Dunque mons. De Gregorio parla di un circolo virtus a Racalmuto sin dal 1910. Padre Sferrazza S.J. nel r
iportare in nota notizie sulle carte di Mons. Casuccio ,conferma la data di costituzione del circolo nel 1910. Credo che tra il 1910 e il 1913 vi saranno stati altri presidenti quindi è alquanto azzardato dire che il primo presidente è stato mio zio "parrastru" Calogero Saccmando figlio del mastro ferraro Jacumu Saccumannu con bottega in via Anime Sante su a lu Carminu. Comunque resta significativa la locandina del circolo virtus del 1913.
Dobbiamo però convenire che il Circolo virtus non era circolo di Azione Cattolica.
Mons. De Gregorio ne precisa compiti, modalità, conformazione. Niente a che vedere con la celeberrima associazione cattolica giovanile che ha fatto la storia d'Italia.
Il circolo Virtus viene finalmente inquadrato in piena epoca fascista come ci attesta Mons. De Gregorio. Credo che lo storico di Cammarata abbia avuto tra le mani le carte di cui parla padre Sferrazza. Dove stanno queste carte? Se non sono state trafugate qui a Racalmuto dovrebbero stare all'Ignatianum a Messina. Procurarsele magari in fotocopia non sarebbe dunque una grande impresa E l'arano si svelerebbe de plano.
Io credo - ricordandomi certe sibilline espressioni dell'arc. Casuccio cui certo difettava il dono e della schiettezza - che il circolo nato e costituito nel 1910 a San Pasquale per iniziativa del tanto rinomato e venerato padre Chiarelli senior, sopravvissuto per decenni sempre sotto padre Chiarelli ma assistito - e non sempre in concordia - dal nuovo accentratore arciprete, il Casuccio appunto.
Mi parlava costui di una grande opposizione al regime fascista in difesa dell'Azione Cattolica. Riconosco tutti i pregi che volete a mons. Casuccio ma non il cuor di leone che occorre per lottare un regime dittatoriale. La faccenda molto semplicemente credo che sia andata così: quel circolo Virtus era anomalo. Il Fascismo voleva sopprimerlo. Mons. Casuccio cercò di resistere sino a che non vi fu lo storico accordo per cui quei circolo cattolico potè operare a condizione che si inquadrasse nelle nuove associazioni rionosute, ini questo caso l'Azione Cattolica Italiana (acronimo: ACI). Voler far passare per un continuum il circolo Virtus come circolo dell'Azione Cattolica mi pare una forzatura. I cento anni (dal 1910) si possono accordare al circolo Virtus ma solo come semplice circolo cattolico, ma non come circolo di Azione Cattolica.
Questo mio congetturare può venire spazzato via allorché dovessero reperirsi le carte Casuccio di cui allo Sferrazza gesuita. Ecco perché mi affascina la storia di Racalmuto, perché nulla è mai certo: è una corsa sfrenata all'insegna della contraddizione, quella di Sciascia per intenderci.
iportare in nota notizie sulle carte di Mons. Casuccio ,conferma la data di costituzione del circolo nel 1910. Credo che tra il 1910 e il 1913 vi saranno stati altri presidenti quindi è alquanto azzardato dire che il primo presidente è stato mio zio "parrastru" Calogero Saccmando figlio del mastro ferraro Jacumu Saccumannu con bottega in via Anime Sante su a lu Carminu. Comunque resta significativa la locandina del circolo virtus del 1913.
Dobbiamo però convenire che il Circolo virtus non era circolo di Azione Cattolica.
Mons. De Gregorio ne precisa compiti, modalità, conformazione. Niente a che vedere con la celeberrima associazione cattolica giovanile che ha fatto la storia d'Italia.
Il circolo Virtus viene finalmente inquadrato in piena epoca fascista come ci attesta Mons. De Gregorio. Credo che lo storico di Cammarata abbia avuto tra le mani le carte di cui parla padre Sferrazza. Dove stanno queste carte? Se non sono state trafugate qui a Racalmuto dovrebbero stare all'Ignatianum a Messina. Procurarsele magari in fotocopia non sarebbe dunque una grande impresa E l'arano si svelerebbe de plano.
Io credo - ricordandomi certe sibilline espressioni dell'arc. Casuccio cui certo difettava il dono e della schiettezza - che il circolo nato e costituito nel 1910 a San Pasquale per iniziativa del tanto rinomato e venerato padre Chiarelli senior, sopravvissuto per decenni sempre sotto padre Chiarelli ma assistito - e non sempre in concordia - dal nuovo accentratore arciprete, il Casuccio appunto.
Mi parlava costui di una grande opposizione al regime fascista in difesa dell'Azione Cattolica. Riconosco tutti i pregi che volete a mons. Casuccio ma non il cuor di leone che occorre per lottare un regime dittatoriale. La faccenda molto semplicemente credo che sia andata così: quel circolo Virtus era anomalo. Il Fascismo voleva sopprimerlo. Mons. Casuccio cercò di resistere sino a che non vi fu lo storico accordo per cui quei circolo cattolico potè operare a condizione che si inquadrasse nelle nuove associazioni rionosute, ini questo caso l'Azione Cattolica Italiana (acronimo: ACI). Voler far passare per un continuum il circolo Virtus come circolo dell'Azione Cattolica mi pare una forzatura. I cento anni (dal 1910) si possono accordare al circolo Virtus ma solo come semplice circolo cattolico, ma non come circolo di Azione Cattolica.
Questo mio congetturare può venire spazzato via allorché dovessero reperirsi le carte Casuccio di cui allo Sferrazza gesuita. Ecco perché mi affascina la storia di Racalmuto, perché nulla è mai certo: è una corsa sfrenata all'insegna della contraddizione, quella di Sciascia per intenderci.
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