C'è del malinteso fra noi. Bene! Così siamo costretti a chiarirci soprattutto pe chiarire. Noi le idee ce le abbiamo: non convergeranno, ma ce le abbiamo. Gli altri, no. Scimè col suo Regalpetra continua a far nascere fra Diego nel 1622: Panzana, le carte della Matrice sono impietose. A Sciascia dissero cose sbagliate per insipienza. Succede, quando ci si fida degli altri. Mi dicono critico perché non mi sono fidato manco di Sciascia. Ritorniamo a noi. Veramente io sono ferocemente per la demolizione della cementificazione selvaggia che già c'è stata. Non capisco quindi la tua accisa che io sarei per la "cementificazione senza senso". Io sono per la ripulitura di tutte le superfetazioni false e bugiarde. Non so delle stalle di cui tu parli. Quando ne saprò qualcosa propugnerò il ripristino integrale come per legge, ovviamente non opponendomi a quella ripulitura giuridica di cui già ai dieci e più faldoni sotto ispezione vuoi della Corte dei Conti vuoi delle varie procure competenti. Da sindaco non ne solleciterò i provvedimenti riparatori ma manco li ostacolerò. Quanto al Cannone, figurati! Basta dare uno sguardo a tutta la mia grafomane aggressione per conoscere quale è il mio pensiero e quali i miei intendimenti, Del resto dalla mia parte ho il parere dell'attuale numero due del Consiglio di Stato che ebbe modo di sorridere quando l'accompagnai in una visita turistica. No manderò in galera padre Cipolla perché defunto, ma meriterebbe la forca. Non avrò io fatto nulla per Racalmuto come qualche demente mi accusa, ma è certo che non ho fatto niente contro la vecchia Racalmuto, spero da oggi in poi di fare molto per la Racalmuto del futuro e se c'è da demolire lo farò con voluttà (naturalmente se i racalmutesi i federanno di me, il che è del tutto improbabile. Mia moglie gioisce)
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