Mi ci sto sollazzando. Si sa, io adoro Piero Carbone, le vere viscere delle nostre radici racalmutesi. Ex parvis magnum. Ex nihilo SMARAGDUS. Smaragdus, i (sm.), SMERALDO. Non so di chimica ed altro ma credo che con il carbone può avere qualche attinenza. Mi ha divertito la callida performance carboniana: all'accusativo e all'accusativo plurale e ne fa il suo alter ego, ancor più dirompente dell'irato scrittore di sapidissime cose locali, racalmutesi prima che ancora regalpetresi. In effetti è un idolum theatri, la commedia degli equivoci. Due bozze di custurera fattura lasciano il tempo che trovano. Nulla di fantasmatico, di mirabile, per niente ammonitorio. Ma si colpisce un sapidissimo grottese, uno della ramificata e sorniona famiglia Terrana: l'Egidio di Malgrado Tutto. Questi si veste dei panni di una ormai consunta COLPI DI SPILLO al femminile (Scicolone, mi pare) e graffia, sorride ma grafia spillando sangue e rabbia. Ci dovremmo divertire? Caro Piero, perché no?
Nessun commento:
Posta un commento