Orsù dunque: Nego con tutte le mie forze che mio padre sia
stato mai una persona mite: doveva guadagnarsi il pane quotidiano con l'ira e
con i denti. Io sono nato mie, sto finendo piromane.
A te ti conosco da molti decenni. Direi come ai tempi
del telefoni bianchi: ti odio per la
paura di stimarti troppo Un momento! lungi da ogni omofilia. La froscia non è
per noi.
Non vedo però che cosa mai ci trasi questo tuo invito alla
sciarra simile ad un atto ostativo come quelli di Grassonelli.
Il mio sgarro? Aver “condiviso” una tua scintillante autobiografia, che
condivido toto corde e che ancore implementerò con integrativi plausi con onore
al merito.
Invero miravo (e miro) a ben altro. Esiste ancora il premio
letterario Racalmare-Leonardo Sciascia? Se sì ti volevo proporre imporre
disporre esporre deporre non una ma due produzioni letterarie. Una riguarda un fatiscente
confessione alla rovescia di una ex giovane donna con la quale oggi ho litigato
di brutto sino a cassare ogni contatto tramite 'amicizia’ FB (s'intende).
S'intitola ORNELLA PENNACCHIONI - Il Dispiacere Solitario -
Gilda D. La storia di Viola. Prefazione di Alessio Patti.
Alessio Patti è titanica figura di poeta e scrittore siciliano
ma dell’altra sponda (Messina).
A me assolutamente non piace. Tu la potresti intervistare: è
voluttuosa donna frigida. Credo che avresti companatico per tuoi denti.
L'altra è una fatica molto seria di Peppe Bruno che tra
l'altro ha musicato le Tavole della Dittatura di Sciascia in versione
pittorica a nome Agato Bruno. Di recente
tramite Accursio Vinti mi hai chiesto ragguagli.
Tra noi due la differenza è questa: tu sei di Grotte immigrando
da Racalmuto, io son di Racalmuto venendo da Grotte. Siamo copia conforme. Ciao
Dottor Calogero Taverna
Nessun commento:
Posta un commento