mercoledì 4 dicembre 2013
Brutta sceneggiata. Cavallaro (per ora) si ritira
Sceneggiata mal recitata. Non crederò mai che chi già reduce dal Buttafuoco del Foglio proteso a lanciare pesci di mare a Podestà a Racalmuto sia stato estraneo alla ancor rigurgitante incauta sortita confindustriale e commercialcamerale. Stimo Cavallaro, apprezzo la sua scrittura, non lo seguo nella sua predicazione antimafiosa. Non lo reputo fornio di spirito imprenditoriale e quindi assolutamente sarebbe improvvido per Racalmuto. In questa sortita è finito vittima di inaccettabili manovre. Si sa che chi entra papa anzitempo in conclave esce cardinale. Ed allora, perché suscitare tanto vespaio? Con questo commissariamento Racalmuto sta registrando il suo fatale seppellimento economico in una gora senza futuro . Non credo che i racalmutesi potranno essere grati a chi a questo seppellimento con sapide scritture ha molto contribuito, a chi è stato corifeo ad un vade retro satana delle infiltrazioni mafiose che ancora manco uno straccio di sentenza di primo grado ha certificato. Si può sbagliare nella vita. Ma non se ne può sperare addirittura un premio, quale alla fine è il massimo scranno di sala Matrona. Può darsi che rilanciata a tempo giusto e con consociativismi adeguati la candidatura Cavallaro venga osannata e prescelta. Vorrà dire che se me l'accordano rinuncerò ancora una volta alla residenza racalmutese. A Roma è più prestigiosa. Mi si domanderà: ma perché persisti? Perché se le dritte di malgradotutto mi spuntano nella mia bacheca, mi sento in diritto, anzi in dovere di respingere al mittente quel che non mi aggrada.
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