Avviso ai navigantis
Stanotte, curiosando nella bacheca di mia cugina Marianna Saccomando vi ho trovato varie e belle e soprattutto significative foto di Racalmuto. Mia cugina di questi tempi è ricoverata in clinica per una rottura del femore e ad una certa età (ha un paio di anni più di me che ora posso dire di averne 80 anche se devo campare ancora sei mesi per raggiungere questo non ambito traguardo) ad una certa età dicevamo le rottura del femore è di complicata guarigione. Ma mia cugina, temperamento coriaceo già sta superando il preoccupante inceppo come mostrano alcune foto in bacheca. Mia cugina è personalità poliedrica. Figlia di Vincenzo Saccomando, racalmutese, e di Sarina Rizzo (Paparanni), emigrati entrambi a Buffalo negli Stati Uniti, è un tipico esempio di come si possa in America emergere pur essendo figli di italo-americani, anzi di emigranti siciliani che agli esordi non ebbero vita facile nella terra della Statua della Libertà. Mia cugina Marianna (Maryann se non scrivo male, per gli americani) è personalità di spicco nella grande comunità di Buffalo, giudice, presidentessa di fondazioni culturali e musicali, gode d prestigio e di autorevolezza. Anche lei come me è nipote di quel Calogero Saccomando accreditato primo presidente dell'Azione Cattolica di Racalmuto (mi permetterò di apporre alcuni ritocchi storici all'accreditamento ecclesiastico di Mons. De Gregorio). E lo è a maggior titolo rispetto a me, poiché il padre, una tetragona figura di emigrante racalmutese in America, è figlio germano di mastru Jacumu Saccumannu, pregevole artigiano della lavorazione del ferro con bottega (allora) in via Anime Sante di Racalmuto. Mia madre invece, Rosa Saccomando era sorella di Calogero solo per parte di padre.
Le foto che ho ripreso da Buffalo relative a Racalmuto non so da dove provegono e se addirittura sono state già pubblicate nei vari blog che meritevolmente cercano di imporre all'attenzione del mondo la grande malia dei caratteristici sguarci
idi questo nostro paese, Racamurto all'anagrafe, Regalpetra nella letteratura, e paese di Sciascia nella accettata oleografia biografica del grande scrittore delle Parrocchie di Regapepra. Altri allibramenti - che purtroppo affiorano - vorrei tanto che venissero cassati per insussistenza di prove.
Ho commesso plagio? Anche se sì non me ne importa un fico secco purché continui a crescere nel modo questa meraviglia per il più bel paese del mondo: RACALMUTO.
Stanotte, curiosando nella bacheca di mia cugina Marianna Saccomando vi ho trovato varie e belle e soprattutto significative foto di Racalmuto. Mia cugina di questi tempi è ricoverata in clinica per una rottura del femore e ad una certa età (ha un paio di anni più di me che ora posso dire di averne 80 anche se devo campare ancora sei mesi per raggiungere questo non ambito traguardo) ad una certa età dicevamo le rottura del femore è di complicata guarigione. Ma mia cugina, temperamento coriaceo già sta superando il preoccupante inceppo come mostrano alcune foto in bacheca. Mia cugina è personalità poliedrica. Figlia di Vincenzo Saccomando, racalmutese, e di Sarina Rizzo (Paparanni), emigrati entrambi a Buffalo negli Stati Uniti, è un tipico esempio di come si possa in America emergere pur essendo figli di italo-americani, anzi di emigranti siciliani che agli esordi non ebbero vita facile nella terra della Statua della Libertà. Mia cugina Marianna (Maryann se non scrivo male, per gli americani) è personalità di spicco nella grande comunità di Buffalo, giudice, presidentessa di fondazioni culturali e musicali, gode d prestigio e di autorevolezza. Anche lei come me è nipote di quel Calogero Saccomando accreditato primo presidente dell'Azione Cattolica di Racalmuto (mi permetterò di apporre alcuni ritocchi storici all'accreditamento ecclesiastico di Mons. De Gregorio). E lo è a maggior titolo rispetto a me, poiché il padre, una tetragona figura di emigrante racalmutese in America, è figlio germano di mastru Jacumu Saccumannu, pregevole artigiano della lavorazione del ferro con bottega (allora) in via Anime Sante di Racalmuto. Mia madre invece, Rosa Saccomando era sorella di Calogero solo per parte di padre.
Le foto che ho ripreso da Buffalo relative a Racalmuto non so da dove provegono e se addirittura sono state già pubblicate nei vari blog che meritevolmente cercano di imporre all'attenzione del mondo la grande malia dei caratteristici sguarci
idi questo nostro paese, Racamurto all'anagrafe, Regalpetra nella letteratura, e paese di Sciascia nella accettata oleografia biografica del grande scrittore delle Parrocchie di Regapepra. Altri allibramenti - che purtroppo affiorano - vorrei tanto che venissero cassati per insussistenza di prove.
Ho commesso plagio? Anche se sì non me ne importa un fico secco purché continui a crescere nel modo questa meraviglia per il più bel paese del mondo: RACALMUTO.
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