AGLIANI pare che così chiamiamo a Racalmuto i lecci che residuano nelle calanche di tramontana del monte Castelluccio. I fiori maschili non so se hanno un nome in quel di Racalmuto. Il dottor Salvo, l'unico che detiene i forzieri di questo sapere, non ce lo dice o non risulta a me.
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. Il nome italico dovrebbe essere CORNETTA DONDOLINA di passaggio segnalata dal Salvo almeno nel testo in mio possesso ed ampiamente deliziosamente assennatamente illustrata dalla prof.ssa Maria Pia Calapà con villa in Vulcano.
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Il leccio
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Il leccio è una delle querce sempreverdi più comuni nel Mediterraneo, dove è diffuso lungo le coste e all'interno, nelle zone a clima mite.
Si caratterizza per la sua chioma fogliare molto estesa a forma di cupola che può raggiungere un altezza di circa 25 m. La sua corteccia è grigio-verde scura. Le foglie sono sempreverdi, quelle più giovani sono dentate e spinose ai margini, quelle più vecchie sono strette a margine intero. I fiori maschili sono rappresentati da amenti gialli che compaiono in giugno. Le ghiande allungate, verde chiaro, sono racchiuse in cupole squamose; maturano tra maggio e settembre.
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