Gentile direttore Egidio Terrana, mi sollevi da un'angoscia: i colpi di spillo di recente infertimi da COLPI DI SPILLO sono una sua invenzione giornalistica? Se l'ho chiamata per reazione grottesco mi riferivo a quei reperti archelogici paleocristiani e come adeguato aggettivo di chi nasce a Grotte mi si attaglia pure visto che un mio antenato Pietro Taverna lì nacque e da lì se ne sortì a metà del Settecento.
Mi dica chi si nasconde sotto quel nomignolo redazionale i cui parti fantasmatici di giornalistico sapore ricadono sotto la redazione di Malgrado Tutto e per tale via sotto la sua responsabilità quale direttore; ma lei ebbe un tempo a precisare ciò non signfica che ne condivida sempre il contenuto. E in quet'ultimo caso vedo rabbie di miei cugini di odorosi sapori e saperi e persino di un dormiente assessore per non palare del mio contrappositore archivistico il suteriano Gero Di Francesco.
Ma mi dica in tutta coscienza se davvero si possa dilatare il granguignolesco concionare ciceroniamente del Li Causi con la documentazione che un improvvido suo collaboratore crede persino atta ad infilzarmi finendo con l'infiltrarsi lui medesimo, allorché si mette a pubblicare uno stralcio del visitatore romano comm. Trani. Chissà poi perchè Li Causi parla di una ancora ignota relazione del generale Densa e finge di ignorare quella del civile Trani.
Diceva dunque i Li Causi pomposamente (ma il 18 aprile non era ancora arrivato, poi Togliatti lo mandò a quel paese):
"Ma è possibile che il Ministro Scelba si possa fidare di un uomo di cui si presume che conosca anche il passato? Lasciamo stare che Messana è nell'elenco dei criminali di guerra di una nazione vicina; questo può far piacere ad una parte della Camera, la quale pensa: "Va bene, è un massacratore; però, di stranieri!", ma Scelba come può ignorare che Messana ha iniziato la sua carriera facendo massacrare dei contadini siciliani? Il 9 ottobre del 1919, infatti, cadevano a Riesi più di sessanta contadini, di cui tredici morti: trucidati a freddo, sulla piazza, dove si svolgeva un comizio. I vecchi di quest'Aula ricorderanno come in quell'occasione il Ministero Nitti ordinò un'inchiesta mandando sul posto il generale dei carabinieri Densa, mentre la Magistratura iniziò un'inchiesta giudiziaria soprattutto per accertare le cause della morte misteriosa di un tenente di fanteria, che si rifiutò di eseguire l'ordine di far fuoco del Messana, che ne disapprovò apertamente la condotta, e che il giorno dopo fu assassinato.
Questi i precedenti del commendator Messana, noti al ministro dell'Interno. Ci troviamo, come vedete, di fronte ad un uomo che per istinto è contro il popolo, e trova, nei legami con i nemici del popolo, il modo di esercitare la professione di massacratore di contadini. Oggi, sfacciatamente, questo non può farlo, per quanto nel clima creatosi in Sicilia è possibile -- in Sicilia, terra dei "Vespri" -- che i poliziotti di Scelba, ministro siciliano, aggrediscano un pacifico corteo di donne che dimostrano contro il carovita."
Invero l'opaco Trani aveva scritto come voi stessi di Malgrado Tutto avete pubblicato:
Mi dica chi si nasconde sotto quel nomignolo redazionale i cui parti fantasmatici di giornalistico sapore ricadono sotto la redazione di Malgrado Tutto e per tale via sotto la sua responsabilità quale direttore; ma lei ebbe un tempo a precisare ciò non signfica che ne condivida sempre il contenuto. E in quet'ultimo caso vedo rabbie di miei cugini di odorosi sapori e saperi e persino di un dormiente assessore per non palare del mio contrappositore archivistico il suteriano Gero Di Francesco.
Ma mi dica in tutta coscienza se davvero si possa dilatare il granguignolesco concionare ciceroniamente del Li Causi con la documentazione che un improvvido suo collaboratore crede persino atta ad infilzarmi finendo con l'infiltrarsi lui medesimo, allorché si mette a pubblicare uno stralcio del visitatore romano comm. Trani. Chissà poi perchè Li Causi parla di una ancora ignota relazione del generale Densa e finge di ignorare quella del civile Trani.
Diceva dunque i Li Causi pomposamente (ma il 18 aprile non era ancora arrivato, poi Togliatti lo mandò a quel paese):
"Ma è possibile che il Ministro Scelba si possa fidare di un uomo di cui si presume che conosca anche il passato? Lasciamo stare che Messana è nell'elenco dei criminali di guerra di una nazione vicina; questo può far piacere ad una parte della Camera, la quale pensa: "Va bene, è un massacratore; però, di stranieri!", ma Scelba come può ignorare che Messana ha iniziato la sua carriera facendo massacrare dei contadini siciliani? Il 9 ottobre del 1919, infatti, cadevano a Riesi più di sessanta contadini, di cui tredici morti: trucidati a freddo, sulla piazza, dove si svolgeva un comizio. I vecchi di quest'Aula ricorderanno come in quell'occasione il Ministero Nitti ordinò un'inchiesta mandando sul posto il generale dei carabinieri Densa, mentre la Magistratura iniziò un'inchiesta giudiziaria soprattutto per accertare le cause della morte misteriosa di un tenente di fanteria, che si rifiutò di eseguire l'ordine di far fuoco del Messana, che ne disapprovò apertamente la condotta, e che il giorno dopo fu assassinato.
Questi i precedenti del commendator Messana, noti al ministro dell'Interno. Ci troviamo, come vedete, di fronte ad un uomo che per istinto è contro il popolo, e trova, nei legami con i nemici del popolo, il modo di esercitare la professione di massacratore di contadini. Oggi, sfacciatamente, questo non può farlo, per quanto nel clima creatosi in Sicilia è possibile -- in Sicilia, terra dei "Vespri" -- che i poliziotti di Scelba, ministro siciliano, aggrediscano un pacifico corteo di donne che dimostrano contro il carovita."
Invero l'opaco Trani aveva scritto come voi stessi di Malgrado Tutto avete pubblicato:
Ora ditemi, spiegatemi, illuminatemi come con questo racconto ministeriale possano avere senso le invettive del Li Causi per quanto attiene ai fatti di Riesi e come si possa affermare quello in cui sbrodola l'ANPI di Palermo. Dire che fu Messana a trucidare con i mitra e con le sue stesse mani prima sette poi 10 ed ora per suffragare il costoso e dispendioso cippo di Riesi mi pare venti remissivi e placidi contadini con fame di terra incolta non è infamia calunniatrice?
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