Quelle rare volte che natura volge al bello, è il bellismo che ne scaturisce. Il genere umano diviene divino, superno, apollineo, greco, politeista. Anche nel transitare per il ghetto romano perchè accede all'opulenza del tardo baroccho tra gli scrosci d'acque della Fontana di Trevi. E anche il Dio dei cattolici ha invidia del miracolo felliniano, italico, anche se tinto di esplosiva femminilità yenke.
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