Siccome entro in casa altrui (e che razza di casa), anche se apparendo nella mia bacheca diventa pure casa mia, mi astengo da quegli empiti beffardi che mi urgevano dentro. Siamo seri: Via!. Assodato ormai che la chiesetta nobiliare non la butta giù nessuno,viene fuori la questione di quello che a Roma si chiama raccordo anulare. Occorre? Scendevo da Bovo. Al Carmine mi bloccano: non potevo andare oltre perché i TIR della Rai che dovevano consentire qualche boccata di ossigino ad un intoccabile nipote, impedivano ogni transito per via Roma. Credo che l'ANAS ha sborsato (o sborserà, non lo so) due o tre (non lo so) milioni di euro proprio per una sorta di bretella che eviti la strozzatura che si sta determinando nel centro di Racalmuto, con questa inutile quanto dispendiosissima specie di autostrada, per giustificare la quale non sanno fare altro che scomodare tre grandi scrittori ( i TRE SENZA - Rosso di San Secondo). Mi si dice che un altro era il progetto ma molto potenti erano i genitori di indiscutibili pesci non so se di mare o di scoglio e siccome con quel tracciato si andavano a intaccare loro pregevoli "chiuse" passate prodromicamente a lucrose zone industriali ma nelle more rimaste evasivamente agricole; già a Racalmuto tutte le terre. ubertose o meno, per un arcano giuridico, restano esenti tributariamente perché territorio disagiato anche se è il migliore terreno fertile del mondo (ed anche se archeologico, allo Zaccanello e dintorni i BBCC fanno finta di non sapere e non vincolano alcunché, o sgangheratamente come alla grotta di Fra Diego. Appreso che - studio di questi tempi filosofia ma le teoriche delll'allaccio tra il nulla e il niente mi sfuggono - questa benedetta bretella sì ha da fare se non oggi domani, cerchiamo con senso di responsabilità di farla fare con il minor danno possibile. L'ing, Cutaia adduce ragioni ostative considerevoli. Ma sono davvero insuperabili. Io che sono, per mestiere, sospettosissimo, mi dico: non è che chi ha sollevato questo vespaio, magari inconsapevolmente, sta producendosi in tentativi distorsivi per evitare qualche danneggiamento a qualche proprietà agricola (già destinata a qualche capannone industriale a prezzi di mercato ben remunerativi) forse con questa doppia veste agricola nelle more per non pagare tasse comunali, industriale all'occorrenza?. Ho sentito parlare - forse ingenuamente - di capannoni che con questo progetto (di larghissima massima) verrebbero spezzati a metà. Come è possibile? Così come ingenuamente ho sentito che vi sarebbero contratti di compravendita magari pe lucrare fondi comunitari che potrebbero o sarebbero andati in fumo con 'sta storia della bretella. Quindi capisco perché la strada (allargamento di una strada già esistente) non s'ha da fare né oggi né mai. In generale o solamente qui? Cui prodest? et Cur.
Nessun commento:
Posta un commento