dalla
Presidenza.¯ !
Feste, farina e ....forca al giornale socialista L'AVANTI:
coacervo repressivo non nuovo. Il buon Infantino e soci, come
una primordiale corte costituzionale, 'sopprimono' un
quotidiano che valutano contrario ®alle esigenze delle
istituzioni costituzionali¯. Parole altosonanti per un gesto
di intolleranza prefascista. Ma tanto non dissolve lo stato di
miseria della popolazione. Si chiedono farina e zucchero al
Sindaco: una contropartita, forse, per il suggerito atto
liberticida. Come sempre, nella storia. !
Per di pi—, Š Carnevale. Suono e ballo e lire Cento di
sovvenzione a carico delle casse del Circolo. !
Per obiettivit…, va segnalato che quello Š un episodio
eccezionalissimo nella vita del Mutuo Soccorso. Dopo qualche
tempo, INFANTINO non trova molto credito e spazio nel circolo.
Indispettito, si dimetter… da l a pochi anni dopo. Nessun
rimpianto per lui: le sue dimissioni verrano accettate
nell'indifferenza. !
La gestione del ventuno si costella di tanti atti autoritari.
Al socio Alfieri Salvatore che presenta una 'protesta' il 6
marzo del '21, si contrappone un perentorio rigetto ®per vizio
di forma e perch‚ non risponde all'art. 49 dello Statuto¯. Al
cronista non viene data neppure l'opportunit… di conoscere i
dati di fatto. Il cav. avv. Emanuele Cavallaro lascia il
sodalizio. Il solito sig. Alfieri Salvatore osa ®rappresentare
la societ… nella riunione del Patronato Scolastico, senza
delega alcuna del Presidente in vigore¯. Viene coinvolto il
signor CARATOZZOLO Francesco. A dire dell'Alfieri, era stato
questi, quando presidente, a conferirgli la delega. Alfieri e
Caratozzolo debbono discolparsi il 5 aprile 1921.Assicurato il
Presidente che loro ®non lo fecero affatto per lenire la <di
lui> autorit…¯ e dopo aver fatto ®ampia dichiarazione di
essere rispettosi e ubbidienti ai regolamenti sociali¯,
ottengono il perdono. L'incidente si chiude ®per l'amore della
concordia e fratellanza fra i soci tutti¯. !
Anche il socio Giuseppe Collura incappa nelle censure
dell'amministrazione. L'Infantino relaziona: ®egli commise un
atto poco decente verso la presidenza tutta, usando le frasi
'ZARRISMO' e 'IMPERIALISMO'¯. La verit… ovviamente offende. Il
Collura viene chiamato a discolparsi (il 18 aprile 1921).
®Avuta la parola, accerta <per accetta, n.d.r.> l'accusa
fattagli , non potendo smentire. Chiede scusa all'intero
Consiglio Direttivo, dichiarando che lo disse istigato e in un
momento di scatto sempre pel giornale AVANTI.¯ Di fronte a
tanta sincerit… e a tale sottomissione, il consiglio Direttivo
si concede longanimit…: ®accetta ad unanimit… la schietta
rivelazione del socio Collura e sempre per l'amore e la pace
tra i soci tutti, delibera di dare al suddetto Collura per
come d… in seduta stante, un semplice ammonimento, acciocch‚
sparisca dalla mente del medesimo la impressione fattasi che
l'Amministrazione in atto in vigore agisce con Zarrismo e
Imperialismo, ma bens con zelo e magnanimit… fraterna¯. !
V'Š un seguito alla seduta. ®Indi licenziato il socio Collura,
il presiidente fece osservare che ebbe l'invito di far parte
al Comitato per la prossima festa Di Maria Santissima del
Monte e quindi chiede al consiglio se deve accettare...¯ Il
Consiglio Š unanime nell'accordargli quella fiducia e quel
mandato. Gi…! Ordine e religione sono i segni dei nuovi tempi.!!
Spira l'anno del rigore. Si Š ancora in tempo per dare
incarico al Cassiere di ®rinnovare l'abbonamento del giornale
L'ASINO e della Illustrazione Italiana.¯ V'Š maretta. Appena
proposta la nuova amministrazione (presidente SCIME' Carmelo e
V. Presidente SCHILLACI VENTURA Carmelo) sei membri si
dimettono.Sono: Caratozzolo Francesco, Alfieri Salvatore,
Sciascia Michele, Patti Santo, Tinebra Giovanni e Schillaci
Ventura Carmelo. Verbalmente si dimettono, anche Calogero
Volpe e Luigi Franco. Il Consiglio non se ne preoccupa pi— di
tanto. ®Delibera di scrivere accanto ai loro nomi la parola
_dimissionario_ restando cos consapevole tutti i soci¯(Sic!).!
E' il 18 gennaio del 1922. Si elegge un consiglio, in parte
diverso da quello proposto dall'amministrazione uscente. La
prima seduta del nuovo organo consiliare avviene il 20
febbraio. Come vice presidente era stato eletto Clemente
Messana che, per•, si dimette. Il 23 febbraio si decide di non
fare alcuna festa per il carnevale ®per ragioni della crisi
zolfifera¯. Dal 23 luglio 1922 le delibere saltano al 6
dicembre 1922. Ignoriamo, dunque, cosa avvenne nel circolo in
concomitanza con lo storico 28 ottobre di quell'anno, e cioŠ
con l'avvento del fascismo. E dire che quella sar… data
importante per il Mutuo Soccorso che, in pieno fascismo, dovr…
cambiare i connotati e chiamarsi ®DOPOLAVORO XXVIII OTTOBRE¯.
Dovranno per• ancora passare diciassette anni. !!
Nei primi anni del fascismo, la vita del circolo scorre
tranquilla e piuttosto anonima. Il 2 gennaio del 1925 si
accettano le dimissioni da socio del signor Infantino Ignazio.!
Gli si fa anche il torto di cancellarlo da socio ®per
inadempimento pagamento del bimestre Novembre-Dicembre 1924,
come ne aveva obbligo essendo lo stesso dimissionario con
lettera 30 novembre 1924¯. Un p• eccessivo, a dire il vero. !
Nel maggio del 1925, il salario del cameriere viene aumentato
di L. 10 al mese e raggiunge le lire 120. !
Qualche segno dell'avvento del regime fascista si ha nel 1926.
Il giorno 11 dicembre si verbalizza l'approvazione
dell'abbonamento al giornale IL POPOLO D'ITALIA dismettendo
la compera del giornale SICILIA NUOVA. Durante la discussione
il Consigliere Luigi VELLA si allontana, intuibilmente per
dissenso. Infuria la controversia con Iacono, il proprietario
dei locali. Nel marzo del 1927 si decide la parcella dell'avv.
Salvago. !
I verbali dell'anno 1929 esordiscono con una novit…. La data Š
ora agghindata con l'indicazione dell'anno della volgente era
fascista. La seduta del 26 gennaio cade nel VII anno del
fascismo.. E riguarda la nomina di una commissione per le
feste di carnevale. !
Il 28 maggio 1929 si paga una nota a Collura Alfonso per la
fornitura di ®2 mobilucci in mogano con specchi e lastre di
marmo¯. Si ha la forza per rifiutare l'abbonamento al giornale
L'Aquila, nonostante la richiesta promani dalla casa dei
Balilla di Agrigento (5 novembre 1929). Ma per il matrimonio
del principe di Piemonte, ®ad unanimit… il consiglio stanzia
la somma di lire trecento¯ (2 gennaio 1930). !
Il 10 maggio 1930 (anno VIII) ®il presidente mette a voti
segreti col sistema delle fagiole, per il prelevamento della
somma per pagare le tessere agli iscritti del circolo
all'O.N.D. oppure pagare personalmente l'iscritto. Visto il
risultato ad unanimit… di voti, approva il prelevamento della
somma dal fondo di cassa e l'iscrizione a corpo.¯
L'omologazione fascista si Š dunque consumata. Presidente Š
Salvatore Mattina fu Gaetano. Segretario: Collura Alfonso.Era
arrivata una circolare mandata dal Podest…, con cui si esigeva
l'iscrizione del circolo all'Opera nazionale Dopolavoro. I
tempi della libert… di associazione erano definitivamente
tramontati. L'assenso era d'obbligo. !
Nel luglio successivo il circolo pu•, per compenso, venire
incontro ai soci che tanto desiderano una radio. Ad unanimit…
si decide di 'acquistarla incondizionatamente'. In quel torno
di tempo, il vice presidente Š Carmelo Schillaci Ventura,
degna persona, che ricordiamo con affetto. !
Per far parte del circolo, la tassa di entrata sale ora a
L.50. Col nuovo anno, occore una commissione per 'manovrare la
radio'. L'audizione Š limitata da mezzogiorno alle 13,30 e
dal tardo pomeriggio fino alle 22,30. !
Qualche segno di vivacit… irrequieta lo d… il solito Angelo
Collura che, sebbene vice presidente (o forse appunto per
questo), ®la sera del 25/26 (dicembre 1931) si presentava
nell'abitazione del cameriere per prelevare la chiave del
circolo; la quale, si tratteneva con persone per divertimento.
Il presidente (Calogero Mattina) mette a votazione segreta
circa il provvedimento se doveva stabilire la punizione il
Consiglio oppure l'assemblea generale dei soci¯. Si propende
per la competenza del Consiglio. Il Collura subisce un mese di
allontanamento. Due giorni di mancata paga vengono inflitti,
pure, all'incolpevole cameriere. Non doveva eseguire gli
ordine del Vice Presidente. Una pretesa eccessiva, ci pare. !
Raffaele Morreale, portabandiera, non ha voglia di portare il
vessillo del circolo ®in occasione della venuta delle truppe
militari¯. Il 4 agosto 1932, gli viene tolta la carica.
Carmelo Guarnieri Š il suo sostituto. !
Le cariche sociali cessano di essere affidate a libere
elezioni. ®Ritenuto che la nuova amministrazione - viene
verbalizzato, con contorta prosa, il 9 dicembre 1932 - sar…
approvata prima della fine del c.m. per ordine del Commissario
Comunale ddel'O.N.D. sig. Mattina prof. Giuseppe, ed in esito
alla circolare n. 8 dell'8 c.m.¯ al consiglio non rimane altro
che procedere ad una commissione consultiva, incaricata di
segnalare nominativi graditi. !
Il fascismo che in Racalmuto aveva visto i suoi albori per
opera di Agostino Puma e dei suoi congiunti Burruano (in
ispecie l'avv. Salvatore e suo fratello Carmelo), era passato
poi sotto l'egida del farmacista Enrico Macaluso. Al Ministero
degli Interni figurava, nel 1926, il seguente stato maggiore
(cfr. A.C.S. - MI - PS - 1926, b. 107): !
- segretario politico: MACALUSO dott. Enrico; !
- segretario amministrativo: MATTINA prof. Giuseppe; !
- presidente assemblea: MENDOLA cav. dott. Michele; !
- membri: BRUCCULERI LUCA Giuseppe; !
@@@@@@@@@ CAVALLARO avv. Baldassare; !
@@@@@@@@@ CAVALLARO Oreste; !
@@@@@@@@@ ROSINA FILI' Carmelo; !
@@@@@@@@@ VINCI dott. Achille; !
@@@@@@@@@ MARTORANA prof. Placido; !
@@@@@@@@@ SCIASCIA Giuseppe. !!
Altri dati: risulta una scheda sulla costituzione della
Sezione del Fascio di Racalmuto. Essa venne costituita il 29
novembre 1925 con il titolo 'SEZIONE FASCISTA RACALMUTO'. !
Enrico Macaluso assurger… alla carica di podest…. Lo
ritroviamo in tale veste in una controversia relativa alla
miniera di Gibillini che si ebbe a dirimere il 7 gennaio 1928.
Gli echi giungono a Roma, per il tramite del prefetto di
Agrigento (cfr. A.C.S. - MI - 1928 b. 170). !
Enrico Macaluso sar… un protettore, tra gli altri, del Mutuo
Soccorso. A lui si deve se il circolo potŠ usufruire dei
locali tradizionali che il proprietario Iacono voleva liberi
ad ogni costo. !!!!
p
xk ^NEGLI ANNI DEI TUMULTI POSTBELLICI^ !!!!
1919. 26 ottobre. Si sta per chiudere l'anno dell'anarchica
turbolenza. Tutta l'Italia postbellica Š in fermento. E' la
piccola borghesia, al contempo illusa e delusa, che
s'interroga rabbiosamente. Reagisce. Gli echi si hanno anche
da noi, a Racalmuto. Vaghissime, per•, le ripercussioni al
circolo. Sotto la data prima messa in evidenza, si ha una
seduta consiliare. Volpe, Caratozzolo e Tinebra, al vertice;
un altro Tinebra, Macaluso, Messana, Rizzo, Casuccio e Grillo
nella veste un p• marginale di meri consiglieri. Si erano
dimessi i soci GIALI' Carmelo e DI RAIMONDO Salvatore ®a causa
che in occasione della morte della madre e nonna di detti
soci, la Societ… non <aveva> accompagnata la salma.¯ Si nomina
una commissione per far desistere quei soci dalle dimissioni.
Per riparare, il Consiglio approva la proposta del socio
Baldassare Tinebra: tutti son d'accordo ®per l'offerta di una
corona ad ogni socio che viene a morire¯. La corona - sia
chiaro! - non pu• che essere ®di uguale dimensione e tipo.¯ !
Abbiamo qui un rarissimo accenno ad una presenza - molto
trasversale, come si Š visto - di donne nella vita del
circolo. Si parla di morte di una madre e di una nonna di
soci. Per il resto Š silenzio. Le donne al circolo non vengono
quasi neppure menzionate. Come non esistessero. Il Mutuo
Soccorso Š pervicacemente maschlilista. Solo per maschi. Nella
sua storia, non vi Š traccia non solo di una qualche
associata, ma neppure di frequentatrici, vuoi saltuarie. ®u
masculu a lu circulu (pi— appropriatamente: 'a lu casinu') e
la fimmina, intra¯, Š imperativo categorico a Racalmuto. Segno
di un costume tanto radicato, che ancor oggi perdura. !
Il panorama politico locale Š per•, in quell'anno, fosco.
Riportiamo una relazione della Prefettura di Agrigento, datata
16 dicembre 1919, sulle condizioni
dell'ordine pubblico e della
sicurezza nella Provincia (cfr. Archivio Centrale dello Stato
- Ministero Interno - Ps - 1919, b. 121). ®Da qualche tempo ad
opera di aderenti al partito socialista ufficiale, per
sfruttare l'attuale momento critico di disagio generale, viene
preso pretesto da qualsiasi argomento per creare agitazioni
pi— o meno "ingiustificate". Si cerca cos di tener compatte
le masse per le prossime lotte elettorali amministrative e di
fare opera proficua di propaganda per rafforzare il partito
stesso in provincia, che finora ha potuto fare solamente
assegnamento su nuclei di scarsa importanza. !
®Primo pretesto per il R. Decreto 2 settembre scorso, recante
provvedimenti per l'occupazione delle terre incolte. Le
associazioni agricole della Provincia, istigati da agitatori
messi in giro dalla locale Camera del Lavoro, iniziarono
subito una campagna per ottenere dalla Prefettura
l'applicazione del decreto suddetto; e tale movimento,
iniziato apparentemente con carattere di legalit…, degener•
subito in vera e propria agitazione, tendente ad impedire ai
proprietari di terre l'aumento dei canoni annui di fitto e la
modifica dei patti di mezzadria e si ricorse persino ad
intimidazioni su fittavoli e mezzadri per indurli ad
abbandonare le terre e renderle incolte, onde facilitare
l'occupazione. !
®Quest'Ufficio contrappose subito l'opera propria e dei
dipendenti funzionari perch‚ l'agitazione non sortisse
pratici risultati ed ottenere che i minacciati disordini
abortissero ovunque, sia assecondando le trattative di
componimenti col… dove i proprietari di terre si erano
dimostrati proclivi ad intavolarle, sia provvedendo con i
mezzi a disposizione, a tutelare l'ordine pubblico e a fare
opera di propaganda per impedire l'abbandono delle terre e la
sospensione delle culture intraprese. !
®Finita tale agitazione, i socialisti ne inscenarono un'altra
ancora. !
®Forti del lodo arbitrale del collegio dei probiviri di
Caltanissetta sulle pretese di aumento dei salari avanzate
dagli operai di quel bacino minerario, inducono la numerosa
classe zolfifera della Provincia ad invocare l'applicazione
anche in questa giurisdizione: Aragana, Favara, Cianciana,
Racalmuto, Grotte, Comitini abboccano all'amo. !
®I proprietari delle miniere per• resistono: gli operai di
rimando proclamano lo sciopero. !
®Quest'Ufficio, nell'interesse dell'ordine pubblico,
interviene nella vertenza e dopo pratiche loboriosissime
ottenne ovunque la ripresa del lavoro, riuscendo a persuadere
le organizzazioni zolfifere che non poteva il lodo accennato
applicarsi alle industrie del genere di questa provincia,
nella quale la vertenza sorgeva ex novo e che, in ogni caso,
dovevansi attendere le deliberazioni della commissione di
appello in Roma, cui era stata deferito su ricorso degli
industriali la soluzione della controversia. Ottennero per•
nell'occasione gli zolfatari quasi ovunque aumenti di salario,
con pagamento di arretrati da parte degli esercenti, che
accogliendo in parte le pretese dei propri lavotarori,
volontariamente vi si sobbarcarono. !
®Visto abortire anche tale pretesto, i mestatori, che erano
ricorsi per mantenere desta l'agitazione anche all'ausilio di
compagni, all'uopo qui venuti da fuori provincia, prova
cotesta che le fila del movimento vengono mosse dall'alto, si
danno ad aizzare ancora le masse per pretese irregolarit…
nella distribuzione degli sfarinati nei vari comuni, per la
cattiva qualit… della farina fornita e per invocare la
distribuzione del grano in sostituzione della farina stessa,
alla popolazione che ne avesse diritto. !
®E cos, a Favara si cerca di sciommiottare i Soviet
pretendendo che una commissione di operai regoli la
distribuzione degli sfarinati; a S. Giovanni, S. Biagio
Platani, Cammarata ed altrove si minacciano torbidi e si
pretende l'aumento del contingentamento; a S. Stefano
Quisquina, rocca del socialismo in Provincia, si crea una
vivissima agitazione per ottenere grano invece di farina, pur
non disponendosi di mezzi idonei alla macinazione, prendendo a
pretesto la cattiva qualit… della farina, che, al contrario, Š
ottima perch‚ fornita da stabilimenti che approvvigionano
altri Comuni, nei quali mai sono stati lamentati inconvenienti
del genere. In quest'ultimo Comune, ove sorge a tale scopo
un comitato permanente di agitazione, si pretende persino
impedire alla Commissione Militare di Requisizione il
trasporto del frumento requisito e depositato in quei
magazzini statali. !
®A questo movimento, per ovvie ragioni di tornaconto e di
speculazione, Š stata trascinata tutta la cittadinanza, e ci•
… costretto quest'Ufficio a dislocare col… un forte nucleo di
truppa allo scopo di assicurare il regolare funzionamento
delle operazioni di requisizione e il conseguente regolare
approvvigionamento della Provincia; d'altra parte si Š
interessato il Consorzio per addivenire a qualche aumento
nell'assegnazione degli sfarinati effettivamente non
corrispondenti al bisogno e tali provvedimenti sono valsi ad
infrenare i pi— violenti e a tranquillizzare i pi— timidi,
esasperati al punto da indurre il Sindaco a telegrafare a
diversi deputati della Provincia, sia pure di tendenze
opposte, perch‚ patrocinassero presso il competente Ministero
l'accoglimento dei desiderata della popolazione, anche a costo
di dare soddisfazione ai socialisti, avversari irriducibili
con l'amministrazione al potere. !
®Anche tale agitazione Š stata cos ridotta in modesti confini
e l'ordine pubblico anche in S. Stefano Quisquina tende a
ritornare normale. !
®E' naturale e logico che il succedersi ininterrotto di tutte
queste agitazioni che io riferisco a codesto Ministero perch‚
si renda conto della difficolt… che quest'Ufficio attraversa
quotidianamente per far fronte alle esigenze dell'ordine
pubblico e per evitare fatti che potrebbero avere su di esso
grave ripercussione, ci• implichi lo spostamento continuo dei
mezzi limitati di cui dispone, e la peregrinazione continua
dall'uno all'altro Comune della Provincia dei nuclei di agenti
della Forza Pubblica che sono quindi distratti dai servizi di
Istituto e di quelli di Polizia Giudiziaria, nelle campagne in
ispecie. !
®Tali fatti influiscono evidentemente sulla recrudescenza dei
reati e conseguente allarme nella popolazione rurale che non
pu• accudire, con tranquillit…, al lavoro dei campi. !
®Si aggiunga a tali circostanze la soppressione della locale
Tenenza Guardie Citt…, che contribuisce ad assottigliare il
numero degli Agenti disponibili, per quanto sostituiti dai
soldati sui quali pochissimo assegnamento pu• farsi per i
servizi di prevenzione e anche di repressione dei reati. !
®Anche ci• credo di portare a conoscenza di codesto On.le
Ministero perch‚ si compiaccia esaminare benevolmente la
possibilit… di mettere quest'Ufficio in grado di ovviare agli
inconvenienti prospettati, aumentando convenientemente il
numero dei carabinieri in Provincia, per potere, sia
rafforzando le stazioni, sia costituendo nuclei speciali,
porre almeno un argine al dilagare della delinquenza e della
propaganda sovversiva che intenderebbe farsi a base di
intimidazioni, di sopraffazioni e di violenze.¯ ®IL PREFETTO:
Nannetti¯. !!
Il quadro Š vivace. La prosa prefettizia, pur prevenuta
politicamente, non tradisce invero l'atmosfera cupa e
minacciosa di quel cosiddetto ®biennio della paura¯. Chi ha
seguito la moderna storiografia sulla svolta del 1919 (specie
con le elezioni plebiscitarie volute da NITTI), coglie nel
passo citato tante conferme e molti riscontri. !
Torbida la Provincia. Torbido il nostro paese. In quel torno
di tempo, la criminalit… omicida in Racalmuto ebbe ritmi ed
efferetezza che ancor oggi tanti rammentano con un brivido di
terrore. !
Nelle elezioni svoltesi il 16 novembre 1919, la provincia di
Girgenti si era contraddistinta per non avere eletto nessun
socialista. Il candidato di maggior prestigio (Cesare Sessa)
aveva ottenuto solo 2.554 voti contro i 19.383 voti degli
eletti nel Partito Democratico: Enrico La Loggia e Vecchio
Verderame Gaetano Arturo o contro i 14.267 voti di Giovanni
Guarino, i 6.109 voti di Antonino Pancamo o gli 8.825 voti di
Angelo Abisso. La clericale Girgenti eleggeva pure
Eugenio Fronda del Partito Popolare Italiano con 5.115
preferenze. Nel collegio di Canicatt il successo arrideva
a Giuseppe Marchesano (5.551 voti) che sbaragliava il suo
avversario Cesare Gangitano (3.886 voti di preferenze).
Entrambi erano nelle grazie di contrapposti capi elettori
racalmutesi. Questo binomio MARCHESANO-GANGITANO mi risuona
nelle orecchie per averlo sentito tante volte scandito in
famiglia. E abbiamo visto che al MUTUO SOCCORSO Gangitano
aveva simpatie negli esponenti del momento. !
Continuando a consultare i verbali, cogliamo un'eco di quei
tempi difficili. Il 21 marzo del 1920 ®viene approvata
all'unanimit…¯ la proposta di far ®sorgere la Cooperativa di
consumo.¯ A tal proposito si elegge una commissione composta
dai signori:®Comm. Angelo Nalbone, avv. Emmanuele Cavallaro,
avv. Vincenzo Vella, Mattina Gaetano, Comm. dott. Bartolotta
Giuseppe, Sciascia Giuseppe di Giuseppe, Alfieri Salvatore,
Sferrazza Carmelo, Morreale Salvatore, Volpe Calogero, Tinebra
Baldassare, Vincenzo Burruano Alfano.¯ Compito di quei signori
era quello di compilare ®statuto e regolamento di detta
cooperativa¯. Di quella cooperativa noi non sappiamo altro. Ci
incuriosisce l'assortimento di personalit…, uomini ed
indirizzi politici non proprio bene amalgamato che si annida
nella cennata commissione. Per ben comprendere quel che
diciamo, ci permettiamo di riportare _fedelmente_ i rapporti
di polizia e prefetizi di eventi clamorosi avvenuti
nell'agosto del 1920 in Racalmuto. Taluni dei personaggi della
istituenda cooperativa racalmutese vi sono additati con nome e
cognome e per partecipazione diretta o per ispirazione occulta
di un sommovimento di popolo, alla cui testa rinveniamo alcune
celeberrime figure femminili del paese. Non se ne voglia al
povero cronista se ha avuto la ventura di riesumare antiche
carte del Ministero degli Interni. Quel che riportiamo Š
leggibile nell'Archivio Centrale dello Stato (cfr. MI-1920
busta n. 89). Del resto trattasi di episodi simpatici ed
esaltanti. Gli eredi, possono comunque esserne, oggi, fieri.
Erano pur sempre dei protagonisti. E di veramente infamante -
a distanza di tanto tempo - non Š rinvenible alcunch‚. !!
Le avvisaglie della rivolta d'estate della popolazione
racalmutese si hanno in un diffuso malcontento degli zolfatai.
Il telegramma prefettizio n. 4113 dell'8 luglio 1919 informa
il Ministero dell'Interno che ®in Racalmuto centro minerario
tutti zolfatai scioperarono scopo protesta contro caro-viveri
ed iniziarono dimostrazione tosto sedata pronto intervento
quel funzionario. Seguito promessa attuazione nuovo calmiere
scioperanti si sciolsero.¯ L'anno dopo, la faccenda si
complica. Per tre giorni (dal 14 al 17 luglio 1920) si hanno -
precisa un telegramma della solita prefettura agrigentina -
®dimostrazioni ostili amministrazione comunale Racalmuto,
togliendosi a pretesto insufficienza e cattiva distribuzione
sfarinati. Pro sindaco e giunta comunale cedendo intimazione
folla tumultuante ha rassegnato dimissioni. Nomina R.
Commissario imponesi perci• anche come mezzo calmare gli
animi. Non avendo assolutamente come provvedere ho delegato
funzioni commissario prefettizio al V. Commissario di P.S.
Allisio Carlo gi… mandato in luogo finch‚ non sia possibile
sostituirlo. Pregasi ratificare. Prefetto Nannetti¯. !
Vi Š subito un altro dispaccio al Ministero per segnalare che
proprio quel diciassette luglio del 1920 una ®colonna di circa
tremila dimostranti tent• di saccheggiare e incendiare
magazzino fave comm. Narbone (sic!) un maggiorente
dell'amministrazione comunale¯. Il prefetto Nannetti soggiunge
di avere chiesto al ®Comm. Mori <che> sia col… <cioŠ a
Racalmuto> inviato oggi stesso parte nucleo carabinieri
servizio rinforzo¯. La faccenda ha un corso che indispettisce
l'on. Abisso. Il Ministero chiede una prima delucidazione al
prefetto di Girgenti che tra l'amaro ed il velenoso cos
replica il 19 luglio: ®on. Abisso che prima era un mio non
desiderato laudatore sotto tutti i rapporti, oggi, per suo
tornaconto politico, pare abbia cambiato giudizio <...> <E
tanto perch‚ a Racalmuto> procedono accertamenti con arresto
responsabili, ci• che non si vorrebbe dai partigiani on.
Abisso, militanti partito avverso amministrazione comunale,
contro cui disordini furono promossi sotto pretesto deficienza
servizi approvvigionamento per i quali purtroppo si attraversa
un periodo di difficolt… non avendosi rifornimento stabile e
non riuscendo che, a stento, con grano requisito di produzione
locale, soddisfare giornalmente bisogni popolazione.¯ !
I partigiani del'on. Abisso, avversari del Nalbone ed altri
componenti dell'amministrazione comunale, erano personaggi
eccellenti nella scena politica e sociale di Racalmuto. L'on.
Abisso, per difenderli, lancia un'interrogazione parlamentare,
a risposta scritta, il 7 agosto del 1920. Il prefetto Š
costretto a difendersi. L'iniziale sicumera scema ed ora
chiarisce che ®V. Commissario Micucci fu da me fatto
sostituire con Allisio e Mazzora perch‚ Pro Sindaco Racalmuto
era fisso nell'idea che funzionario fosse stato influenzato
dai suoi avversari, circostanza questa che dimostra
infondatezza accusa on. Abisso. Quanto al tenente presidente
gruppo requisizione, egli ha affermato non aver mai detto le
parole
attribuitegli da commissione zolfatai presentatasi 15 dec.
mese a quell'ufficio p.s.- Ha pure affermato non avere mai
ricevuto denunzie per vendite clandestine di grano a prezzi
superiori ai prescritti.¯ Certo, l'on. Abisso era stato
perentorio e sferzante nella sua interrogazione parlamentare,
preludendo allo stle della sua successiva avventura fascista,
che, invero, sar… alquanto controversa, pi— che altro a motivo
della sfuggente figura di un suo congiunto, il farmacista
Frisia. !
L'onorevole voleva sapere, senza mezzi termini, quali
provvedimenti intendeva prendere il Ministero ®contro quei
funzionari che nel loro impudente partigiano contegno
<avevano> provocato gravi tumulti nel comune di Racalmuto¯. La
cronistoria di quei gravi tumulti possiamo 'gustarla'
rispolverando i documenti ministeriali. !
_Telegramma 10417 da Girgenti 5.8.920: partenza ore 21.45
arrivo 6 1,30 - Min. Interni_ !
®Dal prefetto di Catania Š stato trasmesso telegramma ieri di
codesto Ministero 17583 relativo interrogazione On. Abisso
contro contegno funzionari ai quali imputa tumulti
verificatisi Racalmuto dal 14 al 16 decorso luglio. - Premesso
che disordini Racalmuto ebbero inizio improvvisamente e che
malcontento per deficienza approvvigionamento serv per
pretesto avversari amministrazione comunale per abbatterla
costringendo pro-sindaco dott. ALAIMO a dimettersi, escludo
che unico funzionario in luogo Domenico Micucci all'inizio dei
disordini e gli altri V. Commissario Allisio Carlo e dott.
Marzani Francesco, col… mandati giorno 15 per sostituirlo
perch‚ pro-sindaco ne dimostr• convenienza, abbiano provocato
essi i tumulti. Devesi anzi ai funzionari P.S. se i disordini
furono arginati e vinti senza conseguenze per le persone.¯ !
Segue 'dettagliata' del 23. !
®Aggiungo per quel conto che dovesse farsene e allo scopo di
essere il pi— possibilmente preciso su ogni circostanza che il
15 luglio Commissione zolfatari, contadini ed operai
presentossi ufficio P.S. Racalmuto reclamando sostituzione
tenente quel gruppo requisizione cereali che dicevano non aver
dato corso denuncia avuta vendita grano prezzo lire 170 al
quintale e che alle rimostranze popolazione avrebbe risposto
"mangiate patate". In proposito riferii subito presidente
Commissione Provinciale requisizione per provvedimenti caso.
Presidente dispose inchiesta ma ancora non conoscesi risultato
che perci• riservomi comunicare avendo fatto speciale
sollecitazione. - Prefetto Nannetti -.¯ !!
In contemporanea, la Prefettura di Girgenti ragguaglia il
Ministero su quelli che definisce 'disordini di Racalmuto'.
Eccone, con puntuale fedelt…, il testo, che ad alcuni
racalmutesi pu• ancor oggi tornare sgradito. !
®Trascrivo - esordisce il prefetto Nannetti - il rapporto
presentatomi da quel V. Commissario di P.S. "Con riferimento a
precedente corrispondenza telegrafica, pregiomi riferire alla
S.V. Ill.ma che in questo Comune serpeggiava un forte
malcontento per la deficienza degli sfarinati. !
®"La mattina del 14 corrente un gruppo di circa 300 persone,
all'arrivo di due autocarri carichi di pasta, li circondavano
per impedire che la pasta venisse depositata nel magazzino
consorziale per tema di possibili sottrazioni. Intervenuto il
V. Commissario sig. Domenico Micucci, detta pasta venne
depositata in questo ufficio di P.S. !
®"Nel frattempo si raccolsero circa 200 persone, che,
precedute dalla bandiera nazionale, si avviarono presso
l'abitazione del pro-sindaco con grida di abbasso, reclamando
le di lui dimissioni. !
®"Contro l'abitazione del pro-sindaco vennero lanciati sassi
che frantumarono i vetri di tutte le invetriate. !
®"Per•, per l'intervento del V. Commissario Sig. Micucci, la
folla desistette da altre violenze e si diresse verso la casa
comunale con minaccia di saccheggiarla se il pro-sindaco non
si fosse dimesso. !
®"Poco dopo il dott. Alaimo fece sapere che egli aveva gi…
presentate le proprie dimissioni e la folla ritorn• in piazza
continuando a protestare per la scarsa distribuzione degli
sfarinati. Indi, merc‚ l'esortazione del predetto funzionario,
i dimostranti si sciolsero. !
®"Il quindici successivo, si ebbe altro tentativo di
dimostrazione, che, senza incidenti, venne sciolta. !
®"La sera del 16, alle ore 20 e 15, essendosi ad arte
propalata la notizia che l'ill.mo signor Prefetto non aveva
accettate le dimissioni del pro-sindaco e trattenuto a
Girgenti, in segno di punizione, il V. Commissario sig.
Micucci, in Piazza Umberto 1ø s'improvvis• una dimostrazione
con grida 'Abbasso l'amministrazione comunale!', e per
l'abolizione del tesseramento al mulino per la macinazione del
grano. I dimostranti percorsero la Via Garibaldi, frantumando
molti vetri delle abitazioni private, non esclusi quelli di
quell'Ufficio di P.S.; e mentre lo scrivente parlamentava con
il Presidente del gruppo della requisizione grano, sig.
Tenente Veniero Giuseppe, per un componimento conforme ai
desiderata della popolazione, parte dei dimostranti si avvi•
alla casa del comm. sig. Angelo NALBONE e, quivi, dopo avergli
frantumato tutti i vetri, scassinarono la porta di un
magazzino sottostante all'abitazione dello stesso e vi
appiccarono incendio, per cui, il comm. Nalbone, per
richiamare l'attenzione della forza, cominci• a sparare colpi
d'arma da fuoco. !
®"Recatomi sul posto con i pochi militari dell'arma presenti,
dopo aver subito fugati i dimostranti, mi diedi con l'ausilio
anche dei vicini di casa Nalbone, a fare opera di spegnimento.
Durante le quali operazioni i dimostranti si riversarono verso
l'abitazione del pro-sindaco, ove, oltre di avergli frantumato
altri pochi vetri rimasti intatti il giorno avanti, gli
devastarono la villetta prospiciente all'abitazione, gli
abbatterono parte della ringhiera di ferro che cingeva la
villetta dalla parte della strada e tutta quella laterale che
divide la villetta dal cortile d'ingresso. Tentarono pure di
forzare il portone di entrata, di scassinare la porta del
magazzino con cereali e quella della cantina, che
resistettero, rubandogli due paia di colombi, cagionandogli un
danno complessivo di L. 2.000.- !
®"Durante tale vandalismo il Prosindaco cominci• a sparare
colpi d'arma da fuoco per
fare ivi accorrere la forza in di lui
soccorso, ed in seguito ai quali colpi mi recai subito in
luogo con i militari dell'arma, ma il furore popolare aveva
gi… compiuto la sua opera, e, dopo non pochi superati stenti
si riusc a fare gradatamente allontanare la folla. !
®"Dalle indagini successivamente svolte si Š potuto stabilire
che la causale dei disordini non Š stato solamente il
malcontento per la deficienza degli sfarinati ma l'influenza
politico-amministrativa locale dei maggiorenti del partito
contrario, per rovesciare l'amministrazione comunale. !
®"Accertata la responsabilit… degli esecutori dei lamentati
danneggiamenti, si Š proceduto all'arresto di Macaluso
Leonardo di Calogero, di Rizzo Eduardo fu Vincenzo, di Rizzo
Francesca di Pietro, di Ippolito Stefana di Gaetano, di
Scibetta Luigia fu Luigi e Ansaldo Giovanna fu Mariano. E
denunciati, per la loro irreperibilit…, i nominati Grego
Giuseppe di Vincenzo, Cacciato Pietro d'Ignoti, Chiodo
Giuseppe fu Calogero, Campanella Salvatore fu Antonio, Cino
Francesco fu Calogero, fratelli Giuseppe e Luigi Lo Bue e
Giuseppe Castelli d'Ignoti, siccome tutti esecutori materiali;
e denunciati inoltre per istigazione il comm. Giuseppe
Bartolotta fu Luigi, l'avv. Emmanuele Cavallaro fu Felice,
Luigi Messana di Emilio, Alfonso Vinci di Giuseppe, Nicolo'
Sferrazza di Carmelo, Nestore Falletto fu Luigi, Francesco
Caratozzolo fu Felice e l'avv. Calogero Picone Chiodo fu
Giuseppe". Il Prefetto Nannetti.¯ !!!
Quelle suffragette in formato paesano e racalmutese destano la
nostra pi— viva simpatia. Alla testa di quel codazzo
manzoniano, tutto preso dal pane e la farina per la
popolazione, erano donne fiere, irrituali, imperiose,
ardenti e passionarie. Ombre fluttuanti nelle memorie della
nostra infanzia. Annidda la Pisciara o Carmela l'Acqualora
erano come loro se non loro. In una Racalmuto maschilista,
prevenuta contro le donne, un p• codina, quegli esempi di
ribellismo femminile sono eccezioni, ma pur sempre
casi di ammirevole ribellismo. !!
Il 18 aprile 1920, il Mutuo Soccorso aveva avuto anche un
momento di simpatie socialiste. Ci•, per merito del Vice
Presidente Giuseppe SCIASCIA. In una seduta consiliare,
sovraccarica di lavoro ed alquanto disordinata, inopinatamente
il sig. Sciascia Giuseppe di Giuseppe propone di abbonare il
circolo all'®AVANTI!¯. Il Presidente (ricopriva allora quella
carica il sig. Restivo Pantalone Salvatore, un benpensante con
nessuna simpatia socialista) ®propone di respingere la
proposta avendo scopo di sovvertimento della Societ…¯. Le
votazioni d…nno, per•, torto al Restivo Pantalone: ®su nove
aventi diritto al voto, viene approvato l'abbonamento con voti
sei contro tre¯. Non Š comunque nelle intenzioni dello
Sciascia stravincere o dare troppo peso politico all'episodio.
Questi fa verbalizzare che ®tiene a dichiarare che,
contrariamente all'allusione fatta dal Presidente nel ritenere
che l'abbonamento al giornale Avanti sia fatto nell'esclusivo
interesse di sovvertimento della nostra societ…, ha creduto
<invece> sottoporre all'approvazione del Consiglio
l'abbonamento in parola per scopo soltanto istruttivo e
per allargare le cognizioni culturali della societ….¯ Ancor
pi— contrario a quel vezzo socialista il controllo Vincenzo
Tinebra. Ma questi non pu• votare. Si attacca allora
all'espediente di rimettere la decizione all'assemblea
®trattandosi di un giornale con scopi rivoluzionari e
sovversivi¯. Ma il V. Presidente si oppone perch‚ ®ci• non Š
competenza dell'assemblea¯. Il consiglio Š d'accordo col V.
Presidente. !!
La faccenda ha un seguito: il Presidente Restivo Pantalone Š
uomo d'onore e, quindi, si dimette dalla carica. Porta a scusa
di essere stato trattato ®con poca cordialit…
dall'amministrazione¯.
Tante insistenze e
la smentita per il tramite di una commissione non valsero a
farlo desistere da quelle dimissioni. Ci• agevola
il Vice Giuseppe SCIASCIA, che finisce col diventare il numero
uno del circolo. Segue il Restivo Pantalone nelle
dimissioni anche il controllo Vincenzo Tinebra, che peraltro
gli era 'congiunto'. !
La vicepresidenza SCIASCIA dura, ad ogni buon conto, lo spazio
di un mattino. Non ci vien detto neppure perch‚: le sue
dimissioni vengono approvate all'unanimit… il giorno 27 maggio
1920. In seconda convocazione, annota il segretario Giuseppe
Collura. Subentra nella presidenza Giovanni FANTAUZZO. !
Ma son ben altre le preoccupazioni insorgenti.
Scoppia una controversia con il padrone di casa Iacono che
perdurer… per tanto tempo e con risvolti giudiziari. Il 2
giugno 1920 una commissione - composta da Gaetano Mattina,
Calogero Volpe, Giovanni Fantauzzo e presieduta dall'avv.
Giuseppe Giudice - si reca a Girgenti per ®consiglio sullo
sfratto casa¯. !
Durante i torbidi di quell'estate, i verbali, pudicamente,
tacciono. Riemergomo il 1ø ottobre per ammettere a socio un
personaggio di rilievo, allora giovanissimo, l'avv. Carmelo
BURRUANO. Avr…, dopo, l'incarico di interessarsi dello
sfratto. Non si dimostrer… molto solerte e il circolo si
rivolger… ad altro legale. Se l'avv. Burruano aveva mire
egemoniche sul circolo, queste andarono sicuramente deluse.
Non ebbe mai, come abbiamo gi… notato, incarichi direttivi o
rappresentativi in seno al consiglio. !!
L'anno 1921 si apre con una nuova amministrazione, stavolta
tutta conservatrice ed antisocialista. Vi sono tagli persino
dittatoriali. Ne Š alfieri un personaggio insospettabile sotto
tale veste: IGNAZIO INFANTINO. !!
p
xk ^RESTAURAZIONE - GLI ALBORI DEL FASCISMO^ !!!!
Viene strappata mezza pagina del libro dei verbali. La
calligrafia si fa rototondeggiante, linda, precisa. Lo stile Š
curato. Col 31 gennaio 1921, inizia una nuova epoca al
circolo. Contrassegna la restaurazione il nuovo presidente
Ignazio Infantino. La sua amministrazione era stata eletta
sulla base di una lista che, per la prima volta, viene
propagandata su fogli dattiloscritti. Il Vice Presidente Š la
notoria figura di Baldassare Tinebra. Il vecchio e
antisocialista presidente dimissionario Salvatore Restivo
Pantalone accetta, ora, di retrocedere al grado di cassiere,
pur di essere presente nell'opera di recupero conservatore del
Mutuo Soccorso. Tra i consiglieri notiamo personalit… come
Casuccio Salvatore di Calogero o Rosina Salvatore. Calogero
Volpe e Vincenzo Tinebra gradiscono la carica di 'controlli'.
A portabandiera vengono chiamati Giuseppe Fantauzzo ed Angelo
Collura. !
La verbalizzazione della prima seduta del nuovo corso val la
pena di riportarla pressoch‚ integralmente. !
®Il presidente, visto il numero legale degli intervenuti,
dichiara aperta la seduta e delibera quanto appresso: !
®1ø La Presidenza con l'accordo unanime degli intervenuti,
ritenuto che il voto a Vice Segretario era attribuito al
signor ScimŠ Chiodo Giuseppe di Carmelo, perch‚ egli era il
candidato proposto dalla lista di opposizione a quella
ufficiale, lo proclama a Vice Segretario di questo Sodalizio
ad unanimit…. !
®2ø Il consiglio Direttivo ad unanimit…, compresi i controlli
aventi diritto di voto, ritenuto che il giornale _L'AVANTI_
non risponde alle esigenze delle istituzioni costituzionali,
che reggono il nostro Sodalizio, propone la soppressione di
detto giornale _L'AVANTI_, ed ad unanimit… si delibera la
soppressione, dando mandato al Presidente di sopprimere detto
giornale, scrivendo al Direttore di detto giornale, di non pi—
spedire il detto giornale ad onta di essere pagato
anticipatamente. !
®3ø Dietro proposta del Presidente, di potere avere la
distribuzione della farina, dello zucchero, ed altro che si
appartiene al tesseramento dei soci del nostro sodalizio, il
consiglio unanime, nonch‚ tutti coloro aventi diritto al voto,
d… facolt… al Presidente di fare le pratiche col Sindaco del
nostro Comune o con chi di diritto inerente alla desiderata. !
®4ø Sempre con l'armonioso accordo e con l'unanimit… del voto,
si d… incarico speciale al signor VOLPE Calogero, controllo
del nostro sodalizio, come presidente di una commissione
scelta a suo piacere, la quale avr… l'intiera responsabilit…
di quanto potrebbe accadere, in occasione del divertimento con
suono e ballo, che in atto si delibera per la sera di Domenica
giorno sei corrente e giorno otto, ultima sera, di Carnevale. !
®A tal uopo si delibera ad unanimit…, la somma di lire Cento,
sotto l'assoluta direzione del detto signor Volpe Calogero,
coadiuvato dal segretario Martorelli Giuseppe e dalla
Presidenza.¯ !
Feste, farina e ....forca al giornale socialista L'AVANTI:
coacervo repressivo non nuovo. Il buon Infantino e soci, come
una primordiale corte costituzionale, 'sopprimono' un
quotidiano che valutano contrario ®alle esigenze delle
istituzioni costituzionali¯. Parole altosonanti per un gesto
di intolleranza prefascista. Ma tanto non dissolve lo stato di
miseria della popolazione. Si chiedono farina e zucchero al
Sindaco: una contropartita, forse, per il suggerito atto
liberticida. Come sempre, nella storia. !
Per di pi—, Š Carnevale. Suono e ballo e lire Cento di
sovvenzione a carico delle casse del Circolo. !
Per obiettivit…, va segnalato che quello Š un episodio
eccezionalissimo nella vita del Mutuo Soccorso. Dopo qualche
tempo, INFANTINO non trova molto credito e spazio nel circolo.
Indispettito, si dimetter… da l a pochi anni dopo. Nessun
rimpianto per lui: le sue dimissioni verrano accettate
nell'indifferenza. !
La gestione del ventuno si costella di tanti atti autoritari.
Al socio Alfieri Salvatore che presenta una 'protesta' il 6
marzo del '21, si contrappone un perentorio rigetto ®per vizio
di forma e perch‚ non risponde all'art. 49 dello Statuto¯. Al
cronista non viene data neppure l'opportunit… di conoscere i
dati di fatto. Il cav. avv. Emanuele Cavallaro lascia il
sodalizio. Il solito sig. Alfieri Salvatore osa ®rappresentare
la societ… nella riunione del Patronato Scolastico, senza
delega alcuna del Presidente in vigore¯. Viene coinvolto il
signor CARATOZZOLO Francesco. A dire dell'Alfieri, era stato
questi, quando presidente, a conferirgli la delega. Alfieri e
Caratozzolo debbono discolparsi il 5 aprile 1921.Assicurato il
Presidente che loro ®non lo fecero affatto per lenire la <di
lui> autorit…¯ e dopo aver fatto ®ampia dichiarazione di
essere rispettosi e ubbidienti ai regolamenti sociali¯,
ottengono il perdono. L'incidente si chiude ®per l'amore della
concordia e fratellanza fra i soci tutti¯. !
Anche il socio Giuseppe Collura incappa nelle censure
dell'amministrazione. L'Infantino relaziona: ®egli commise un
atto poco decente verso la presidenza tutta, usando le frasi
'ZARRISMO' e 'IMPERIALISMO'¯. La verit… ovviamente offende. Il
Collura viene chiamato a discolparsi (il 18 aprile 1921).
®Avuta la parola, accerta <per accetta, n.d.r.> l'accusa
fattagli , non potendo smentire. Chiede scusa all'intero
Consiglio Direttivo, dichiarando che lo disse istigato e in un
momento di scatto sempre pel giornale AVANTI.¯ Di fronte a
tanta sincerit… e a tale sottomissione, il consiglio Direttivo
si concede longanimit…: ®accetta ad unanimit… la schietta
rivelazione del socio Collura e sempre per l'amore e la pace
tra i soci tutti, delibera di dare al suddetto Collura per
come d… in seduta stante, un semplice ammonimento, acciocch‚
sparisca dalla mente del medesimo la impressione fattasi che
l'Amministrazione in atto in vigore agisce con Zarrismo e
Imperialismo, ma bens con zelo e magnanimit… fraterna¯. !
V'Š un seguito alla seduta. ®Indi licenziato il socio Collura,
il presiidente fece osservare che ebbe l'invito di far parte
al Comitato per la prossima festa Di Maria Santissima del
Monte e quindi chiede al consiglio se deve accettare...¯ Il
Consiglio Š unanime nell'accordargli quella fiducia e quel
mandato. Gi…! Ordine e religione sono i segni dei nuovi tempi.!!
Spira l'anno del rigore. Si Š ancora in tempo per dare
incarico al Cassiere di ®rinnovare l'abbonamento del giornale
L'ASINO e della Illustrazione Italiana.¯ V'Š maretta. Appena
proposta la nuova amministrazione (presidente SCIME' Carmelo e
V. Presidente SCHILLACI VENTURA Carmelo) sei membri si
dimettono.Sono: Caratozzolo Francesco, Alfieri Salvatore,
Sciascia Michele, Patti Santo, Tinebra Giovanni e Schillaci
Ventura Carmelo. Verbalmente si dimettono, anche Calogero
Volpe e Luigi Franco. Il Consiglio non se ne preoccupa pi— di
tanto. ®Delibera di scrivere accanto ai loro nomi la parola
_dimissionario_ restando cos consapevole tutti i soci¯(Sic!).!
E' il 18 gennaio del 1922. Si elegge un consiglio, in parte
diverso da quello proposto dall'amministrazione uscente. La
prima seduta del nuovo organo consiliare avviene il 20
febbraio. Come vice presidente era stato eletto Clemente
Messana che, per•, si dimette. Il 23 febbraio si decide di non
fare alcuna festa per il carnevale ®per ragioni della crisi
zolfifera¯. Dal 23 luglio 1922 le delibere saltano al 6
dicembre 1922. Ignoriamo, dunque, cosa avvenne nel circolo in
concomitanza con lo storico 28 ottobre di quell'anno, e cioŠ
con l'avvento del fascismo. E dire che quella sar… data
importante per il Mutuo Soccorso che, in pieno fascismo, dovr…
cambiare i connotati e chiamarsi ®DOPOLAVORO XXVIII OTTOBRE¯.
Dovranno per• ancora passare diciassette anni. !!
Nei primi anni del fascismo, la vita del circolo scorre
tranquilla e piuttosto anonima. Il 2 gennaio del 1925 si
accettano le dimissioni da socio del signor Infantino Ignazio.!
Gli si fa anche il torto di cancellarlo da socio ®per
inadempimento pagamento del bimestre Novembre-Dicembre 1924,
come ne aveva obbligo essendo lo stesso dimissionario con
lettera 30 novembre 1924¯. Un p• eccessivo, a dire il vero. !
Nel maggio del 1925, il salario del cameriere viene aumentato
di L. 10 al mese e raggiunge le lire 120. !
Qualche segno dell'avvento del regime fascista si ha nel 1926.
Il giorno 11 dicembre si verbalizza l'approvazione
dell'abbonamento al giornale IL POPOLO D'ITALIA dismettendo
la compera del giornale SICILIA NUOVA. Durante la discussione
il Consigliere Luigi VELLA si allontana, intuibilmente per
dissenso. Infuria la controversia con Iacono, il proprietario
dei locali. Nel marzo del 1927 si decide la parcella dell'avv.
Salvago. !
I verbali dell'anno 1929 esordiscono con una novit…. La data Š
ora agghindata con l'indicazione dell'anno della volgente era
fascista. La seduta del 26 gennaio cade nel VII anno del
fascismo.. E riguarda la nomina di una commissione per le
feste di carnevale. !
Il 28 maggio 1929 si paga una nota a Collura Alfonso per la
fornitura di ®2 mobilucci in mogano con specchi e lastre di
marmo¯. Si ha la forza per rifiutare l'abbonamento al giornale
L'Aquila, nonostante la richiesta promani dalla casa dei
Balilla di Agrigento (5 novembre 1929). Ma per il matrimonio
del principe di Piemonte, ®ad unanimit… il consiglio stanzia
la somma di lire trecento¯ (2 gennaio 1930). !
Il 10 maggio 1930 (anno VIII) ®il presidente mette a voti
segreti col sistema delle fagiole, per il prelevamento della
somma per pagare le tessere agli iscritti del circolo
all'O.N.D. oppure pagare personalmente l'iscritto. Visto il
risultato ad unanimit… di voti, approva il prelevamento della
somma dal fondo di cassa e l'iscrizione a corpo.¯
L'omologazione fascista si Š dunque consumata. Presidente Š
Salvatore Mattina fu Gaetano. Segretario: Collura Alfonso.Era
arrivata una circolare mandata dal Podest…, con cui si esigeva
l'iscrizione del circolo all'Opera nazionale Dopolavoro. I
tempi della libert… di associazione erano definitivamente
tramontati. L'assenso era d'obbligo. !
Nel luglio successivo il circolo pu•, per compenso, venire
incontro ai soci che tanto desiderano una radio. Ad unanimit…
si decide di 'acquistarla incondizionatamente'. In quel torno
di tempo, il vice presidente Š Carmelo Schillaci Ventura,
degna persona, che ricordiamo con affetto. !
Per far parte del circolo, la tassa di entrata sale ora a
L.50. Col nuovo anno, occore una commissione per 'manovrare la
radio'. L'audizione Š limitata da mezzogiorno alle 13,30 e
dal tardo pomeriggio fino alle 22,30. !
Qualche segno di vivacit… irrequieta lo d… il solito Angelo
Collura che, sebbene vice presidente (o forse appunto per
questo), ®la sera del 25/26 (dicembre 1931) si presentava
nell'abitazione del cameriere per prelevare la chiave del
circolo; la quale, si tratteneva con persone per divertimento.
Il presidente (Calogero Mattina) mette a votazione segreta
circa il provvedimento se doveva stabilire la punizione il
Consiglio oppure l'assemblea generale dei soci¯. Si propende
per la competenza del Consiglio. Il Collura subisce un mese di
allontanamento. Due giorni di mancata paga vengono inflitti,
pure, all'incolpevole cameriere. Non doveva eseguire gli
ordine del Vice Presidente. Una pretesa eccessiva, ci pare. !
Raffaele Morreale, portabandiera, non ha voglia di portare il
vessillo del circolo ®in occasione della venuta delle truppe
militari¯. Il 4 agosto 1932, gli viene tolta la carica.
Carmelo Guarnieri Š il suo sostituto. !
Le cariche sociali cessano di essere affidate a libere
elezioni. ®Ritenuto che la nuova amministrazione - viene
verbalizzato, con contorta prosa, il 9 dicembre 1932 - sar…
approvata prima della fine del c.m. per ordine del Commissario
Comunale ddel'O.N.D. sig. Mattina prof. Giuseppe, ed in esito
alla circolare n. 8 dell'8 c.m.¯ al consiglio non rimane altro
che procedere ad una commissione consultiva, incaricata di
segnalare nominativi graditi. !
Il fascismo che in Racalmuto aveva visto i suoi albori per
opera di Agostino Puma e dei suoi congiunti Burruano (in
ispecie l'avv. Salvatore e suo fratello Carmelo), era passato
poi sotto l'egida del farmacista Enrico Macaluso. Al Ministero
degli Interni figurava, nel 1926, il seguente stato maggiore
(cfr. A.C.S. - MI - PS - 1926, b. 107): !
- segretario politico: MACALUSO dott. Enrico; !
- segretario amministrativo: MATTINA prof. Giuseppe; !
- presidente assemblea: MENDOLA cav. dott. Michele; !
- membri: BRUCCULERI LUCA Giuseppe; !
@@@@@@@@@ CAVALLARO avv. Baldassare; !
@@@@@@@@@ CAVALLARO Oreste; !
@@@@@@@@@ ROSINA FILI' Carmelo; !
@@@@@@@@@ VINCI dott. Achille; !
@@@@@@@@@ MARTORANA prof. Placido; !
@@@@@@@@@ SCIASCIA Giuseppe. !!
Altri dati: risulta una scheda sulla costituzione della
Sezione del Fascio di Racalmuto. Essa venne costituita il 29
novembre 1925 con il titolo 'SEZIONE FASCISTA RACALMUTO'. !
Enrico Macaluso assurger… alla carica di podest…. Lo
ritroviamo in tale veste in una controversia relativa alla
miniera di Gibillini che si ebbe a dirimere il 7 gennaio 1928.
Gli echi giungono a Roma, per il tramite del prefetto di
Agrigento (cfr. A.C.S. - MI - 1928 b. 170). !
Enrico Macaluso sar… un protettore, tra gli altri, del Mutuo
Soccorso. A lui si deve se il circolo potŠ usufruire dei
locali tradizionali che il proprietario Iacono voleva liberi
ad ogni costo. !!!!
p
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